Saranno approvati dal CdA a fine marzo. Prosegue la riduzione del NPL ratio lordo, con un coverage medio sul credito deteriorato all’81,8%. Diminuisce l’NPL ratio netto allo 0,9%. Il margine di interesse arriva a 1,8 mld (+33%). Bolognesi afferma: “L’utile superiore a 560 mln, i 7,2 mld di patrimonio e il CET1 ratio al 22,8% rafforzano la resilienza e la solidità patrimoniale”
Cherry Bank chiude l'anno con 600 mln di erogato, in crescita del 5% rispetto al 2021. La banca, che opera nel mercato del risparmio e del credito e nel settore finanziamenti, si è posizionata come un nuovo partner per le Pmi del Triveneto. "Gli obiettivi? Aumento dei ricavi, ottimizzazione dei costi, protezione dai rischi potenziali" dichiara il Ceo Giovanni Bossi
I Presidenti di Bcc di Verona e Vicenza e di Banca Patavina hanno sottoscritto una lettera d'intenti per dare avvio a un percorso aggregativo, che avrebbe efficacia a partire da gennaio 2024. L'operazione darebbe origine a una delle Banche di Credito Cooperativo di maggiori dimensioni, grazie ai 56 sportelli della Bcc di Verona e Vicenza e ai 38 della Banca Patavina
L’istituto dedicato alla gestione del risparmio e agli investimenti del gruppo Mediobanca ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2022. Nell’anno sono cresciute le masse a 33,9 mld (+4,2%) e la raccolta netta si è attestata a 2,8 mld in crescita dell’8,5%. L'aumento dei ricavi ha beneficiato sia della dinamica del margine di interesse (+3% a 236 mln) che, delle commissioni, balzate a 155 mln (+22%)
Sono diversi mesi che le banche e le piattaforme di cessione crediti non accettano più i crediti a causa di continue modifiche normative. Serie difficoltà nel pagare dipendenti e fornitori. Con l'ultima recente modifica, e l'apertura alla quarta cessione a favore dei correntisti professionali delle banche, si auspica un miglioramento e uno sblocco della situazione
Il nuovo istituto bancario veneto, nato dalla fusione per incorporazione di Cherry 106 e Banco delle Tre Venezie ha approvato il suo primo bilancio. La raccolta dalla clientela nel 2021 ammonta a 695 mln, il patrimonio netto si è attestato a 44,2 mln. L’utile netto è pari a 11,7 mln, ma al netto delle scritture contabili relative alla combination con cherry, il risultato registra una perdita di 1,2 mln
È durissimo l’attacco che da Cividale viene sferzato alla finanziaria regionale, che ha comunicato ieri la propria pre adesione all’Opa di Sparkasse. “Decisione influenzata dalla prospettiva di realizzare subito i 440.000 euro di plusvalenza”. Una scelta definita dal Cda friulano “inaspettata”, perché arrivata “ancora prima di poter leggere le nostre posizioni ufficiali, pubblicate giovedì pomeriggio”
Durissima risposta dal Cda della banca di Cividale all’offerta di acquisto da parte dell’istituto bolzanino. La presidente Del Piero parla chiaramente: “Siamo in un percorso di crescita e non siamo pronti a operazioni straordinarie”. E sulla convenienza dell’operazione: “È conveniente per loro, non per noi”. Il presidente di Sparkasse, Brandstätter, espulso dallo streaming della conferenza stampa
Un Cda targato Illy infastidisce il centrodestra friulgiuliano. Che, per ragioni politiche, sembra preferire l’arrivo degli altoatesini al mantenimento della “friulanità” della banca locale. Anche perché Sparkasse potrebbe aver garantito al centrodestra i posti in Cda in sostituzione degli uomini della Del Piero. Tra banche e mercato, dunque, la politica gioca ancora una volta un ruolo importante
All’indomani dell’approvazione da parte della Bce dell’opa, CaRiBolzano aumenta di 40 centesimi l’offerta. Da Cividale probabile un “no, grazie”. La Regione, che si era dichiarata favorevole all’operazione, potrebbe fare dietrofront. Il silenzio imbarazzato delle Fondazioni
Dopo la gelida reazione del Consiglio d'amministrazione all’opa lanciata dall’istituto bolzanino, si profila un possibile colpo di scena: il Cda potrebbe dichiarare l’offerta “ostile”, invitando gli azionisti a non aderire. Questione di prezzo? Anche, ma il nodo starebbe nella struttura della governance e nel peso sul territorio di quello che viene considerato l’ultimo nucleo di finanza locale rimasto
