Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, ha lanciato l'allarme basandosi sui dati dell'Associazione, segnalando un blocco dei cantieri e un aumento delle ritenute sui bonifici per le imprese. Gli investimenti diretti in provincia di Treviso hanno raggiunto quasi 1,5 mld. Si chiede una proroga per evitare la perdita di posti di lavoro
Secondo Secondo l’indagine svolta da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana nel primo trimestre i prezzi dell'importazione dell'energia sono diminuiti del 25%. Al contrario non sono scesi i costi di elettricità e gas per imprese e famiglie. Le imprese della provincia di Treviso, per l'energia, pagano il 66,4% in più rispetto al 2021, in Europa in media l'aumento è del 43,4%
Un dato che colloca Treviso al 15/o posto in Italia, quarto in regione dopo Vicenza (47,7%), Padova (46,8%) e Rovigo (46,6%). Lo fa presente oggi Bernardi, presidente di Confartigianato Treviso, in merito ad uno studio nazionale. Le maggiori difficoltà, a livello professionale, per la ricerca di operai specializzati e i conduttori di impianti (55,8%) e, a livello settoriale, per la metallurgia (55%)
Nell'edilizia Treviso risulta al primo posto tra le province venete e guardando agli altri macrosettori, è anche prima nella crescita del valore aggiunto nel manifatturiero, con un +3,29% rispetto alla media veneta (+1,82%) e a quella nazionale (+1,65%). Il presidente Oscar Bernardi dichiara: “L’edilizia è storicamente un settore fondante del nostro tessuto imprenditoriale"
Oscar Bernardi presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana esterna le sue preoccupazioni, all’indomani del terzo rialzo dei tassi di interesse. Secondo le stime dell’Associazione, questo porterà alle imprese venete 267 mln di maggiori costi. Infatti le previsioni di assunzioni, tra ottobre e dicembre, calano del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2021
La crisi ucraina preoccupa le imprese trevigiane. A comunicarlo è il presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Oscar Bernardi: «Con il precipitare della situazione internazionale si rischia: caro energia, aumento dei prezzi delle commodities e l’aumento dei costi del trasporto via container e la riduzione delle esportazioni verso Russia e Ucraina»
Quanto è stato previsto in materia di accesso al credito e di sostegno alla liquidità non è sufficiente. È l’allarme lanciato da Oscar Bernardi, presidente dall’associazione trevigiana. Il rischio è di bloccare la ripresa o, peggio, di compromettere definitivamente chi ne è ancora lontano. La risposta più giusta sarebbe, invece, ricalibrare le politiche di sostegno al sistema produttivo
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