La stima evidenzia una flessione congiunturale delle esportazioni italiane del -1,7%. Un dato che, epurato come fa l'Istat dalle movimentazioni della cantieristica navale di febbraio, risulta in realtà pressoché stabile (+0,2%). Su base annua, si registra un -8,9% in valore e -10,3% in volume, maggiore per i mercati Ue
Lo scorso anno il paese si è confermato principale partner commerciale delle imprese di Udinese e Pordenone per la metalmeccanica. L'export è stato pari a 1,94 mld di fatturato secondo l'ufficio Studi statistica della Camera di commercio di Pordenone-Udine. Barel (Brovedani Group): "La criticità è che la Germania potrebbe non essere protagonista della nuova transizione ecologica"
Il primo trimestre del 2024 segna un cambio di rotta nelle vendite rispetto all'anno precedente nel settore vinicolo, gli spumanti tornano in positivo e si consolida una crescente preferenza per i vini bianchi e bollicine. I dati Coldiretti, esposti al Vinitaly, portano alla luce come siano i vini autoctoni a segnare il maggiore aumento delle vendite tra gli italiani
Secondo i dati del Censis stiamo navigando in acque turbolente di fronte all’aumento dei costi degli imballaggi di legno, sughero e carta, e un tasso d'interesse passato dall’1,75% al 5,72%. Questo contando che tra il '19 e il '23 l'export ha registrato una crescita del 20,8%. Inoltre, si analizza il ruolo delle cooperative, con un fatturato di 3,7 mld e la gestione del 25% del totale vigneto Italia
La crescita del valore aggiunto (+0,4%) nel '23 è stata al di sotto delle previsioni per l’E-R (+0,9%) e per l’Italia (+0,7%). Le esportazioni sono diminuite del -8,7% e la richiesta di cassa integrazione dalle imprese è aumentata del +68,2%. Tuttavia, le prospettive per il 2024 sono più ottimistiche. Si prevede un miglioramento dei traffici sui mercati esteri (+2,1%) per '24
L’Osservatorio sull’economia regionale della Camera di Commercio di Pordenone e Udine evidenzia preoccupazioni come i conflitti in Ucraina e Medioriente, le difficoltà sul canale di Suez e l’instabilità di superpotenze come la Cina. Tuttavia, l’inflazione sta rientrando e il Pil in Fvg è cresciuto dello 0,8% nel 2023 e si prevede un’ulteriore salita nel 2024
L'azienda, nel settore del condizionamento di precisione, apre una nuova sede a Johannesburg, Sudafrica. Questa decisione è parte della strategia di internazionalizzazione, che punta su mercati in forte sviluppo come i Brics. Il ceo Alberto Salmistraro: "Dopo vent'anni di presenza consolidata, acceleriamo il nostro impegno in questo mercato e puntiamo anche all'America Latina"
Sebbene le esportazioni mostrino una flessione annua del 0,2%, alcuni settori come alimentari (+14,0%) e abbigliamento (+17,0%) crescono. L'export aumenta verso Stati Uniti (+14,5%), paesi Opec (+26,3%) e Spagna (+9,2%). Il saldo commerciale registra un miglioramento, con un avanzo di +2,655 mld. Sul fronte delle importazioni, si ha una flessione tendenziale del 13,5%
La 169esima indagine congiunturale di Federmeccanica rileva che, nel quarto trimestre, la produzione è cresciuta (+0,6%), ma con un calo tendenziale dell'1,0%, contrastando con l'aumento medio dell'Ue. La situazione geopolitica ha ridotto i margini di profitto per il 63% delle imprese intervistate. Le aspettative per il primo trimestre del '24 appaiono incerte
La produzione di legno-arredo ha registrato un calo (-9,8%) anche nella provincia di Udine nei primi nove mesi del '23. Le esportazioni nella regione sono diminuite del 22% nel comparto del legno e del 10,5% nel settore del mobile, mentre a Udine le cifre sono del -27,7% e -6,5%. Ma gli ordini hanno mostrato segnali di ripresa, con un aumento del 2,9% in Fvg e del 3,1% a Udine, offrendo speranza per il '24
