Nelle elezioni a Valdagno, Alessandro Burtini del centrodestra si piazza in testa con il 38,5% dei voti e va dritto al ballottaggio. Dopo un lungo testa a testa, l’ha spuntata il civico Maurizio Zordan, che sarà il suo sfidante. Passa con il 23,65% dei voti, mentre il designato dal sindaco uscente Acerbi, Michele Vencato, si ferma al 22,48%
Il panorama politico di Bassano del Grappa si mostra frammentato. Il centrosinistra diretto al ballottaggio con Roberto Campagnolo al 28,3%, mentre è stato a lungo testa a testa fra Pavan e Finco. L’ha poi spuntata Nicola Finco con il 25,5% circa
Massimo Piccini, appoggiato dalle liste Azzano 33082 e Fratelli d'Italia, è stato eletto sindaco di Azzano Decimo con il 61,15% dei voti (3.971 preferenze). Al ballottaggio ha superato Enrico Guin, sostenuto dalle liste Partito democratico e Lista civica Azzano, che ha ricevuto 2.523 voti pari al 38,85%.
Al Comune di Feltre ha vinto Viviana Fusaro, candidata del centrodestra, che arriva al 52,4%, dopo il serratissimo testa a testa del primo turno contro Adis Zatta, del centrosinistra. L’affluenza registrata durante questa giornata di ballottaggio si ferma al 44%, due punti percentuali in meno rispetto a quella del primo turno
A contendersi il ruolo di sindaco al ballottaggio erano stati Renato Martin (centrodestra) e Christofer De Zotti (destra). L’affluenza al voto nel comune veneziano, dopo la chiusura dei seggi alle 23, ha raggiunto il 45,38%, in calo rispetto al primo turno (53,8%), e rispetto alle precedenti elezioni del 2017
Le elezioni comunali di Thiene sono giunte ad una facile conclusione dopo la giornata di ballottaggio che ha visto contrapporsi Gianatonio “Giampi” Michelusi per il centrosinistra a Manuel Benetti del centrodestra. Notevole lo stacco che al primo turno separava i candidati, Michelusi aveva perso la vittoria per 50 voti arrivando al 49,3%
Il sindaco in carica, col sostegno di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, chiude in vantaggio sul suo diretto rivale Michele Foggetta, appoggiato da una colazione che vede al suo interno Partito Democratico e Movimento 5 stelle uniti. Di Stefano è in testa con il 49,19% delle preferenze sul centrosinistra fermo al 38,36%
Concluso lo spoglio al Comune di Gorizia. Ma il risultato di queste amministrative è ancora da vedere, il 26 giugno ci sarà un ulteriore capitolo. Sette erano i candidati sindaco, ma la vera sfida era tra i due candidati di centro destra e centro sinistra. Alla chiusura dei seggi il sindaco uscente Rodolfo Ziberna è in testa con il 41,8% seguito da Laura Fasiolo di poco sopra il 30%
Gianluca Lorenzi è il nuovo sindaco della città che ospiterà i Giochi olimpici Invernali 2026. Era candidato con la lista civica “Vivere Cortina” e a raggiunto il 37% con oltre mille voti. La città, quindi, ha scelto di non riconfermare il sindaco uscente Gianpiero Ghedina candidato con la lista civica Sistema Cortina, arrivato solamente al 24,5%. Nessun partito politico è sceso in campo a sostegno dei candidato sindaco
Erano in tre a contendersi la poltrona del sindaco. La destra che correva unita si porta a casa la vittoria con Oscar De Pellegrin, che ha superato il 51%. Il Pd con il suo candidato Giuseppe Vignato, appoggiato anche dal sindaco uscente, arriva al 30%. Mentre la terza candidata e attuale vice sindaca, Lucia Olivotto, si ferma al 18%
La corsa alla poltrona di sindaco della città ducale restituisce il quadro di debolezza dei partiti su scala nazionale. Diviso il centrodestra, che presenta Bocchi (Fdi) e Vignali (Lega e Fi). Scisso anche il centrosinistra: il Pd appoggia l’assessore uscente alla cultura Guerra, in alleanza con Effetto Parma, e il M5s non si presenta in quella che fu la prima roccaforte dell’ascesa grillina
A contendere la fascia tricolore alla sindaca uscente, candidata del centrodestra unito (Fi, Fdi e Lega) ci prova la dem Katia Tarasconi. La candidata sindaca per il centrosinistra non sarà sostenuta dai cinquestelle che si accasano con il terzo candidato Stefano Cugini, ex Pd. I sondaggi danno quasi certo la riconferma della sindaca Barbieri