L’esercito di Mosca si muove verso Kiev e i negoziati non sembrano per il momento garantire una tregua. A Piazza Affari il Ftse Mib non è riuscito a trovare sostengo nei nuovi rialzi dei titoli energetici e della difesa, e mentre viene definita la lista degli istituti russi che verranno esclusi dallo Swift, Mediobanca ha perso il 7,83%, Intesa Sanpaolo il 7,72% e Bper il 7,44%
Si chiude il percorso di integrazione tra i due istituti di credito veneti secondo il progetto avviato nell'estate del 2020, ed approvato dalla Banca centrale europea e dalla Banca d'Italia. Il Ceo Giovanni Bossi: "Ci piace definirci una “human bank”, che costruisce la sua crescita sul benessere di chi lavora per la Banca. Vantiamo 165 persone, 21% con meno di 30 anni e il 62% meno di 40"
Pubblicata la versione definitiva del richiamo di attenzione sulle lista del Cda, con l'indicazione di alcune istruzioni per garantire la maggior trasparenza possibile. Un "prontuario" generale che vale però per il caso concreto del rinnovo del board della compagnia triestina, che vede contrapposti il consiglio uscente (sostenuto da Mediobanca) e dall'altro un patto di consultazione fra Caltagirone, Del Vecchio e Fondazione Crt
Per l’assessore alle Finanze Zilli, “Sparkasse sarà in grado di irrobustire Civibank con vantaggio per tutto il territorio”, mentre ancora non si pronuncia ufficialmente il cda della banca di Cividale. Che nel frattempo però valuta l’opzione più favorevole per restare attore protagonista: possibile che Sparkasse riveda la sua offerta al rialzo o che ci siano altri soggetti interessati. È certo che, dopo l’opa dell’istituto bolzanino, per Civibank l’ipotesi di uno stand alone tramonta definitivamente
La banca modenese ha ottenuto l'esclusiva sulla trattativa per l'acquisizione della quota di controllo di Carige. Dopo giorni di indiscrezioni che vedevano Credit Agricole tra i possibili competitor, l'offerta formulata ieri dalla banca modenese ha convinto gli azionisti del Fondo Interbancario ad accantonare così le altre manifestazioni d'interesse. Il prezzo dell'Opa sarebbe ora a 0,89 euro e la ricapitalizzazione a carico del Fondo fissata a 6-700 mln
A valle di un cda che intendeva anche far luce sulle strategie del gruppo modenese riguardo la banca ligure, emerge la volontà di proseguire le trattative, ma "nel contesto di un adeguato regime di esclusiva". Del resto la stessa risposta del Fitd lasciava presagire un'apertura: rimangono alcuni scogli da superare per la buona riuscita dell'operazione
Nel 2022 la banca stima una distribuzione di 3,7 miliardi (relativa all'esercizio 2021) composta da un dividendo cash pari al 30% circa dell’utile netto sottostante e riacquisto di azioni per la parte restante. Previsti ricavi netti in crescita con un tasso annuo del 2% tra 2021 e 2024. L'ad Orcel: "Digitalizzazione tema chiave : 2,8 mld di investimenti in due anni". Il titolo in Borsa fa furori: seduta chiusa a +10,8%
La Cassa di Risparmio di Bolzano lancia l’Opa totalitaria sulla banca friulana. L’operazione prevede un prezzo di offerta di 6,5 euro per azione e incorpora un premio del 22,64%. L’obiettivo dell’acquisizione è di aumentare le sinergie tra i due istituti, mantenendo l’identità e l’autonomia societaria
I due istituti della galassia Iccrea mettono assieme le forze per coprire oltre 150 comuni sparsi tra Veneto, Trentino e la provincia lombarda di Mantova. Il 22 dicembre le assemblee faranno nascere il nuovo soggetto, la Bcc di Verona e Vicenza, con oltre 400 dipendenti e 18 mila soci. Per i ceretani si conclude così un periodo piuttosto burrascoso che un anno fa aveva portato alla rimozione dei vertici
Risultati che superano il budget, così spiega il presidente Enrico Marchi, che sottolinea inoltre come la banca sia stato un partner attivo delle imprese nella ripartenza. Negli ultimi tre trimestri tutti gli indicatori di bilancio risultano in positivo per l'istituto che a settembre ha acquisito banca Consulia, il margine dei servizi cresce del 13% e le commissioni ammontano a 36,8 mln
Il patron di Mediolanum è stato per quarant'anni profondo innovatore e coraggioso precursore nel campo del risparmio gestito. Sua anche l'idea di rivoluzionare la comunicazione nel mondo del credito, esponendosi al grande pubblico in prima persona. Dagli inizia in Banca Antoniana all'incontro con Berlusconi, al passaggio di consegne al figlio Massimo. Aveva 81 anni. Camera ardente a Milano, funerale sabato nella natia cittadina della provincia di Padova
