Nelle elezioni a Valdagno, Alessandro Burtini del centrodestra si piazza in testa con il 38,5% dei voti e va dritto al ballottaggio. Dopo un lungo testa a testa, l’ha spuntata il civico Maurizio Zordan, che sarà il suo sfidante. Passa con il 23,65% dei voti, mentre il designato dal sindaco uscente Acerbi, Michele Vencato, si ferma al 22,48%
Il panorama politico di Bassano del Grappa si mostra frammentato. Il centrosinistra diretto al ballottaggio con Roberto Campagnolo al 28,3%, mentre è stato a lungo testa a testa fra Pavan e Finco. L’ha poi spuntata Nicola Finco con il 25,5% circa
Cna Nordest ha presentato a Verona un Manifesto con le richieste delle Pmi italiane, tra cui l'accompagnamento durante le transizioni green e digitali, una nuova politica industriale europea e un piano per infrastrutture e investimenti. "Le nostre PMI operano in un contesto ricco di sfumature e peculiarità che devono essere valorizzate nelle applicazioni delle normative europee"
Durante il convegno “Fabbrica Europa” a Padova, il presidente di Confindustria Veneto ha esortato il nuovo Parlamento Europeo ad assumere un “ruolo politico più attivo e pragmatico, senza posizioni ideologiche”. Evidenziate inoltre le necessità di “una maggiore competitività europea” e un'immediata azione per “rafforzare l'economia regionale e nazionale”
La giunta ha votato all'unanimità una riforma elettorale per i Comuni sopra i 15mila abitanti. La soglia richiesta per vincere al primo turno sarà abbassata dal 50% al 40%, eliminando il ballottaggio. Inoltre, il disegno di legge prevede il terzo mandato per i sindaci nei piccoli comuni. Se approvato, entrerà in vigore nella prossima tornata elettorale comunale di giugno
Sì ad uno Zaia ter per Mario Conte, presidente dell'Associazione regionale dei comuni del Veneto, e Stefano Marcon, il presidente dell'Unione delle province del Veneto. "Il superamento dei due mandati è segno di democrazia", dichiarano in coro. Ma oggi si è espresso anche il Ministro Tajani: "Non possiamo dare a chi ha già un grande potere, ancora più tempo per rimanere"
Il governatore del Veneto glissa sull'ipotesi di Repubblica secondo cui per Fratelli d'Italia il prossimo candidato alla presidenza della Regione sarà Luca De Carlo. "Non ho intenzione di passare due anni a commentare questi fatti. Ognuno si concentri sulle proprie attività". Secondo il quotidiano, Luca de Carlo sarebbe il nome caldeggiato dalla stessa premier Meloni per il dopo-Zaia nel 2025
La proclamazione, e si tratta del secondo mandato per Fugatti, è avvenuta oggi durante una seduta presieduta da Marco La Ganga e con la presenza di vari funzionari. Inoltre, sono stati proclamati i 34 consiglieri eletti, con la scadenza per la nomina della nuova Giunta fissata per il 17 novembre. Alle elezioni hanno partecipato 441.723 elettori, con 258.005 votanti e 250.397 voti validi
A cinque giorni dal voto, il candidato del centrosinistra Francesco Valduga chiama al confronto diretto il presidente uscente e candidato del centrodestra Maurizio Fugatti. Valduga: "Ho avuto modo di parlare con tutti gli sfidanti, unico grande assente proprio Fugatti, che pare non voler rispondere del suo operato e a domande che potrebbero risultargli scomode. Lo invito a trovare un momento di confronto, scelga lui dove e quando"
La Regione ha definito anche le date procedurali: il decreto di indizione dei comizi elettorali sarà pubblicato il 23 agosto e sarà seguito, il 7 settembre, da quello di convocazione dei comizi. Le elezioni per il rinnovo dei consigli provinciali dell'Alto Adige e del Trentino si tengono lo stesso giorno dal 2017 a questa parte in base a quanto stabilito dalla specifica legge elettorale
Le elezioni si terranno sia per la Provincia autonoma di Trento che per quella di Bolzano. Lo ha annunciato il presidente Fugatti nel corso della conferenza stampa riunita oggi a Nogaredo, a seguito della seduta della Giunta provinciale. In Provincia di Trento i cittadini saranno chiamati a scegliere sia il presidente della Provincia che i componenti del Consiglio provinciale
Nel capoluogo lombardo, tre collegi uninominali su quattro sono andati al centrosinistra. Una sola affermazione per il centrodestra. Ma il sindaco Sala (Pd) non gioisce per la sconfitta a livello nazionale: "Non siamo la coalizione delle Ztl, siamo andati bene anche oltre la circonvallazione cittadina. Ma per noi sarebbe meglio avere un governo". La segretaria milanese Roggiani (Pd): “Rispetto alle comunali 2021, il Pd ha aumentato i voti”
Meloni rassicurante, ma a far paura è la possibile deriva del Pd da partito europeista a ruota di scorta dei Cinquestelle in un rassemblement fautore della spesa pubblica e di un Salvini filo Putin e filo Orban. Per sventare questi pericoli, Bonaccini dovrà provare ad assumere la guida del Pd e Zaia trovare il coraggio di detronizzare Salvini. E la leader di Fratelli d’Italia di continuare a dare segnali forti di stabilità. Partendo dal chiedere a Mario Draghi di andare al Quirinale
Il centrodestra vola oltre il 44% e vince le elezioni. Giorgia Meloni protagonista ma non sfonda il muro del 30%, mentre Forza Italia stupisce con quasi l’8% e potrebbe imprimere un profilo moderato al nuovo governo. Crollo della Lega di Salvini che in Veneto sta sotto il 15%. Meloni verso Palazzo Chigi ma avrà bisogno di un contrappeso. E chi altro se non Mario Draghi?