Vicenza, uno dei principali centri manifatturieri europei, dopo un leggero aumento della produzione industriale nel primo trimestre (+0,49%), segna un calo del 3,79% nel secondo e un trend negativo durante l’estate (-5,2%) e nel quarto trimestre (-2,7%). Diminuiscono anche export interno (-3,3%) ed esportazioni verso Ue ed extra-Ue (-0,5% e-1,6%). Dalla Vecchia: “Il rischio è di perdere posti di lavoro”
I dati del Centro Studi di Confindustria Moda mostrano che la spesa delle famiglie italiane è diminuita del 1,5%, la produzione nazionale ha registrato un calo dell'8,6% a 148 mln di paia, e le prospettive per il 2024 sono incerte con una prevista frenata almeno nel primo semestre. Nonostante la contrazione interna, l'export è in crescita per la Francia (+17,3%) e il Far East (+15,6%)
Il "Bollettino socio-economico" evidenzia un 2023 caratterizzato da un aumento nelle presenze turistiche (+8,2%) nei primi 11 mesi, rispetto al '22, e un +3,1% rispetto al periodo pre-pandemico. Nonostante le politiche restrittive delle banche centrali, l'export ha registrato una crescita (+0,7%). Il presidente Zaia: "Il Veneto ha agito come una locomotiva d'Italia"
Il rapporto di Mediobanca ha esaminato le performance di 175 delle principali aziende del settore con un fatturato individuale superiore a 100 mln. Sebbene solo il 18,4% del giro d'affari sia generato da società quotate, queste vantano un fatturato medio superiore e una proiezione internazionale più ampia. Tuttavia, il settore rimane in gran parte fuori dai riflettori della Borsa italiana
Le perdite sono stimate a 8,8 mld tra novembre 2023 e gennaio 2024, secondo Confartigianato. Questo calo medio di 95 mln al giorno mette a rischio l'interscambio commerciale con Asia, Oceania, paesi del Golfo Persico e dell'Africa. Le esportazioni delle piccole imprese, concentrate in settori come alimentari, metallo, gioielleria, moda e legno, subiscono pesanti conseguenze
Sono 70 anni di storia per la fiera del gioiello del quartiere fieristico di Ieg. Verrà presentato "The Jewellery Boutique Show", logo dedicato all'anniversario e alla mostra iconografica per ripercorrere i momenti salienti dal 1954 a oggi. Le esportazioni del settore nei primi 9 mesi del ‘23 sono in crescita dell’11,3%, nonostante il rallentamento nel terzo trimestre. Su questi temi domenica dedicheremo un numero di Monitor
La recente crisi nel Canale di Suez ha influenzato l'economia della provincia di Verona, con il 6,6% dell'interscambio commerciale totale a rischio. Le rotte commerciali tra il Mediterraneo, l'Estremo Oriente e l'India sono particolarmente vulnerabili, con 1,740 mld di merci annuali in transito. Le importazioni dall'Asia Orientale, inclusa la Cina, sono a rischio per 1,3 mld
Il valore complessivo ha mantenuto una quota del 39% dell'export regionale (+37,6%). Le importazioni hanno mostrato una flessione dell'1,1%, mantenendo una bilancia commerciale positiva di 1,886 mld. Macchinari, elettronica e alimentari hanno registrato una crescita, mentre metallurgia, mobili e chimica invece diminuzioni. La Germania è il principale destinatario dell'export
Partendo da questi dati, con un budget per la promozione salito a 43,3 mln, l'Assemblea Generale del Consorzio Tutela Grana Padano ha definito i piani di marketing, strategico e produttivo per il ‘24. Il presidente del Consorzio di Tutela Zaghini: “Positivo l’andamento dei prezzi franco punto vendita. Regia attenta e senso di responsabilità sono la strada per crescere in Italia e all’estero”