Il gruppo assicurativo bolognese, prossimo al grande trasloco nella nuova Torre di Porta Nuova a Milano, presenta i dati dei primi mesi del 2021. Bene anche la raccolta diretta a 9,5 mld (+9,5% sul ’20); quasi del tutto rimontati i livelli pre-pandemia. L’ad: “Termineremo il triennio superando tutti i target e remunerando gli azionisti come da impegni”
Bene i risultati del gruppo bancario francese, sia a livello globale che nel nostro Paese. L’utile complessivo si attesta a 6,74 mld con un +62,2% e i ricavi arrivano a quasi 9 mld. Per quanto riguarda il ramo del nord est italiano il risultato d’esercizio aumenta del 47% e la raccolta complessiva registra un +6%. I nuovi clienti acquisiti sono oltre 18 mila e 736 mln le nuove erogazioni
Il manager triestino archivia definitivamente il burrascoso addio a Ifis e completa l’operazione che ha portato alla fusione di Cherry 106 con l’istituto di credito padovano. Rinnovato l’intero consiglio di amministrazione, prossimo il trasloco degli uffici operativi nel complesso Net Center, alle porte nordorientali della città. “Tra i primi compiti della nuova governance la stesura del Piano strategico”
L'isituto fondato in Brianza potenzia così la sua offerta di prodotti e servizi d’investimento dedicati al mondo delle piccole e medie imprese, e rileva il 15% della società milanese. Per l’istituto di credito la partnership dovrebbe portare a un “arricchimento delle fonti di ricavo e all’incremento del range di servizi messi a disposizione della propria clientela”
L’istituto lombardo-veneto brinda ai primi 9 mesi del 2021, con redditività cresciuta del 79,8%, e presenta un piano triennale “monstre”, che prevede a termine più del raddoppio. Il ceo Castagna: “Obiettivi ambiziosi ma raggiungibili. Siamo solidi e felici di rimanere da soli: non ci sono fusioni o acquisizioni importanti in vista”. Organici: confermata le 1600 uscite volontarie e le 800 assunzioni. Il titolo festeggia in Borsa
Risultati eccellenti nei primi 9 mesi dell’anno per la cassaforte della famiglia Furstenberg: recuperi di cassa al massimo storico, 252 mln (+38%), utile di periodo a 80,2 mln superiore alle aspettative. Le previsioni per fine 2021 dilatate di circa il 10%. L’ad Geertman: “Sappiamo cogliere le opportunità”. Partita la complessa procedura di trasloco a primavera dal Terraglio alla Svizzera
Pubblicati i risultati relativi al trimestre luglio-settembre 2021 che mostrano una ripresa anticipata rispetto alle stime degli analisti. I ricavi si assestano a 706 mln con una crescita del 13%, gli impieghi si confermano al livello dell’anno precedente a 48,41 mld ed è stato confermato un pay-out pari al 70% dell’utile riportato. Per il prossimo trimestre previsti ulteriori miglioramenti
Riflessioni sul film “The Italian banker”, che racconta del rovinoso crack della Popolare di Vicenza: a prescindere dalla malagestione di quello e di altri istituti finiti a gambe all’aria, Roma davanti all’Europa non giocò bene le sue carte e si fece sfuggire la possibilità di raddrizzare la barca prima del naufragio. Come invece fece la Germania. La colpa? Leggerezza e faciloneria di allora chi doveva agire
L'istituto bancario con sede a Mestre vede nell'E-R "un'area strategica per la crescita". E, per questo, ha scelto di investire su un territorio in cui già conta 7mila clienti (il 9% del suo portafoglio nazionale). Puntando su una terra in cui quasi un'impresa su due, pur in tempi di Covid, non ha smesso di investire sul futuro digitale e sostenibile
La pellicola è l’adattamento in chiave cinematografica dello spettacolo teatrale “Una banca popolare” dello scrittore padovano Bugaro. “The Italian Banker è la descrizione di un Nordest connivente al malaffare, specializzato nel voltare le spalle ai suoi ex campioni. Dalle macerie del crack è rimasta diffidenza e sfiducia. Il potere? Trascina chi non è all’altezza verso l’abisso”
Da giovedì è nelle sale italiane il film del regista Rossetto, pellicola adattata in chiave cinematografica dello spettacolo teatrale “Una banca popolare” dello scrittore padovano Bugaro. La narrazione prende esplicitamente avvio dal crack della BpVi, ma va oltre, rappresentando anche le vicende di istituti come Carige, la popolare di Bari, Veneto Banca e ora Mps