Le elezioni sono ormai alle porte: domenica 25 settembre tutti gli italiani aventi diritto di voto si ritroveranno alle urne elettorali per l’elezione dei prossimi membri del Senato e della Camera. Le votazioni si svolgeranno dalle ore 7 alle 23, per poi procedere con lo spoglio dei voti.
La re...
Nel pre-assemblea emerge una sola certezza: l’emorragia di voti dalla Lega. E se non manca l’indecisione in un periodo che chiede risposte urgenti a problemi complessi, chi si esprime è fortemente polarizzato tra due soli soggetti: Calenda e Meloni. I leader oggi hanno giocato le loro carte, ma chi sarà riuscito a spostare più voti?
L'assessora al Welfare non molla l'osso e richiama la coalizione del centrodestra all'attenzione: "Confermo la mia disponibilità a candidarmi e aspetto una risposta urgente. Altrimenti farò le mie scelte". È a questo punto ad un bivio: aspettare un'ipotetica vittoria alle politiche di Fdi, che potrebbe a quel punto avere la forza di imporla come candidata del centrodestra al Pirellone, oppure cedere all'attrattiva di Calenda. La scelta potrebbe influenzare gli equilibri nazionali
Ecco come le dinamiche in corso in Lombardia, Veneto ed Emilia disegnano scenari politici non scontati. In Emilia Bonaccini trascinerà il Pd draghiano di Letta a un risultato oltre il 25%. I “governisti” della Lega punteranno alla sconfitta di Salvini portando i loro voti verso i centristi. Calenda con Gelmini e Brunetta verso il 10%. FDI ad un bivio: opteranno per un populismo puntando sulla vittoria di Trump o sceglieranno un profilo moderato per un centrodestra di governo e Moratti presidente?
Alla vigilia dell’assemblea regionale del Pd Veneto che discuterà dei risultati elettorali che hanno portato alla vittoria di Tommasi, il partito di Enrico Letta dovrà guardare all’evoluzione dello scontro all’interno del centrodestra e alla probabile guerra “nucleare” che si scatenerà tra Tosi e Zaia. E, se saprà giocare con una politica dei due forni, potrà forse entrare per la prima volta a Palazzo Balbi
Il politologo veneto Paolo Feltrin spiega che “una politica attenta solo al centro storico delle città perde di vista i problemi di una larga maggioranza”. E così nasce il populismo, e ha successo. Sulle ultime comunali: “Non è detto che la Lega abbia perso, il risultato non può essere traslato sulle politiche. Ma il partito ha un problema: non capisce che deve strutturare le sue correnti per non implodere”
Concluso lo spoglio al Comune di Gorizia. Ma il risultato di queste amministrative è ancora da vedere, il 26 giugno ci sarà un ulteriore capitolo. Sette erano i candidati sindaco, ma la vera sfida era tra i due candidati di centro destra e centro sinistra. Alla chiusura dei seggi il sindaco uscente Rodolfo Ziberna è in testa con il 41,8% seguito da Laura Fasiolo di poco sopra il 30%
Centrodestra e centrosinistra si contendono la poltrona di sindaco. Adis Zatta, candidato sostenuto dal Pd, ottiene il 47,2%. Mentre la candidata di centrodestra Viviana Fusaro, appoggiata da Lega e Fdi, ottiene il 45%
Gianluca Lorenzi è il nuovo sindaco della città che ospiterà i Giochi olimpici Invernali 2026. Era candidato con la lista civica “Vivere Cortina” e a raggiunto il 37% con oltre mille voti. La città, quindi, ha scelto di non riconfermare il sindaco uscente Gianpiero Ghedina candidato con la lista civica Sistema Cortina, arrivato solamente al 24,5%. Nessun partito politico è sceso in campo a sostegno dei candidato sindaco
Erano in tre a contendersi la poltrona del sindaco. La destra che correva unita si porta a casa la vittoria con Oscar De Pellegrin, che ha superato il 51%. Il Pd con il suo candidato Giuseppe Vignato, appoggiato anche dal sindaco uscente, arriva al 30%. Mentre la terza candidata e attuale vice sindaca, Lucia Olivotto, si ferma al 18%