Fatturato da record nel 2023, che raggiunge quasi i 57 mld di euro. È l’export il fattore trainante, con una crescita del 5,1% rispetto allo scorso anno, mentre le consegne sul mercato interno tornano a diminuire (-1,5%) per la prima volta dal post-pandemia. L’instabilità dello scenario geopolitico dovrebbe provocare un rallentamento degli introiti (-1,2%) per il prossimo anno
Dopo il rallentamento registrato a settembre (-4,5%), l'Istat osserva una ripresa delle esportazioni ad ottobre, trainata dalle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli e beni strumentali. Parallelamente, si registra un aumento delle importazioni in termini congiunturali (+2,8%). Su base annua l’export cresce del 3,0% in termini monetari (era a -6,4% a settembre), mentre resta negativo (-0,4%) in volume. In controtendenza, l’import segna una flessione tendenziale del 9,2%
Trainato da Acimac, Amaplast e Ucima, l'export contribuisce rappresenta il 76,7% del giro d'affari. Tuttavia, segnali di rallentamento nel secondo semestre indicano una prospettiva di riduzione nel 2024. Il comparto delle tecnologie per il packaging supera i 9 mld nel 2023 (+6%). L'export è il motore principale, rappresentando l'81,3% del giro d'affari totale
Nel periodo luglio-settembre 2023 il saldo delle esportazioni si attesta sui 19,22 mld di euro, a fronte dei 19,93 mld dello stesso periodo dello scorso anno. Il dato regionale è peggiore rispetto a Lombardia (-2,7%) ed Emilia-Romagna (-1,4%). Se ampliamo lo sguardo ai nove mesi, rispetto a gennaio-settembre 2022, si registra una crescita di 424 mln di euro, passando da 60,851 a 61,275 mld (+0,7%). Nello stesso periodo l'Emilia mette a segno un +1,4% e la Lombardia un +1,6%
Ismea nel suo ultimo report segnala che, dopo i risultati decisamente positivi del '22, nei primi 9 mesi del '23 le esportazioni agroalimentari italiane superano i 47 mld di euro, con una crescita del 6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Crescono anche le importazioni (+7,9% per 48,6 mld). Resta negativo il saldo della bilancia commerciale, con un deficit di 1,2 mld
Tra i primi sei mesi del 2021 e lo stesso periodo del 2023, Bergamo ha guadagnato 25 mln. ll Kazakistan è il Paese che ha avuto l’exploit maggiore con un raddoppio delle esportazioni, che sono passate da 14 mln a 30 mln.Questo fenomeno non è solo bergamasco. Nello stesso periodo, la Lombardia ha registrato una crescita del 77%, con i contributi maggiori da Milano, Bergamo, Brescia e Varese
La cantina ha presentato i dati al Centro congressi di Riva del Garda in occasione dell'assemblea annuale dei soci. Fatturato aumentato dello 0,9% rispetto al 2021-2022, ma in calo dell'1,9% rispetto al 2020-2021. Il patrimonio netto si attesta a 113,5 mln, mentre la posizione finanziaria netta a 24,5 mln. L'export rappresenta ancora il 76% degli affari nonostante la riduzione del consumo di vino in Occidente
I distretti industriali del Triveneto hanno superato i 10,7 mld di euro in esportazioni, registrando il primo leggero calo (-1,1%) dopo un periodo di crescita ininterrotta iniziato dal 2021. Il dato, emerso dal Monitor curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Nel semestre il Veneto cresce del 2,4% sul 2022, il Trentino del 2,7%, il Friuli cala del 17,4%
I dati previsionali per il 2023 da Prometeia-Unioncamere Emilia-Romagna rilevano un ridimensionamento del valore aggiunto rispetto a quello previsto lo scorso luglio (+0,7%). Differenti invece sono le previsioni a livello settoriale, crescita della ricchezza prodotta nelle costruzioni (+1,4%) e nei servizi (+1,7%) e una diminuzione nel manifatturiero (-3,1%) e nell’agricoltura (-5,1%)
