I dati dell’Istituto, relativi a novembre ‘24, mostrano un calo dei prestiti delle banche al settore privato dell’1,1% sui dodici mesi. Quelli alle società non finanziarie diminuiscono del 3,6%. Stabili quelli alle famiglie, con una crescita del 4,4% dei depositi del settore privato
Nel corso del 2024 l'economia mondiale è cresciuta a ritmi modesti e le previsioni per il 2025 indicano un andamento ancora fiacco dell'attività, a causa delle tensioni geopolitiche. È quanto si legge nel rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d'Italia. In Italia confermata la stima del Pil 2024 a +0,6%, mentre nel '25 è atteso un +1% e nel '26 un +1,2%
La regione rallenta e si allinea al dato nazionale, e secondo Gobbi (Bankitalia) ha perso il suo ruolo di traino. Produzione industriale a -1,2% con export a -0,3%, sale l’insolvenza delle imprese (prestiti deteriorati a 2,2 mld). Il turismo cresce più della media nazionale con 37 mln di presenze (+11%), spesa dei turisti stranieri in aumento del 19%
Secondo Bankitalia, l’economia regionale si è indebolita nel semestre, registrando una stagnazione del Pil rispetto al pari periodo 2023. L'export complessivo nel semestre segna un -3%. In difficoltà l’industria in tutti i settori. Il 90% delle aziende chiuderà in utile o in pari. Bene il turismo con presenze a +1,3%, inflazione a 0,9%
Secondo l'ultimo Bollettino Economico della Banca d'Italia, il paese cresce a rilento. Il Pil aumenterà dello 0,6% nel ‘24, dello 0,9% nel ‘25 e dell’1,1% nel ‘26. I prezzi nel turismo frenano il calo dei prezzi, previsto a 1,1% nel ‘24. Produzione industriale in calo, riprendono timidi i consumi delle famiglie
L’economia del Friuli Venezia Giulia rallenta dopo una forte ripresa nel biennio ‘21-’22. Nel 2023 la regione vede una crescita del PIL dello 0,6%, inferiore però alla media nazionale (+0,9%). Significativo il calo del valore aggiunto della manifattura (- 6,2%), determinato dalla diminuzione degli export
Il Centro Studi prospetta un aumento del 0,4% nel Pil per il '24 rispetto alle stime autunnali del '23. Prevede inoltre del +1,1% per il 2025, con un investimento di circa 100 mld nel biennio grazie all'attuazione del Pnnr. Bankitalia, invece, conferma una crescita contenuta nel primo trimestre 2024 e stime sull'inflazione dell'1,3% nel '24 e l'1,7% sia nel '25 che nel '26
La crescita del Pil, contenuta nel corso dell’anno, andrà poi rafforzandosi grazie alla ripresa del reddito disponibile e della domanda estera fino ad arrivare a +1,2% nel 2026. L’inflazione viene stimata in diminuzione al 1,3% sulla media di 5,9% del 2023 per poi risalire nel biennio successivo rimanendo inferiore al 2%. Previsto anche un calo del tasso di disoccupazione dal 7,6% del 2023 al 7,4% nel 2026
La fase di rallentamento dell’economia italiana, segnalata mercoledì scorso dal Governatore Panetta, trova conferma nel Bollettino trimestrale di via Nazionale. Negli ultimi mesi del ’23 la crescita è stata pressoché nulla, a causa di restrizione monetaria, prezzi energetici elevati e debolezza della domanda estera. La stima del Pil per il ’24 indicata da Panetta come "sotto l'1%", viene ora dettagliata con una leggera crescita
Le imprese manifestano aspettative ottimiste sull'inflazione al consumo, tendenza guidata da un indebolimento continuo dei prezzi praticati dalle aziende. Nonostante le valutazioni sfavorevoli sulla congiuntura, la ripresa moderata della domanda interna e condizioni di investimento meno negative fanno sì che ci si aspetti un'ulteriore crescita occupazionale nei prossimi mesi
Le nuove stime si basano su un'esercitazione coordinata dell'Eurosistema e considerano la manovra di bilancio per il periodo 2024-26. Si sottolinea una crescita dei consumi delle famiglie superiore al Pil nei prossimi tre anni, trainata dal recupero del potere d'acquisto. Gli investimenti rallenteranno, ma gli interventi del Pnrr compenseranno in parte il declino
