Secondo Veronafiere, molto positiva la tappa in Austria, di cui l'Italia è il principale fornitore: circa il 60% del volume su un totale di 224 mln del 2021 proviene dal Belpaese. Per il mercato americano, fondamentale la tappa a Princeton, a cui forniamo il 32% dei volumi, secondi dopo la Francia (36%). In Europa, invece, siamo i maggiori fornitori per i danesi, con una quota del 22%
La crescita delle esportazioni dei distretti industriali riflette in parte il rialzo dei prezzi alla produzione dei prodotti manifatturieri. Lo riporta il Monitor dei distretti curato da Intesa San Paolo, che per il terzo trimestre ha rilevato un incremento tendenziale del +14%. Tra le filiere, crescono di più la Termomeccanica di Padova, l'Oreficeria di Vicenza e l'Occhialeria di Belluno. Per le macro-aree, in evidenza la Lombardia (+20% sul 2019) e il Friuli-Venezia Giulia (+20,2%). Mentre nel 2023 per le vendite estere “è atteso un rallentamento, complice un quadro di domanda mondiale meno favorevole”
Secondo 'Wine Monitor' di Nomisma, le esportazioni di vino italiano sono in crescita del 12% nel '22. Il divario con la Francia (12,5 mld) resta invariato grazie al prezzo medio per la bottiglia: quello italiano è inferiore del 40% rispetto al competitor francese. Male per il mercato interno: la grande distribuzione segna un -6,4% sul '21. Pesano inflazione e rallentamento economico
Torna in presenza dal 20 al 24 gennaio, in un anno che si prospetta in crescita dell'8% per il Made in Italy e in continuità con la ripresa del mercato del lusso che nel 2022 ha registrato un +30%. Si segnalano cifre record per l'export di Vicenza che supera del 50,6% il 2019 e del 38,4% il 2021. I Paesi target di riferimento sono Usa, Sudafrica ed Emirati Arabi Uniti
Nonostante siano tutt’altro che trascurabili gli interscambi commerciali con l’area balcanica (3,7 mld per la Lombardia nel primo semestre 2022 e 1,7 mld per l’Emilia-Romagna), la tensione Serbia-Kosovo non sembra preoccupare i settori più attivi. Confindustria Brescia spiega che "le nostre aziende commerciano con i due Paesi ma ancora poco, si sono rivolte di più ad altri mercati". Mentre il comparto ceramico di Modena e Reggio Emilia raggiunge vendite per 21 mln di mq nei Balcani (su 458 mln totali) e si rivela altrettanto poco preoccupato dai possibili sviluppi
Secondo l'elaborazione del Centro Studi di Assindustria Venetocentro su dati Istat, tutte le province venete crescono in doppia cifra. Con il duo Padova-Treviso che copre il 36% dell’export veneto (60,7 mld) e punta a chiudere il 2022 alla “quota record di 30 mld”. Più contenuta la crescita di Verona, trainata secondo l’analisi della Camera di Commercio dall’agroalimentare (2,9 mld di euro), che vale un quarto dell’export veronese
Secondo la ricerca di Intesa Sanpaolo, le esportazioni dei distretti agro-alimentari continuano a crescere (+18,9% sul ’21). I mercati della pasta e dei dolci hanno contribuito maggiormente allo sviluppo: spiccano l'alimentare di Parma (+27% sul ‘21) e i dolci e pasta veronesi (+16,3% sul ‘21). Il responsabile Cattozzi: "Si conferma il successo dei prodotti agroalimentari italiani”
Secondo il Report di Veneto Agricoltura, 200 mila sono gli ettari dei vigneti presenti sulla superficie della regione, in crescita dal 2012 del 30%, destinati perlopiù a uva Glera (Prosecco) e Pinot Grigio. L'export continua a crescere (+7,2% dal 2020) e sale anche il prezzo (+3,7%): si registrano 2,5 mld di fatturato regionale. Le principali destinazioni si confermano USA, Germania, Regno Unito
A fronte di una crescita nazionale pari al 21,2%, nei nove mesi la maggior parte delle regioni italiane registra incrementi nelle esportazioni, ma la dinamica risulta condizionata dal rialzo dei prezzi diffuso in quasi tutti i settori. In termini di valori domina la Lombardia (120 mld, +20,5%), trainata dal settore dei metalli di base e prodotti in metallo. Seguono Emilia-Romagna (62,8 mld e +16,9%) e Veneto (60,7 mld e +17,5%). Per il Fvg l’export vale 16,2 mld (+22,4%), e 8,9 mld per il Trentino-Alto Adige (+17,5%)
Il gruppo cooperativo di Lugo (RN), che oggi associa oltre 5mila viticoltori, chiude l’annata con una crescita che si deve all'acquisizione del 60% di Orion Wines e "ai mercati esteri". La quota export ha toccato i 72,9 mln (+40%) e incide per il 43% sui ricavi del consolidato. Vino Bio +7% sull'anno precedente. Il Presidente Nannetti: "Mai fermati in questi anni. Ci siamo reinventati un modello organizzativo"