Il centrodestra ha il suo candidato. L'ex numero uno di Confindustria Padova e titolare della Blowtherm ha sciolto le riserve con una nota ufficiale diramata nella mattinata di venerdì 28. Boccone amaro da mandare giù per i ribelli leghisti padovani che, capeggiati dall'assessore Marcato, non condividevano la candidatura di un civico
Al round finale, Chies ha staccato Garbellotto di circa mille voti, raccogliendo il 53,46% dei consensi contro il 46,54% delle preferenze del patron del Imoco Volley. Il moderatismo pragmatico veneto, che storicamente ha governato la cittadina della Marca ha trionfato. Sconfitta invece la visione di una Lega troppo di lotta e poco di governo. L'errore di Zaia: essere andato contro all'archetipo dell'amministratore veneto
Nel comune ferrarese di Cento a vincere al ballottaggio è stato Edoardo Accorsi, candidato sostenuto dal centrosinistra e dal Pd contro l'uscente Toselli. Accorsi vince con il 56,79% dei voti, per un totale di 7.693 voti, mentre Toselli rimane con il 43,21% dei voti, con 5.853. Al 18 ottobre alle ore 15 si è registrata un'affluenza del 50,06%
I risultati dei ballottaggi, che vedono il centrosinistra vincitore quasi su tutta la linea, confermano quanto chiaro già due settimane fa: l’elettorato del centrodestra è stanco e disilluso, incapace di comprendere la direzione di Salvini e Meloni. I festeggiamenti del centrosinistra siano allora contenuti: il trionfo dipende solo dalla grande astensione degli elettori della sponda rivale. L’antidoto all’instabilità lo fornisce l’esempio di Conegliano, che mette assieme i moderati, da sempre la maggioranza del Paese
La vittoria del centrosinistra nelle grandi città, in particolare quelle del Settentrione d’Italia, è stata netta. Ma se si esce dalle dimensioni urbane e ci si inoltra nella campagna veneta, si scopre che il centrodestra lì fa il pieno di voti e conquista praticamente tutti i municipi disponibili. Anche se in Lombardia qualcosa è cambiato
Il sindaco uscente di centrodestra, Dipiazza, si presenta da favorito al secondo turno, ma, sommando i voti delle liste che ora potrebbero confluire sul rappresentante del centrosinistra, ci si ritroverebbe in una situazione di equilibrio. Determinante risulterà l'incognita dell'astensione: c'è da capire chi dei due contendenti riuscirà a motivare quel 54% di elettorato che non ha votato
Il sindaco uscente guida lo spoglio con il 54,4% dei voti attualmente scrutinati. Solo il 47,7% dei cittadini si è recato alle urne; il dato peggiore (44,5%) arriva dal Municipio 1, ovvero il centro storico che nelle ultime elezioni ha sempre votato in maggioranza per il centrosinistra. Layla Pavone, la manager voluta da Conte, non raggiunge la doppia cifra
Le divisioni nel centrodestra e la qualità dei candidati del centrosinistra decretano una vittoria certa di Letta al primo turno e “probabile” in molte città che andranno al ballottaggio. Un risultato che allunga la vita al governo Draghi e che in prospettiva segna la fine del bipolarismo
Il sindaco uscente di centrodestra gode di un vantaggio tale da far sfumare ampiamente ogni ipotesi di ballottaggio. E lo sfidante di centrosinistra, Gianni Zanolin, si è congratulato con lui già nel pomeriggio
Dalle colline del Prosecco fino a toccare le rive dell’Adige, la ZaiaLand si è scoperta sotto attacco. La vittoria delle imminenti elezioni amministrative da parte del candidato leghista Garbellotto non è più così sicura, dopo che l’ex sindaco forzista sfiduciato Chies ha preso con sé le anime moderate della città trevisana. Ulteriore rischio: la discesa in campo dell’avversario storico Tosi alle prossime elezioni comunali veronesi. Sempre più insistenti le voci di un suo possibile rientro nel Carroccio
Dalle ostetriche di comunità ai boschi urbani, passando per la lotta al degrado e i progetti di inclusione, l'intesa a sinistra piace alla sindaca di San Lazzaro e consolida l'alleanza con il favoritissimo Lepore. Nel centrodestra, intanto, fioccano le proposte di rottura, fra rivoluzioni urbanistiche, nuove politiche sui rifiuti e decentramento di Sant'Orsola e università. Si vota fra meno di tre settimane
Il candidato sindaco del centrodestra “chiama” l’avversario e scherza sul sé stesso: “Ho perso 10 chili in un mese, sono pronto a correre. Berlusconi? Non è lui che mi ha messo a dieta”. L’uscente, in vantaggio, ostenta calma e vuole anche gli altri pretendenti. Ennesima frecciata di Lupi durante la vetrina della sua lista: “La scelta di Bernardo? Sembravamo quelli di X Factor”