Secondo il Rapporto sull’Economia regionale stilato dall'istituto, nel ’22 il Pil regionale ha superato i livelli del ‘19. Nell'industria è proseguita l'espansione della produzione (+6,3% sul ‘21) e del fatturato (+2,5%), con le esportazioni che continuano a sostenere l'attività (+5,3%). Il direttore Gobbi: "Siamo competitivi all’estero per la capacità di adattamento agli shock esogeni, la propensione all'innovazione e la capacità di attrarre talenti e capitali". Nel ‘23, però, cresce l’incertezza per via dei “forti legami fra il sistema produttivo lombardo e la Germania” e per la “riduzione del potere d'acquisto per le famiglie"
Fino all'estate il numero di disoccupati è diminuito di 120 mila unità, poi la dinamica si è indebolita. Lo segnala una nota congiunta del Mlps e della Banca d'Italia. È stata registrata anche una sostanziale stazionarietà degli impieghi a tempo determinato e un calo di 50 mila unità dei contratti di apprendistato. Per i turismo, l'occupazione è ancora lontana dai livelli pre-pandemia
Parlano ancora di crescita diffusa, con una menzione particolare per la meccanica, l'edilizia e i servizi, i dati del Rapporto di Bankitalia sul primo semestre dell'economia regionale. Ma, mentre tornano i turisti (+26%) e aumentano gli occupati (+0,9%), le previsioni per il terzo trimestre già dicono di un rallentamento. E quelle per la fine dell'anno sono ancora più caute
A preoccupare Palazzo Koch è principalmente l'inflazione, nonostante un 2021 chiuso dal Veneto con un +7,6% del Pil, un +16,6% della produzione e una significativa crescita dell'export. Anche perché a crescere è stato il tasso di indebitamento dei cittadini. Che, sommato agli aumenti di prezzo di energia, trasporti e generi alimentari, rischia di contrarre ulteriormente consumi già ora in calo
Nel corso del 2021 l'attività economica nelle province autonome di Trento e di Bolzano ha segnato un rilevante recupero, ma il Pil reale resta ancora a -3,2% sul 2019 in Trentino e a -4,3% in Alto Adige. Il turismo è il settore rimasto più indietro: il calo delle presenze è stato pari al 34,1% in Trentino e al 28,3% in Alto Adige rispetto al pre pandemia. Crescono però i prestiti alle Pmi e la spesa pubblica
Bankitalia certifica un risveglio generalizzato, con picchi nell’edilizia e nel manifatturiero. Ma la performance resta inferiore rispetto ad altre regioni del Nord. L’occupazione torna vicina ai livelli pre-pandemici solo nel terzo trimestre. L’80% delle aziende conta di chiudere l’anno in forte crescita ed è pronto a investimenti nel 2022. Le incognite? Materie prime, approvvigionamenti scarsi, recrudescenza dei contagi
Ad affermarlo è l'aggiornamento congiunturale delle filiali locali di Banca d'Italia. A trainare l'impresa sono in particolar modo l'edilizia e i servizi. Bene anche l'export che in alcuni casi ha superato il periodo pre-Covid; in negativo solo l'occupazione. "Imprese più fiduciose e più disposte a investire, mentre l'anno precedente era caratterizzato da maggior cautela"
L’analisi ministero del Lavoro-Bankitalia conferma la preoccupata sottolineatura del premier Draghi all’assemblea di Confindustria: assunzioni meglio che nel 2019 con l’incognita quasi totale della stabilità. Bene edilizia e manifattura. Il Veneto unica regione del Nord ancora indietro: “colpa” delle perdite subite in primavera dal turismo, in particolare in provincia di Venezia. Modesta la quota di licenziamenti
Il rapporto sull'economia regionale, presentato a Venezia dalla Banca d'Italia, evidenzia come si sia registrata, già a partire dalla seconda metà del 2020, una significativa inversione di tendenza per la manifattura. Resta invece pesantemente colpito il settore turistico. E anche qui a fare le spese della crisi sono giovani e donne
Il rapporto annuale di via Nazionale (o meglio, corso Cavour) evidenzia, pur in un contesto con il segno meno, una contrazione regionale nel complesso in linea col dato nazionale e meno pesante per aspetti quali l'export e la produzione industriale. Ciarrocchi (Confindustria Alto Adriatico): "Ora la zona logistica semplificata"
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.