I dati previsionali di Prometeia rilevano un incremento del valore aggiunto dello 0,6%, in ridimensionamento rispetto alla stima dello scorso luglio. Crescita della ricchezza nei settori delle costruzioni e dei servizi. Migliora il reddito disponibile delle famiglie. Il presidente della Camera di commercio della Romagna Battistini sottolinea come il rallentamento della crescita sia globale
Stando alla rilevazione della Cciaa delle due province, le esportazioni rappresentano il 10,4% del totale regionale. Le importazioni valgono 6,46 mld e sono in aumento del 61% rispetto al 2021. Nel secondo trimestre di quest'anno il saldo tra import ed export risulta negativo per 2 mld, ma in miglioramento rispetto ai -3,98 mld dello scorso anno
Le esportazioni italiane verso la Germania hanno mostrato una leggera diminuzione (-1%), ma le importazioni sono cresciute (+1,5%). Per l'export, l'agroalimentare (+11,5%) e i mezzi di trasporto (+26,1%) sono cresciuti, mentre il chimico-farmaceutico e la siderurgia sono rallentati. L'E-R e il Veneto trainano (+17,6%) con 8,45 mld. Al contrario, la Lombardia ha mostrato un calo (-2,5%)
I dati di Infocamere-Movimprese mostrano una diminuzione di imprese, ma un aumento del numero totale di addetti. Le ore di Cig sono cresciute del 48,7%, superando le cifre pre-pandemia. Il Veneto rimane la seconda regione italiana per l'export calzaturiero (24,3% del totale nazionale). Le principali destinazioni sono Francia, Germania, Usa, Spagna e Polonia
Secondo i dati resi noti da Fruitimprese, il saldo in volume ha subito un passaggio da -291.127 ton a -338.351 ton. Per le esportazioni si osserva una crescita dell'1,3% in volume e del 7,1% in valore, mentre le importazioni sono aumentate del 3,5% in volume e dell'8,6% in valore. La situazione più critica riguarda la frutta secca, con perdite a causa delle condizioni climatiche
Le esportazioni veronesi superano i tassi di crescita veneta (+3,2%) e italiana (+4,2%) e si attestano a 7,8 mld nel primo semestre 2023. I principali settori sono: macchinari, alimentari, tessile/abbigliamento e ortofrutta. I primi Paesi di destinazione delle merci sono: Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti. In aumento del 4,3% anche le importazioni (9,9 mld)
L'economia tedesca, partner chiave, è in difficoltà, mentre incertezze geopolitiche europee influenzano le esportazioni. Per rimanere competitive sui mercati globali, le imprese altoatesine devono adattarsi a nuove realtà fuori dall'Europa, dato che meno di 2mila di queste operano all'estero. L'industria rappresenta circa l'85% di tutte le esportazioni
L'export delle imprese padovane verso la Germania ammonta a quasi 1,8 mld di euro ma il rallentamento dell'economia tedesca può portare a pesanti conseguenze. Il presidente Dall'Aglio: "Di fronte alla politica di austerity tedesca e l'innalzamento dei tassi è importante pensare di rafforzare il mercato interno, attraverso il sostegno alle imprese e a misure per stimolare la domanda"
Secondo l'analisi del Centro Studi di FederLegnoArredo, nel periodo considerato la filiera ha esportato in valore per circa 5 mld, mantenendo più stabilità rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Al primo posto resta la Lombardia, con un export di 1,2 mld (+3,9%), Veneto secondo con 991 mln (+1,3%). Treviso è prima provincia con Pordenone nella filiera, e prima anche sul solo mobile. Il presidente Feltrin: "Segnali poco confortanti che trovano riscontro anche nei dati sulla produzione industriale di maggio. Ma si tratta di un calo fisiologico"
È quanto emerge dall'analisi di Coldiretti e Filiera Italia presentata oggi al Summer Fancy Food 2023 di New York. L'aumento maggiore riguarda la Francia (+19%), mentre il principale mercato resta la Germania, con 2,6 mld di valore. Fuori dalla Ue, crescono Russia (+13%) e Usa (+3%), cala invece la Cina (-2%). Preoccupa però l'aumento delle imitazioni: 40 mld solo negli Usa