Sancita l'esclusione degli assessori uscenti che alle Primarie avevano sostenuto Isabella Conti: fuori i due colleghi di Lepore e tutti i rappresentanti di Base Riformista e Perdavvero. A guidare la squadra sarà invece la professoressa di Letteratura inglese di Unibo, mentre le conferme più attese sono quelle del leader delle Sardine, di Claudio Mazzanti e Simone Borsari
Milano, Bologna, Trieste, Varese, Rimini, Ravenna, Pordenone: scelti i candidati, gli schieramenti si lanciano nella campagna elettorale. Il centrodestra in ritardo vuole seggi aperti il più tardi possibile, il centrosinistra pensa di anticipare. Ma a tener banco più dei singoli duelli tra aspiranti sindaco sono le lacerazioni interne nelle coalizioni: in gioco gli equilibri nazionali e il futuro dei leader
Tensione nella coalizione di centrodestra nel capoluogo regionale. Maullu (FdI): “Gli alleati devono rispettarci”. A Varese, città simbolo del Carroccio, il candidato sindaco leghista, Bianchi, tenta la riconquista e attacca gli avversari: “Serve più attenzione al territorio”. La risposta di Cenci (M5s): “I soliti slogan politici, la verità è che il sindaco Galimberti ha migliorato la città”
Fumata nera al termine del vertice tra Salvini, Meloni e Tajani per il candidato da contrapporre a Sala. Mercoledì prossimo nuovo incontro. In cima la lista dei candidati si trova il leader di Noi con l’Italia, ma i leghisti fermano la scalata: “Il sindaco della coalizione sarà un civico”
La tensione tra Isabella Conti e Matteo Lepore, è inutile negarlo, è ancora alta. Ma, mentre il 20 giugno si avvicina, i toni iniziano ad abbassarsi e si comincia a parlare di programmi. Dalla 'Fabbrica' di Lepore, di prodiana memoria, alla svolta verde di Isabella, fino al comune desiderio di portare a 30 km/h i limiti di velocità in città
Il vertice tra i colonnelli della coalizione ha portato all’ennesima fumata nera. Tajani punta tutto sull’ex ministro Lupi, ma Meloni e Salvini preferiscono un civico come la presidente dei farmacisti Racca. Nel frattempo, Conte prova a trattare con l’attuale sindaco
L’ex M5s lancia la sua corsa per Palazzo Marino. Il politico, che sfiderà il sindaco uscente Giuseppe Sala, si candiderà con ItalExit: “Lo faccio perché da troppo tempo sto assistendo a una mutazione di Milano. Tanti pensano che sia una città senza problemi, ma non è così”
E' una giornata all'attacco per Isabella Conti, che ha svelato un retroscena scomodo sulle antiche simpatie renziane del suo avversario alle primarie e tacciato di tradimento dell'elettorato i pentastellati. Lepore, dal canto suo, dopo il sostegno di Coalizione civica, si considera "il candidato che più unisce il centrosinistra"
Il sindaco: “Nessuna polemica con la Regione, non è questo il mio obiettivo. Vogliamo discutere anche con l’opposizione sul tema della sanità, concordiamo sul fatto che la legge regionale vada cambiata ma non credo sia corretto che lo facciano da soli. I 5 Stelle? No allo scontro, ma in questo momento credo sia meglio andare avanti separati”
Dopo la rinuncia di Albertini si valutano altre figure. La Russa (Fdi) boccia l’ex consigliere azzurro Fabio Minoli, proposto dell’ex sindaco renitente. Tajani (Fi) rilancia la corsa di Maurizio Lupi. Atteso il vertice tra i leader della coalizione: solo un accordo può far uscire i partiti dalla palude dei "si dice" e del pettegolezzo politico
I dem perdono un altro pezzo in vista della consultazione di coalizione fissata per il 20 giugno, con l'appoggio dell'ex vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini, alla civica-renziana Conti. A destra, intanto, si temporeggia, con Fabio Battistini a fare, per ora, la parte del favorito
Il politologo e saggista modenese sulla sfida tra l'assessore e la renziana: “Lui favorito, ma lei è la novità: gran mossa tattica di Renzi. Se vincesse Isabella pochi spazi per il centrodestra: i moderati avrebbero un’interlocutrice”. E sul duello meneghino Sala-Albertini: “Sindaci-fotocopia, entrambi puntano al rilancio di una Milano in difficoltà”
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.