Il calo delle esportazioni è guidato dalla riduzione delle vendite di beni strumentali (-13,8%), influenzate da operazioni di grande impatto a febbraio. Escluse queste, la diminuzione è dello 0,8%. Sul fronte delle importazioni, calano energia (-30,3%), beni strumentali (-12,3%), e beni intermedi (-7,6%), mentre crescono beni di consumo non durevoli (+5,8%)
Le proiezioni per il 2024 indicano un fatturato a 16,5 mld (+9,8%), e per i consumi cosmetici è previsto un ulteriore aumento dell'8,4%. Nel '23, i canali di vendita di profumeria (+12,6%), e-commerce (+12,5%) ed erboristeria (+12%), mostrano trend positivi. L'indagine del Centro Studi di Cosmetica Italia evidenzia che oltre il 50% delle imprese sta considerando l'adozione di Ia
Risultati positivi registrati dal Consorzio di Tutela del prodotto, nonostante le difficoltà causate dal quadro macroeconimico, dall'instabilità geopolitica e da fenomeni estremi. Sono 612 mln le bottiglie prodotte finora. A fine anno il livello produttivo resterà inferiore allo scorso anno, ma si avrà una crescita del valore. Numerose le attività delle aree di ricerca, viticoltura, sostenibilità, tutela e promozione
Il dati dell'export in provincia, nei primi 9 mesi del '23, sono attribuibili principalmente al calo del 10,5% nel settore del mobile. Tuttavia, il presidente della Camera di Commercio, Mario Pozza, considera il bilancio provvisorio del 2023 stabile e suggerisce un "supporto alle imprese per rafforzarne la tenuta". Nel Bellunese le esportazioni hanno superato i 4 mld (+10%)
Secondo i dati elaborati dall’associazione dei costruttori di macchine utensili, robot e automazione, il 2023 si chiuderà con un fatturato superiore ai 7,5 mld di euro. In aumento le esportazioni, in calo le consegne nel mercato interno. Previsioni addirittura migliori per il 2024. L’intesa con l’ateneo milanese ha validità triennale e prevede due linee di intervento
Anche le importazioni si attestano a 3,69 mld (-19,7%),. Nonostante ciò, il saldo commerciale rimane positivo, superando i 346 mln. Mantova si colloca in fondo alla classifica regionale in termini di performance negativa. L'analisi delle esportazioni verso i principali partner europei evidenzia una diminuzione generale, tranne verso alcuni paesi come gli Stati Uniti, la Svizzera e la Turchia
Per il primo trimestre 2023 Confindustria Ceramica riporta inoltre una riduzione delle esportazioni in volume del 25% rispetto all'anno scorso. Tuttavia, il calo delle esportazioni in Italia è stato inferiore al 10%. Parallelamente all'annuncio dei dati economici, i sindacati del settore hanno presentato le richieste per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro
Solo nel Regno Unito le esportazioni raggiungono un fatturato di 128 mln (+3,8% sul '21). I settori che hanno trainato le esportazioni con un fatturato totale di più di 6 mln sono macchinari e attrezzature, apparecchi elettrici e non ad uso domestico e mobili. I prodotti chimici registrano un +113,5% sul '17, mentre profondo rosso per i prodotti farmaceutici (-70% sul '17)
A fronte di una crescita nazionale pari al 21,2%, nei nove mesi la maggior parte delle regioni italiane registra incrementi nelle esportazioni, ma la dinamica risulta condizionata dal rialzo dei prezzi diffuso in quasi tutti i settori. In termini di valori domina la Lombardia (120 mld, +20,5%), trainata dal settore dei metalli di base e prodotti in metallo. Seguono Emilia-Romagna (62,8 mld e +16,9%) e Veneto (60,7 mld e +17,5%). Per il Fvg l’export vale 16,2 mld (+22,4%), e 8,9 mld per il Trentino-Alto Adige (+17,5%)
I dati illustrati dall'Istat riportano esportazioni in crescita anche in Fvg (10,6 mln e +30,8% sul 2021) e Trentino Alto Adige con un export da 5,9 mln (+16,8%). In Lombardia l'export raggiunge il valore di 80,7 mln (+22,1%), mentre l'Emilia-Romagna cresce del 19,7% e raggiunge i 42,3 mln. Fra le province, performance positive per Milano, Brescia, Vicenza, Modena, Parma e Bergamo. Cala invece Piacenza
Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza, la provincia berica è la terza in Italia e la prima in Veneto per valore delle esportazioni manifatturiere. Il territorio vicentino si riprende anche dalle perdite causate dalla pandemia, con una crescita del 25,7% rispetto a gennaio-marzo 2019 (meglio della variazione regionale, ferma a +20,8%)
Il quattordicesimo rapporto annuale di Intesa Sp sui Distretti industriali ha rilevato il record storico di esportazioni (133 mld nel 2021). Friuli-Venezia Giulia tra le migliori regioni per export nel primo trimestre del 2022 (+24,5%). In Veneto è elevato il numero di imprese champion (208 su 845 totali), nonostante sia la regione che perde di più dall’assenza del mercato russo-ucraino
Le esportazioni italiane crescono ancora, sia su base congiunturale (con il Nord che, però, ha rallentato nel quarto trimestre del 2021) che nel confronto tra 2020 e 2021 (+18,2%). La Lombardia, da sola, ha pesato sui 12 mesi per 5 punti percentuali del totale nazionale (+19,1% di export lombardo), con l'Emilia-Romagna (+16,9%) e il Veneto (+16,7%) che seguono a poca distanza
Secondo il rapporto Istat sui dati export dei primi sei mesi dell'anno, il Nord-est guadagna un 24,6%, mentre il Nord-ovest si ferma al 22,9%. Se l'E-R si afferma come la regione che più cresce percentualmente (+24,4% nei primi sei mesi), la Lombardia dal covid in poi appare in maggiore sofferenza (+22,6%), con la performance di Milano al di sotto della media regionale. Veneto al +23, 8%
Il mercato del lavoro sembra finalmente essersi ripreso con il ritorno del volume delle assunzioni a livelli assimilabili a quelli del 2019 (53.000 rispetto alle 54.000) e con un saldo largamente positivo (+21.200). Il Presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel: “Ancora una volta il sistema regionale si è rivelato capace di reggere ad una crisi economica e sanitaria senza precedenti"
Appena usciti i dati Istat sulle esportazioni di inizio 2021. Brescia e Bergamo suppliscono al calo di Milano. Crescita uniforme per l’E-R, con Bologna, Modena e Reggio protagoniste. In Veneto primeggia Verona e delude Vicenza. Male il Friuli Venezia Giulia. Difficili i confronti con l’ultimo trimestre 2020
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