Ogni territorio possiede delle storie da raccontare e, soprattutto, dei prodotti che per fortuna sono arrivati fino a noi. Questa è la storia del famoso Puzzone di Moena che è nato per l’intuizione (o necessità) dei contadini che lo stagionavano bagnando la crosta con acqua salata proteggendolo dagli attacchi esterni e favorendo al contempo le apprezzate fermentazione anaerobiche. Viene prodotto nelle valli di Fiemme e di Fassa; i prati e i pascoli vanno da un’altezza minima di 1000 metri, fino ai 2000 metri delle malghe per l’alpeggio; il latte proviene prevalentemente da mucche di razza Grigio Alpina o Bruna alimentate con materie prime “nobili e di buona qualità”. Un formaggio molto caratteristico, riconoscibile per la crosta umida, ricoperta da una patina untuosa, per il particolare odore acuto, per il sapore inconfondibile e con una pasta piena di colore bianco/paglierino a occhiatura sparsa. Si ottiene da latte crudo e viene stagionato minimo 90 giorni fino ad un massimo di 8-10 mesi. “Spretz Tzaorì” è in suo nome in lingua ladina. La produzione avviene esclusivamente nel Caseificio di Predazzo e Moena che fa parte del Gruppo Formaggi Trentini. Tutte le 30.000 forme di Puzzone, interpretano la tradizione e i valori di un tempo e grazie ai mille “segreti” della lavorazione manuale giornaliera si “trasformano” quel formaggio che potete apprezzare sulle vostre tavole tutti i giorni, dal Puzzone fresco, a quello stagionato fino a quello stravecchio.