Domenica 12 giugno i cittadini di oltre 900 comuni sono chiamati al voto. Il politologo riflette sulle caratteristiche delle imminenti elezioni comunali: forte presenza sui social, uno spropositato numero di liste (solo a Verona saranno più di 600 i candidati consiglieri). E sul legame fra liste e partiti: "Solo in Italia le elezioni comunali sono così politicizzate"
Saranno elezioni indirette (che coinvolgeranno 65 mila tra sindaci e consiglieri comunali), quelle che riguarderanno, fra le altre, le province di Bergamo, Lecco, Mantova e Pavia per la Lombardia, Ferrara, Forlì-Cesena, Parma e Ravenna per l’Emilia-Romagna, Rovigo e Treviso per il Veneto. Enti che, tuttavia, sembrano essere passati in secondo piano a seguito della riforma Delrio e alla mancata vittoria del referendum del 2016
Primi nervosismi in vista delle elezioni amministrative in programma per il prossimo anno. Il partito della Meloni non appoggia per un secondo mandato il sindaco uscente Landriscina e punta sul segretario provinciale del partito Molinari. Salvini su tutte le furie accusa la collega leader di “non giocare da squadra”
I risultati dei ballottaggi, che vedono il centrosinistra vincitore quasi su tutta la linea, confermano quanto chiaro già due settimane fa: l’elettorato del centrodestra è stanco e disilluso, incapace di comprendere la direzione di Salvini e Meloni. I festeggiamenti del centrosinistra siano allora contenuti: il trionfo dipende solo dalla grande astensione degli elettori della sponda rivale. L’antidoto all’instabilità lo fornisce l’esempio di Conegliano, che mette assieme i moderati, da sempre la maggioranza del Paese
Si tornerà a votare il 24 ottobre, dopo la quasi vittoria di Roesch nel 2020, nella città del Passiro. La novità di questa tornata elettorale è la candidatura di Katharina Zeller, da poco alla guida della Svp meranese, figlia della senatrice Julia Unterberger e dell'ex senatore Karl Zeller. Con la giovane avvocatessa la Svp vorrebbe riconquistare la poltrona di primo cittadino
"Noi con l'Italia", una delle formazioni di centrodestra a sostegno dell'uscente e ricandidato sindaco Dipiazza, tagliata fuori dal Tar a causa di un'irregolarità formale nella validazione delle firme. Il deputato carnico ex governatore del Fvg non ci sta: "Ricorso al Consiglio di Stato, è stato solo un errore in buona fede. I ragazzi non meritano penalizzazioni". Decisione definitiva entro tre giorni
Il candidato sindaco del centrodestra “chiama” l’avversario e scherza sul sé stesso: “Ho perso 10 chili in un mese, sono pronto a correre. Berlusconi? Non è lui che mi ha messo a dieta”. L’uscente, in vantaggio, ostenta calma e vuole anche gli altri pretendenti. Ennesima frecciata di Lupi durante la vetrina della sua lista: “La scelta di Bernardo? Sembravamo quelli di X Factor”
Il Fvg, grazie all’autonomia speciale, anticipa la chiusura dei termini: documenti già depositati. Rispetto alle attese non ce la fa solo Triesteeuropa. Ora il vaglio della Commissione elettorale. Nel resto della regione al voto altri 37 Comuni: oltre i 15 mila abitanti solo Pordenone, Cordenons e San Vito al Tagliamento. A Muggia corre l’ex vicesindaco triestino Polidori, leghista
Che sapore avranno le comunali? Possamai (Pd): “Nella piccola Venezia i nomi ancora non ci sono, ci stiamo lavorando”. Dal Mas (Fi): “Il partito perde pezzi, ma possiamo ancora dire molto grazie al governo Draghi”. Shaurli (Pd): “Per il futuro di Trieste il centrosinistra è pronto”. Rosato (Iv): “Il Pd lasci l’assistenzialismo dei 5s e abbracci il nostro riformismo”
