La decisione viene comunicata in una nota del gruppo specificando che "le motivazioni non sono state rese note". Questo a ridosso di un incontro fissato per lunedì per sanare le crepe createsi il 12 maggio scorso. Data in cui Donnet e Caltagirone si erano scontrati sulla decisione di non nominare un comitato per le operazioni strategiche, scelta non apprezzata dall'imprenditore romano
Nel giorno in cui il 'Leone' era chiamato al rinnovo del board, a trionfare è stata la lista presentata dal Cda uscente col 39,2% del capitale del gruppo. L'attuale ceo resterà in carica per altri tre anni. Tra gli scontenti, accanto a Caltagirone e Del Vecchio (che controllano, assieme, quasi il 20% dell'azionariato), quelle Confindustrie venete che su un cambio di regime avevano riposto grandi speranze
Torna a nuova vita lo storico complesso in piazza San Marco grazie al restauro di Generali, proprietaria dell’immobile. I lavori sono durati 5 anni sotto la guida dell’archistar David Chipperfield. Il terzo piano diventerà la casa di “The Human Safety Net”, fondazione focalizzata su progetti per l’inclusione, l’innovazione e la sostenibilità
Indicato solo pochi giorni fa come ad nella lista promossa da Caltagirone, l'attuale responsabile Austria e Centro Est Europa è stato "sospeso con effetto immediato e fino ad ulteriore avviso". Grazie ad una nota del gruppo, che ha sottolineato come per Cirinà "restino validi tutti gli obblighi statutari o contrattuali derivanti dal rapporto di lavoro con la Compagnia". Lo sostituirà l'attuale responsabile per la Germania della compagnia
Sarebbero “motivi personali” quelli alla base dell’addio del consigliere indipendente del cda. Sarebbe stato presente negli ultimi anni in alcuni board chiavi della finanza italiana e dal 2015 è all’interno del cda di Banca Generali. L’Ente torinese lo scorso settembre un patto di consultazione proprio con la società romana per una ‘più profittevole ed efficace’ gestione della compagnia
La nota della compagnia del Leone di San Marco parla di una scelta dettata da “motivi personali”. Ma, dopo le dimissioni di Caltagirone e Bardin, la situazione rimane tesa. Al momento pare che il board sia alla ricerca di individuare in tempi brevi tre nomi che dovranno poi essere cooptati dal cda stesso
Pubblicata la versione definitiva del richiamo di attenzione sulle lista del Cda, con l'indicazione di alcune istruzioni per garantire la maggior trasparenza possibile. Un "prontuario" generale che vale però per il caso concreto del rinnovo del board della compagnia triestina, che vede contrapposti il consiglio uscente (sostenuto da Mediobanca) e dall'altro un patto di consultazione fra Caltagirone, Del Vecchio e Fondazione Crt
Romolo Bardin, consigliere in quota Delfin, ha annunciato le sue dimissioni prima dell’apertura della Borsa. Una mossa che segue lo strappo di settimana scorsa di Francesco Gaetano Caltagirone, in vista dell’assemblea per decidere il futuro del gruppo. A seguito di questa decisione, tutto il patto non sarà più tenuto ad alcun aggiornamento sulla propria partecipazione complessiva
Le recenti dimissioni di Francesco Gaetano Caltagirone hanno scosso il mercato, riflettendosi in Borsa. La decisione, presa nella sera del 13 gennaio, è motivata dall’imprenditore richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe "palesemente osteggiata”. Date queste accuse, l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni "segue con grande attenzione questa fase”
Fra i target del documento, che ha ricevuto il voto contrario di Caltagirone e quello favorevole di Pucci, spicca anche una crescita degli utili, stimata in una forchetta tra +6% e +8%. Per gli azionisti stimati dividendi cumulativi da 5,2 fino a 5,6 mld contro i 4,5 mld del piano precedente, identificando in Generali "un gruppo innovativo focalizzato sui clienti e sull’utilizzo dei dati"
Il consorzio stabile per le costruzioni, costituito lo scorso 21 giugno da Caltagirone e Gavio, ha approvato l’allargamento della compagine sociale per il 10% all’azienda udinese specializzata in ingegneria del sottosuolo e oggi secondo operatore nazionale nel microtunnelling. Con il suo ingresso consentirà di incrementare le referenze del consorzio e la capacità industriale nei settori strategici
Dalla Consob è stata richiesta un’integrazione delle informazioni essenziali tra le due parti, in modo tale da sintetizzare il contenuto delle clausole. Questa comunicazione fa riferimento a un numero maggiore di azioni rispetto alla data di stipula dell’accordo. Inoltre il Leone ha ottenuto l'autorizzazione all'acquisizione dell’istituto assicurativo scaligero
Repubblica rivela che l’imprenditore romano (che detiene oltre il 5% del Leone) ha inviato una email agli altri consiglieri, invitandoli a discutere la governance. Ipotizzata la possibilità di adottare modelli diversi, aumentando il potere del cda e legando, di fatto, le mani all’ad Donnet. Nel mirino pure Mediobanca. Reso noto il consensus degli analisti sui dati d'inizio 2021
L’imprenditore romano, socio con il 5,63% del Leone, strappa sull’operato dell’ad Donnet. Nonostante avesse firmato il bilancio in cda con gli altri consiglieri, non deposita le proprie azioni per l’assise dei soci che si tiene a Trieste. Dopo le tensioni degli scorsi mesi su Cattolica, Mediobanca e, recentemente, sull’operazione di acquisizione in Malesia, ora è scontro aperto
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