La multinazionale di Travagliato (BS) specializzata nella tracciabilità e nel controllo qualità ha chiuso il semestre con ricavi consolidati per 87,6 mln. L’azienda è in perdita per 22 mln (contro i 19,2 mln del pari periodo del ’23), “a causa essenzialmente di 9,1 mln di costi non ricorrenti”. La marginalità si attesta a 3,4 mln (contro i -5,4 mln del primo semestre dello scorso anno) per la "riduzione del costo del lavoro". Ordini raccolti a +7%. Il Ceo Gianluca Mazzantini: “Primi importantissimi passi della riorganizzazione aziendale
Non sono ancora i dati sottoposti a revisione contabile, ma quello che è certo è che lo scorso anno la multinazionale di Travagliato (BS) specializzata nella tracciabilità e nel controllo qualità ha visto peggiorare i principali parametri economico-finanziari. Il fatturato stimato dovrebbe scendere in una forbice compresa tra 215 e 220 mln (era pari a 223,5 mln nel ’22), più bassa rispetto a quella tra i 245 e 250 mln dettata dalla guidance. Previsto tra i 13 e i 15 mln l’Ebitda adjusted (da 40,6 mln). L’indebitamento supera anche la previsione di 101 mln e si attesta a 103 mln (era di 65 mln al 31 dicembre di due anni fa)
Prosegue il calo a Piazza Affari cominciato ieri, quando la società attiva nel settore del controllo qualità e tracciabilità dei prodotti aveva chiuso in ribasso del 13,45%. Sebbene il cda della bresciana esaminerà i risultati preliminari del ‘23 intorno a metà febbraio, la quotata ha già reso noto al mercato che l’indebitamento finanziario e obbligazionario è pari a 101 mln, più alto rispetto ai 90-95 mln previsti dall’ultima guidance di settembre. Per il Consiglio c’è il rischio di “non raggiungere la soglia minima di circa 29 mln di Ebitda necessaria a garantire il rispetto dei covenant finanziari”, fatto che consentirebbe ai finanziatori stessi di richiedere il rimborso anticipato. In caso di eventuale rinegoziazione del debito, Antares Vision ha già nominato Mediobanca quale financial advisor
Pubblichiamo ogni giorno un approfondimento su una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost. Nata come una piccola startup, in 15 anni è diventata un’azienda che conta oltre 1.000 dipendenti ed è presente in circa 60 Paesi di tutto il mondo. Il Presidente Zorzella: “L’export rappresenta l’85% del nostro fatturato. Prima crescevamo in maniera organica, ma da qualche anno abbiamo affiancato a questo modello di sviluppo quello per acquisizioni”
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