L'Ebitda si attesta a 595 mln (+12%). I risultati sono stati trainati dai volumi della produzione rinnovabile (+58%) e delle vendite di Edison Energia (+13%). La Pfn ha mostrato un saldo positivo a 571 mln e i ricavi sono calati a 4 mld. Confermate le prospettive per il 2024, incluso il raddoppio dell'Ebitda entro il 2030

Il risultato netto è più che triplicato rispetto ai 151 mln del ’22, anno in cui però l’azienda milanese di approvvigionamento, produzione e vendita di energia elettrica e gas scontava un tax rate del 74% a causa dei decreti sugli extraprofitti. Quasi dimezzati i ricavi di vendita, passati dai 30,3 mld di due esercizi fa ai 18,4 mld dello scorso. Migliora la Pfn, passando da debiti per 477 mln a cassa per 160 mln. Per il ’24 il Gruppo prevede un livello minimo di Ebitda di 1,5 mld. A valere sul ’23, sarà distribuito un dividendo di 0,105 euro le azioni di risparmio e di 0,075 euro per quelle ordinarie

Il Gruppo Edison ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto in crescita rispetto ai 265 milioni dello stesso periodo del 2022, su cui incideva un impatto negativo dei decreti “extra-profitti”. In crescita anche l’Ebitda, arrivato a un valore di 1,267 milioni

In occasione del 140° anniversario il gruppo energetico con sede a Milano annuncia gli investimenti in Italia fino al 2030. Il piano prevede di destinare 5 mld alle energie rinnovabili, un mld ai sistemi di flessibilità, 2,5 mld ai servizi energetici per la decarbonizzazione, e 1-2 mld al gas e alla crescita del portafoglio clienti. Previste anche 300 assunzioni annue. L’ad Monti: “Essere leader della transizione energetica significa compiere scelte coraggiose. Se in Italia si creeranno le condizioni giuste stiamo lavorando per installare entro il 2040 due centrali nucleari di prossima generazione possibilmente nel Nord Italia”

La decisione dell'azienda di Muggia (TS) è avvenuta oggi dopo la doccia fredda causata dalla mancata accettazione da parte di Edison del piano di rientro proposto. Rizzo, segretario regionale Uiltec Fvg: “La scelta vale circa 2,2 mln di risparmio, ma non sembra ancora finita. Doveroso capire le prospettive future per lo stabilimento". Fino alle 13 proteste davanti ai cancelli. Mercoledì prevista un'assemblea dei lavoratori

Il Power purchase agreement ha una durata fino a 10 anni e prevede la costruzione di 8 impianti fotovoltaici in Veneto e Piemonte ad opera di Chiron e il ritiro, da parte di Edison, dell’energia rinnovabile prodotta e delle garanzie di origine. In linea con gli obiettivi di decarbonizzazione nazionali ed europei, il fine è quello di incrementare la sostenibilità ambientale

Il nuovo impianto idroelettrico, che ha visto un investimento di 10 mln, ha una potenza di 3600 Kilowatt, è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 4.500 famiglie e di evitare l'emissione in atmosfera di circa 6.000 tonnellate di Co2. L'Ad di Edison Nicola Monti: "Gli operatori hanno proposto di estendere le concessioni a fronte di investimenti per 10 mld di euro"

Concluso un accordo per uno studio di fattibilità per la produzione di idrogeno verde o blu nella nuova centrale Edison nel veneziano. Verrà installata una turbina ad alta efficienza Hgt-36 dalla potenza complessiva di 780 Mw, già predisposta per essere alimentata ad idrogeno. L’intento è di coniugare le competenze dei partner coinvolti per decarbonizzare il settore elettrico, in linea con il Green Deal Europeo

La competenza di Edison nell'ambito delle rinnovabili permetterà di consolidare il primato dell'Hydrogen Valley di Porto Marghera, il distretto dell'idrogeno nato nel 2003. E l'ingresso di questo player strategico, oltre a rappresentare un'opportunità di sviluppo per il tessuto economico e sociale di Venezia, "assicura quantitativi di rinnovabili potenzialmente illimitati per produrre idrogeno verde"

Il progetto è volto allo sviluppo di un'installazione fotovoltaica ad Alessandria, per poter contribuire al processo di decarbonizzazione e transizione energetica. L'intesa partirà da gennaio 2023 e prevede che il 100% della produzione dalla struttura venga ritirato dal gruppo trentino e che il quantitativo prodotto sia equivalente al fabbisogno annuo di circa 4.000 famiglie