La sinergia tra prodotti a Denominazione di Origine Protetta del cibo e del vino è una strada vincente per il Made in Italy. Con una nuova fase di valorizzazione del prodotto, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago entra nel vivo del progetto "European Lifestyle: Taste Wonderfood", promosso in Germania e Repubblica Ceca insieme ad alcune delle più importanti eccellenze venete
Dal Monitor curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo emerge come nei sei mesi il Veneto abbia registrato un valore di esportazioni pari a 16,5 mld (+17,1%). Il Fvg registra un export di 1,6 mld (+24,8%). Chiude il Trentino Alto Adige con una crescita del 7% a quota 2,6 mld. Nel solo secondo trimestre, invece, il Triveneto registra una crescita del 15,1% sul 2021, il dato più elevato dal 2008
Le due province hanno contribuito in tal modo, alla formazione del 10,2% dell’export regionale. Si conferma quindi il trend di crescita nei valori, che aumentano del 27,8% rispetto al medesimo periodo del 2021 e del 13,3% in confronto al 2020. Tali aumenti sono superiori per quanto riguarda il 2021 in confronto alla media regionale e nazionale
Se a livello nazionale nel primo semestre 2021, il commercio con i paesi balcanici valeva 10,8 mld, a distanza di un anno è stato registrato un aumento di oltre il 50%. Promos Italia: export +44%, import +58%. Vincenzo Boccia(Luiss): "La Comunità Adriatica rappresenta una grande opportunità. L'Italia si conferma cerniera geostrategica tra l'Europa e i Paesi di prossimità"
Prometeia ha presentato i dati dell'export della Provincia autonoma di Trento. L’evento del Comitato per l’internazionalizzazione ha visto l’intervento dell’assessore Spinelli che ha detto quanto l’incontro sia stato importante “per agire sui mercati internazionali come ‘sistema Trentino’”. Emerge dalla Regione la propensione verso l’internazionalizzazione
Il settore registra una forte crescita nel primo semestre del 2022, nonostante il contesto di forte volatilità e incertezza con una domanda mondiale di gioielli in oro leggermente in calo, con un -2,2% rispetto al primo semestre 2021. Il primo mercato di destinazione è quello americano con 550 mln di euro, in crescita del 26% rispetto al periodo gennaio-giugno 2021
Lo scenario è emerso alla presentazione del Report regionale di Banca d’Italia presso la sede di Confcommercio Milano. Oltre al Pil, cresce l’export regionale nel secondo trimestre (+10,2%). Sangalli (presidente di Confcommercio): “La mancanza di soluzioni sul fronte energetico e il conflitto in Ucraina stanno peggiorando il clima di fiducia delle imprese, soprattutto nel settore terziario. Urgono interventi”
L’analisi della Camera di Commercio di Verona ha confermato l’incremento registrato nel primo trimestre del 2022 (+12,1%). Tra i comparti, crescono in doppia cifra bevande, calzature e marmo. Il principale mercato estero è la Germania, con 1,3 mld di euro di esportazioni. Il vice presidente Paolo Tosi: “Sistema Verona in salute e capace di affrontare le sfide internazionali”
La crisi è evidenziata da Coldiretti sui dati Crea in occasione del Flormart, la fiera che da oggi a Padova mette in luce un settore di eccellenza del Made in Italy che vale 2,5 mld di euro e garantisce 200mila posti di lavoro. Fra gennaio e giugno di quest'anno, l'import di piante e fiori hanno sfiorato i 452 mln di euro coprendo in sei mesi il 77% del valore registrato in tutto il 2021
I dati illustrati dall'Istat riportano esportazioni in crescita anche in Fvg (10,6 mln e +30,8% sul 2021) e Trentino Alto Adige con un export da 5,9 mln (+16,8%). In Lombardia l'export raggiunge il valore di 80,7 mln (+22,1%), mentre l'Emilia-Romagna cresce del 19,7% e raggiunge i 42,3 mln. Fra le province, performance positive per Milano, Brescia, Vicenza, Modena, Parma e Bergamo. Cala invece Piacenza
Primo giorno per la fiera internazionale dell’oreficeria e della gioielleria di Italian Exhibition Group – The Jewellery Boutique Show, che ospita oltre mille brand e 400 buyer provenienti da 70 Paesi. Fra gli ospiti anche l'assessore Marcato e il sindaco di Vicenza Rucco. Rucco: "Lavoreremo per far crescere questa fiera. Se adesso Vicenza è centrale nel settore della gioielleria, è anche grazie a chi ci ha creduto"
In Veneto crescono tutti i 27 distretti monitorati (+17,4% anche sul '19), fatta eccezione per le Carni di Verona che segnano un calo sia rispetto al 2021 che al pre-covid. In Trentino-Alto Adige l'export dei distretti industriali registra 1,3 mld (+7,0% sul '21 e +12,1% sul '19). I distretti del Friuli-Venezia Giulia registrano un export da 748 mln (+24,5% sul '21 e +35,4% sul '19). Qui cala il Prosciutto di San Daniele (-0,6% sul '21)
