La banca private del gruppo Generali supera le attese degli analisti registrando nei tre trimestri del ’24 una crescita del 33% dell’utile netto. Bene anche il margine di intermediazione (+22,8% a 723,4 mln); Cet1 ratio al 22,6%. L'ad Mossa: "Attendiamo le autorizzazioni per l’opa su Intermonte che contiamo di chiudere a fine gennaio prossimo"
L'Ad Mossa delinea le prossime fasi dell'acquisizione della Sim milanese, specializzata in intermediazione e consulenza finanziaria: "Siamo fiduciosi che l'Opa volontaria avrà successo". Previsto l'iter autorizzativo entro dicembre, con integrazione dei servizi dal 2025 e successivo delisting
All'Investor Day di oggi la compagnia assicurativa triestina ha annunciato che proporrà alla prossima assemblea dei soci in aprile un piano di riacquisto di azioni proprie (che “sarà avviato già entro il ‘24”) equivalente al ‘tesoretto’ rimasto dopo le operazioni di m&a. L’annuncio, attesa dal mercato, aiuta il Leone a chiudere a +1,5% la seduta di Piazza Affari di oggi. Il ceo Donnet ha fatto sapere anche di essere “in linea per superare i target riguardanti le rimesse e i flussi di cassa netti”. Aggiunge: “Stiamo già lavorando al prossimo piano: lo presenteremo a inizio ‘25”
L’istituto controllato da Generali ha ottenuto la licenza bancaria da Finma, l’autorità elvetica di regolamentazione dei mercati finanziari. La private bank sarà operativa da novembre, estendendo l'attività ai clienti italiani che vogliono delocalizzare parte degli asset mantenendo la gestione in Italia, da marzo 2024. Fino al 2029 ci si aspetta una raccolta tra i 5 e i 7 mld dalla nuova entità elvetica. L’ad Mossa: “La Svizzera è un mercato strategico. La via maestra resta la crescita organica ma restiamo aperti ad acquisizioni, sia in Italia sia in Svizzera"
Secondo Bloomberg, la sospensione dell'acquisizione di Guggenheim Partners, società di risparmio gestito statunitense, da parte di Generali sarebbe dovuta al prezzo troppo alto e al peggioramento delle condizioni di mercato. Per finanziare l’operazione, il gruppo triestino avrebbe ceduto Banca Generali, con Mediobanca in prima fila, secondo i rumors. E per effetto dell’indiscrezione, a Piazza Affari il titolo di Banca Generali cede il 5,31%
L’utile netto ricorrente è invece in crescita del 24% e si attesta a 163,5 mln di euro. L’ad Mossa: “Al netto delle componenti straordinarie abbiamo continuato a crescere a livello commerciale ed abbiamo confermato risultati finanziari molto solidi”. Ricavi totali a 469,7 mln (-27%). Confermato il pieno impegno alla realizzazione degli obiettivi finanziari e strategici del piano triennale 2022-2024
Secondo quanto riporta Bloomberg, Generali avrebbe avuto colloqui informali con Guggenheim al fine di un’acquisizione completa dell’attività di gestione patrimoniale. E per finanziare l’acquisto starebbe valutando la cessione di Banca Generali a Mediobanca. "No comment" dai rispettivi portavoce. Sull’onda dell’indiscrezione, a Piazza Affari il titolo di Banca Generali chiude in rialzo del 19,12%; quello di Mediobanca al 5,88%
Nel semestre i ricavi totali sono in calo del 27% a 314,4 mln, mentre le commissioni nette ricorrenti aumentano del 9% a 231,4 mln. Sale anche il margine d’interesse (51,8 mln, +18,1%) L'ad Mossa: "Realizzati buoni passi avanti rispetto ai nostri obiettivi progettuali. Siamo fiduciosi di poter continuare a crescere centrando gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati"
I dati trimestrali passano il test di Piazza Affari: l'utile netto si ferma a 68,3 mln (-50%) ma batte le previsioni degli analisti. Il calo infatti è dovuto alla discesa dei mercati finanziari nei mesi scorsi, mentre la raccolta di Generali resta solida e il rialzo dei tassi previsto dalla Bce è un'importante occasione di redditività. Confermati i target del piano 2022-24
La strategia del maggiore azionista del gruppo triestino per contendere la guida al ceo Donnet passa per il duo Costamagna-Cirinà nelle posizioni di presidente e ad. E, oltre all'obiettivo di crescita di utili e cassa, punta a risparmi annui di 0,6 mld e a investirne circa 1,5 l'anno sulla trasformazione digitale. Intanto, le Borse apprezzano e Cirinà non considera la sospensione "un provvedimento disciplinare"
I tre pilastri con cui si possono sintetizzare traguardi e iniziative del Piano strategico al 2024 sono: valore del servizio, innovazione tecnologica e sostenibilità. L'obiettivo è di ottenere un aumento graduale della clientela e così dello share of wallet, che andrà a generare i 2/3 della raccolta prevista, ovvero fino a 16 mld. Con una nuova politica dei dividendi, la distribuzione attesa è di circa 8 euro per azione di dividendi cumulati nel periodo 2022-2025
La banca triestina continua la sua crescita: nel 2020 aveva retto alla crisi con un +1% nell'utile. Va ora a raggiungere i livelli previsti dal Piano industriale e migliora il profilo dell'utile, con componente ricorrente che si attesta a 176,6 mln. Crescita a doppia cifra anche sui ricavi, che toccano i 779,3 mln (+26%). Alla luce dei dati positivi la proposta di dividendo è di 1,95 euro ad azione per un payout del 70,5%
L’istituto parte del gruppo del Leone triestino ha presentato al mercato i risultati dei primi sei mesi, che hanno visto la banca proseguire il suo percorso di crescita. Registrati ricavi per 432,7 mln (+43%), utili per 190,1 mln (+44%) e masse totali per 80,4 mld (+17%). L’ad e dg Mossa: “Miglior semestre della nostra storia. Alzate stime raccolta 2021 tra 5,5 e 6 mld”
Giornata tranquilla in Borsa per il titolo della compagnia assicurativa di Verona: chiusura a 7 euro. Gli operatori si aspettano un prossimo rialzo del prezzo dell'offerta, complici gli ottimi risultati del trimestre e la presenza di forti investitori istituzionali nel capitale scaligero. Marchi, presidente di Finint: “Il Veneto perde un altro protagonista”
Inizio 2021 con utili netti in forte crescita, a 135,4 mln. Bene anche il margine di intemediazione. In leggero aumento i costi operativi, attestati a 56 mln (+3,6%). Dal punto di vista patrimoniale, il Cet1 Ratio è al 16,2%. L’ad Mossa: “Annata partita molto bene. Guardiamo con fiducia ai prossimi mesi”
L’istituto mette a segno il “miglior mese di sempre” per la raccolta, portandola ad oltre 2,4 mld da inizio anno (+29% rispetto al 2020). In crescita anche la raccolta in soluzioni amministrate e le masse sotto consulenza, che salgono a 6,6 mld totali (+37% su base annua). L’ad Mossa: “Crescita superiore alle aspettative, siamo fiduciosi”
L’assemblea dell’istituto controllato dal Gruppo Generali dà il via libera ai risultati 2020 confermati in toto. Ok anche al dividendo da 3,3 euro per azione. I soci hanno poi eletto il cda per il prossimo triennio dalla lista di maggioranza Generali e dalla lista Assogestioni, ribadendo la fiducia al manager uscente
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