La banca emiliano-romagnola ha partecipato alla riqualificazione delle ex Officine Meccaniche Reggiane, progetto nato con l'obiettivo di creare un nuovo polo culturale e tecnologico, dove sviluppare l’interazione tra aziende, startup, università, clienti e società. Lo spazio, esteso su 800 metri quadri, ha una capienza complessiva di 150 persone. Il presidente di Credem, Lucio Igino Zanon di Valgiurata: "Rafforziamo il legame con la comunità in cui siamo nati e ci connettiamo al mondo dell’innovazione che qui trova un respiro globale"
Il cda della banca con sede a Reggio Emilia ha proposto lo stacco di un dividendo ordinario di 0,45 euro per azione e di uno straordinario per ulteriori 0,20: la distribuzione totale a valere sull’esercizio ’23 è dunque doppia rispetto a quella a valere sul ’22 (0,33 euro per azione). Per lo scorso anno il Cet1 di gruppo si attesta al 15,5%. Crescono anche i clienti (+170 mila unità, equivalente a un +33% sul ’22), mentre il rapporto cost/income scende al 44% (dal 53,8%)
L’emissione è stata collocata da un sindacato composto da Crédit Agricole, Société Générale, Natixis e Barclays. Il 59% del bond è stato sottoscritto da investitori istituzionali italiani, mentre il restante 41% da operatori stranieri con base principalmente in Francia (20%). Nella stessa giornata, Credem Private Equity ha acquisito una partecipazione di minoranza di Contri Spumanti
Un aiuto decisivo alle buone prestazioni del Credito Emiliano lo ha fornito la recente acquisizione di Caricento. Mentre il trend positivo di ogni indicatore economico (+11,2% i margini di intermediazione e raccolta in crescita) si porterà dietro l'aumento delle erogazioni agli azionisti (oltre 100 milioni). E, per il futuro, largo allo sviluppo digitale e sostenibile
Appena entrato nella piccola ma redditizia società fintech milanese, il gruppo di Reggio Emilia sale al 40%. Obiettivo: una rapida marcia verso una banca più snella, veloce e più sicura dal punto di vista della protezione dei dati. L’investimento è minimo, ma l’operazione dà indicazioni precise sulla strada creditizia intrapresa dalla famiglia Maramotti
Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, tra i 7-8 interessati alla banca ligure ci sarebbero anche Banco Bpm e Credem. Per la prima c’è ancora in sospeso una potenziale operazione con Bper o Unicredit. La seconda, invece, è ancora impegnata con l’operazione Caricento. Per gli analisti di Intesa Carige è “seconda scelta per Bpm”, mentre “coerente” per Credem
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