È quanto si legge nel 'Rapporto Export 2023' di Sace, presentato in Piazza Affari dall'ad Alessandra Ricci. Nel dettaglio, i flussi verso l'estero aumenteranno del 4,6% nel 2024 e del 3,8% in media nei due anni successivi. La crescita maggiore riguarderà i beni ambientali (nel '23 a +9,3%). Decisiva per le imprese sarà la capacità di investire nella transizione energetica e nel digitale
Le esportazioni della provincia nel primo trimestre sono cresciute del 4,8%, ma la media regionale segna una crescita del 9%. A influire è la contrazione nel settore degli elettrodomestici e del legno-arredo. L'aumento dell'export si registra solo nel valore delle vendite, la quantità di prodotti esportati è infatti diminuita. Pesa il rallentamento della domanda negli USA
Secondo il Monitor dei distretti agroalimentari di Intesa Sanpaolo, nel '22 le esportazioni nazionali hanno superato i 25 mld (+12,8%), pari al 44% del totale dell'export agroalimentare. Traina il vino con 6,6 mld (+9,4%) seguito da pasta e dolci con 4,4 mld (+19,3%). Cresce la filiera delle carni e dei salumi (+7,3%), ma calano i distretti delle Carni di Verona e del Prosciutto di San Daniele
Il risultato si avvicina ai 3,7 mld esportati nel '19, anche se segna un -3,1%. In Gran Bretagna, quinto Paese di destinazione per le merci prodotte in Veneto, soffrono ancora gli articoli di abbigliamento (-47,2% sul '19) e gli articoli in pelle (-29,4%). Per il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto, “imprese e prodotti sono stati più forti della Brexit"
Ad affermarlo è la Camera di Commercio di Treviso-Belluno sulla base di rielaborazioni dei dati Istat. Nel bellunese le vendite all'estero segnano un incremento del 17,3% e sfiorano i 5 mld. Scorporando l'occhialeria dall'analisi, però, le esportazioni si riducono a un +5,8%. Il dato nazionale parla di un aumento del 20%, mentre quello regionale si fermava a un +16%
Lo si apprende dal Monitor di Intesa San Paolo. Il dato è in linea con le esportazioni dell'intero comparto (+16,7% sul '21) di cui i distretti in esame rappresentano il 44% in termini di export. Trainante l'industria alimentare e delle bevande (+19, a fronte di una crescita dei prezzi sui mercati esteri del 10,5%). Bene anche per il vino, con export a 4,9 mld (+11,7% tendenziale)
Le vendite e l'export risultano stabili. Il direttore generale Chicetti: "Il quadro è positivo: torniamo ai livelli pre-pandemici. Bene anche perché le epizoozie suine in Italia avevano bloccato l'export verso alcuni mercati extra europei come Cina e Giappone. Sul 2023 gravano incertezze legate ai costi delle materie prime. Cruciali i primi mesi poi è previsto un secondo semestre stabile"
Nello stesso periodo la crescita dell'Italia è del 15,9%. Per il Triveneto, i mercati trainanti sono Europa e Nord America. Risaltano le performance dei settori moda, occhialeria, oreficeria, macchinari, termomeccanica, meccatronica. Sono stati inoltre diffusi i dati di Cciaa Venezia-Rovigo: per i primi 9 mesi del '22 mostrano un aumento delle vendite all'estero a 6,5 mld (+29,1% sul '21), ma un aumento ancora maggiore dell'import a 12,6 mld (+96,5%)
Secondo Veronafiere, molto positiva la tappa in Austria, di cui l'Italia è il principale fornitore: circa il 60% del volume su un totale di 224 mln del 2021 proviene dal Belpaese. Per il mercato americano, fondamentale la tappa a Princeton, a cui forniamo il 32% dei volumi, secondi dopo la Francia (36%). In Europa, invece, siamo i maggiori fornitori per i danesi, con una quota del 22%
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