Lepore contro Battistini sotto le Due Torri, De Pascale contro un'ampia rosa di sfidanti (capitanata da Donati) nella città dei mosaici e Sadegholvaad senza ancora uno sfidante certo in riva al Rubicone. Tre capoluoghi e problemi simili, con un Pd che cerca la quadra con i 5s per allargare il fronte progressista e con Lega, Fi e Fdi a scontrarsi come e più di quanto già fanno a Roma
Il sindaco uscente (centrodestra) riceve il gradimento del 54% degli interpellati, contro il 41% dell’ex senatore dem Russo. Segue Bandelli (lista civica di destra) al 18% e poi la pletora di altri candidati poco noti anche ai loro concittadini. Lo sfidante, che ha commissionato a Ipsos la ricerca, presenta i primi nomi della lista Punto Franco: un’architetta e un campione di nuoto
Sono stati comunicati i risultati delle elezioni dell’Università scaligera per scegliere chi sarà alla guida dei 12 dipartimenti accademici dal 2021 al 2024. A causa dell’emergenza sanitaria e per le esigenze dell’elettorato, per la prima volta è stato possibile votare tramite smartphone, tablet o pc, modalità già testata con le elezioni studentesche e risultata efficace
Il vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia Viva tira la volata, a Milano e Bologna, ai candidati appoggiati da Renzi. "Tensioni col Pd in vista delle primarie? Solo leale confronto". Smentite intese sottobanco con Salvini. "Bene il cambio di rotta su Europa e vaccini impresso dal nuovo governo"
Il fiorentino dimostra ancora una volta lucidità e spregiudicatezza, doti che gli permettono spesso di essere determinante. Ora pensa e muove le sue pedine in vista delle amministrative d'autunno. Ma sullo sfondo c'è un governo Draghi che conclude la legislatura e una nuova legge elettorale a base proporzionale
Il fiorentino dimostra ancora una volta lucidità e spregiudicatezza, doti che gli permettono spesso di essere determinante. Ora pensa e muove le sue pedine in vista delle amministrative d'autunno. Ma sullo sfondo c'è un governo Draghi che conclude la legislatura e una nuova legge elettorale a base proporzionale
Il politologo e saggista modenese sulla sfida tra l'assessore e la renziana: “Lui favorito, ma lei è la novità: gran mossa tattica di Renzi. Se vincesse Isabella pochi spazi per il centrodestra: i moderati avrebbero un’interlocutrice”. E sul duello meneghino Sala-Albertini: “Sindaci-fotocopia, entrambi puntano al rilancio di una Milano in difficoltà”
Conferme delle aperture leghiste all'ex primo cittadino. Dopo i tentennamenti, il centrodestra spera di aver trovato il nome per uscire dall'impasse sulla candidatura a sindaco. Il segretario: "Mi ha fatto molto piacere aver risentito al telefono dopo tanto tempo una persona di valore e aver discusso di quartieri, sviluppo, crescita, Olimpiadi. Si parla la stessa lingua"
Sempre più probabile la sfida a tre per la candidatura a sindaco. Sullo sfondo la lotta fratricida tra le varie anime del Nazareno, che trova sfogo anche a livello locale. Letta contesta le critiche per l’opposizione alla discesa in campo della prima cittadina di San Lazzaro: “In questo caso il genere non c’entra proprio”
La discesa in campo della sindaca di San Lazzaro sponsorizzata da Renzi riscuote nuovi sostenitori e preoccupa il Pd. La strategia dei dem è delegittimare la prima cittadina in quanto «calata dall'alto dal leader di Italia Viva». Ma a preoccupare la segreteria provinciale sono anche le divisioni interne, con i tentativi per presentarsi con un candidato unico alle eventuali primarie
Se la candidata legata a doppio filo con l’attuale Rettore vincesse la corsa al Bo e Rizzuto si aggiudicasse sfida con Giordani, la Lega si troverebbe in mano in un colpo solo Municipio e Ateneo. Si confermerebbe così il cambio di pelle di un partito un tempo populista e sovranista oggi capace di intercettare i consensi delle ex roccaforti del centrosinistra
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