Dopo un brevissimo prologo, la scena si concentra tutta in una notte, quella della festa di un’organizzazione benefica realizzata ogni anno e che questa volta assume un valore particolare: il presidente è anche il patron di una banca messa in liquidazione forzata qualche giorno prima
Il Cda prende atto della completa e buona riuscita dell'operazione, terminata lo scorso 30 settembre: collocate in una sola seduta tutte le azioni riservate ai nuovi soci. Da Friulia alle Fondazioni, a una multiutility: l'elenco completo. Del Piero: "Ora finanziamenti a famiglie e imprese per 430 milioni di euro. E apriamo altre filiali sul territorio"
A guidare il nuovo soggetto c’è una vecchia conoscenza del mondo bancario, Giovanni Bossi. L’ex numero uno di Banca Ifis, oltre a essere il socio di maggioranza relativa con il 40,7%, sarà anche l’ad. Nasce così un operatore altamente specializzato e innovativo sia per modello di business sia per dotazione tecnologica
L'offerta per le azioni della banca triestina vede un prezzo per azione di 6,75 euro. Il titolo per ora è invariato a 7,03 euro dopo che nelle scorse settimane aveva toccato 7,2 euro con il mercato che scommetteva su un possibile ritocco del prezzo. Il cda di Cattolica ha dichiarato di aver giudicato come congruo il il prezzo dell'Offerta, contribuendo così a spegnere le speculazioni
La tecnologia sviluppata dall'agenzia giuliana permetterà alla banca bresciana di integrare le funzionalità di un’agenzia di rating in una piattaforma in grado di pre-valutare il rischio delle società di capitali. Negli ultimi mesi la banca ha stretto diverse alleanze nel mondo della finanza digitale con l’obiettivo di avviare un percorso di miglioramento dei processi tradizionali
La retribuzione dell’ad di Piazzetta Cuccia fa registrare un incremento del 34% rispetto a quella dello scorso anno. Ance quella del direttore generale Francesco Saverio Vinci è aumentata del 15% a 3,45 mln. Questi numeri evidenziano il complessivo superamento degli obiettivi assegnati e sono stati resi noti in vista dell’assemblea degli azionisti del prossimo 28 ottobre
Il Festival Trieste Next porta sul palco la sfida per rendere il tessuto economico rigenerativo, che si autoalimenti e in grado di riutilizzare gli elementi che ha a disposizione. A raccontarne luci e ombre Davide Bollati, presidente di Davines, Paul Chawla, ad di Eurotech e Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est, Friuli Venezia Giulia e Intesa Sanpaolo, orientati dal filo conduttore di Luca Pagni
L’istituto bancario veneziano presenta al Market Watch Npl (Cernobbio) l’impatto delle misure anticrisi sul settore finanziario, forte delle politiche introdotte dai Governi. Fra i dati, prevista entro il 2023 l'uscita del 75% dello stock italiano dai bilanci bancari a favore degli investitori. Anticipato anche il nuovo piano industriale che sarà presentato entro i primi mesi del 2022
Il finanziamento è stato perfezionato con la garanzia Sace; lo scopo è quello di migliorare la liquidità dell'azienda per proseguire negli investimenti e nello sviluppo delle attività core, già pianificate e in significativa crescita. Alla stipula della somma erano presenti il presidente di BolognaFiere Calzolari, il dg di Emil Banca Ravaglia e Cambriani di Iccrea
Dopo la fusione di Fabrick e Illimity il gruppo ha raggiunto pù di un milione di clienti e punta ad arrivare a 3 milioni nel 2025 arrivando a tre miliardi di euro in transazioni. Il ceo Antonio Valitutti: "Siamo nati nel 2015 come alternativa dei modelli tradizionali e con la convinzione che l'ingresso sul mercato di attori come noi avrebbe generato competizione ed evoluzione dei servizi"
Appena entrato nella piccola ma redditizia società fintech milanese, il gruppo di Reggio Emilia sale al 40%. Obiettivo: una rapida marcia verso una banca più snella, veloce e più sicura dal punto di vista della protezione dei dati. L’investimento è minimo, ma l’operazione dà indicazioni precise sulla strada creditizia intrapresa dalla famiglia Maramotti
L'istituto milanese ha accettato l'offerta vincolante veneta. Nasce così un gruppo che integra settori diversi in campo finanziario e pone le basi per una crescita, in particolare in vista dell'annunciato arrivo a Piazza Affari. Si attende il via libera di BankItalia. Il presidente Marchi: "Specializzazione e diversificazione sono i punti di forza"
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