Secondo l’analisi di Confindustria Moda, l'industria calzaturiera italiana fa segnare nel primo trimestre del 2022 una crescita sia dell'export (+21,4% a valore, +11,7% in quantità) sia della spesa delle famiglie (+20,6%, +15,4% in quantità) rispetto allo stesso periodo del 2021. Presentato il fatturato del comparto nell'intero 2021: 12,7 mld di euro (+18,7% sul 2021, -11% sul 2019)
A lanciare l'allarme è Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto. Che illustra come il gap con la regione emiliana in un anno sia triplicato, passando da 594 mln agli attuali 1,4 mld. Tuttavia, il risultato veneto registra un +20% su base tendenziale, a dimostrazione di "come le aziende venete abbiano un posizionamento straordinario sui mercati internazionali"
L'incremento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno della provincia varesina è il maggiore tra tutte le province della Lombardia. Anche le importazioni sono in aumento (+28,8%), passando da 1,9 a oltre 2,4 mld. Fra i settori produttivi, la crescita principale si è registra dai mezzi di trasporto (aerei ed elicotteri). La Germania si conferma il principale mercato di sbocco (13,1% sul totale delle esportazioni)
Circa 1 mln sono destinati al finanziamento di progetti multiregionali mentre 11 mln andranno ai progetti regionali. Eventuali economie rilevate in una delle due linee di intervento andrà a sostegno dell'altra. L'assessore all'agricoltura Caner: "Con i suoi 11,7 mln di ettolitri di vino, il Veneto rimane la prima regione in Italia con il 36% delle esportazioni nazionali"
Oltre al Veneto, su base annua crescono anche Lombardia (+23,6%), Emilia-Romagna (+24%), Fvg (+51,3%), Trento e Bolzano (+23% e +2,7%). L'aumento è osservabile anche sul confronto con il trimestre precedente. Il tutto, a fronte di un aumento tendenziale del +22,9% a livello nazionale
L’annuncio sui dati Unacea e Cer (Centro Europa Ricerche) è avvenuto in vista della 31ª edizione del Salone internazionale delle macchine per costruzioni, uno degli appuntamenti professionali di riferimento su scala europea, in programma dal 3 al 7 maggio 2023. La crescita è avvenuta nei primi due mesi del 2022: +12,7% rispetto allo stesso periodo del 2021
Dopo un 2021 chiuso con un fatturato di 101 mln, in crescita del 23%, l'azienda prosegue nel suo trend di sviluppo. Nonostante le difficoltà nel reperimento delle oltre 600 materie prime che utilizza, si posiziona prima per l'export di vernici e programma investimenti nelle sedi di Marcon (Ve) e Forlì per aumentare la produzione
L'analisi finalizzata ad aumentare la competitività della logistica italiana, analizza le aziende manifatturiere che esportano o importano, via container. Emerge che il porto di Genova rimane quello maggiormente scelto dalle imprese come punto di esportazioni. È indicato dal 68% delle aziende del campione della ricerca. Anche Venezia e La Spezia sono tra i più utilizzati, per il 23% e il 18%
Le esportazioni italiane crescono ancora, sia su base congiunturale (con il Nord che, però, ha rallentato nel quarto trimestre del 2021) che nel confronto tra 2020 e 2021 (+18,2%). La Lombardia, da sola, ha pesato sui 12 mesi per 5 punti percentuali del totale nazionale (+19,1% di export lombardo), con l'Emilia-Romagna (+16,9%) e il Veneto (+16,7%) che seguono a poca distanza
Si è realizzato il completo recupero, e superamento, dei livelli pre pandemia. A mostrare la maggior ripresa sono i distretti industriali del Friuli Venezia Giulia (+15,5%), seguiti da quelli trentini (5,7%) e veneti (+3,4%). Spiccano quelli dei prodotti agricoli e alimentari, della plastica, della carta e delle biciclette e dei prodotti per la casa. È il Nord America il principale mercato di sbocco
Da un’indagine di Assindustria Venetocento emerge che il sistema manifatturiero veneto, nei primi nove mesi del 2021, ha registrato vendite oltre confine per 18,7 mld, superando quelle del pre-Covid. Stati Uniti (+17,6% sul 2019), Germania (+10,7%) e Francia (+11,4%) trainano la crescita. Tra i prodotti più esportati: metalli, apparecchi elettrici e articoli farmaceutici
Il Monitor dei distretti realizzato da Intesa segnala come, nel terzo semestre, i distretti segnino un +17,2% sul 2020. Mentre il confronto con i nove mesi del 2019 evidenza un miglioramento del 4,3% (pari a 960 mln di euro). A trainare per valori esportati è la metalmeccanica (con i Metalli di Brescia). Soffre invece il distretto dei vini e distillati del bresciano a causa delle chiusure del canale Ho.Re.Ca.
Nel terzo trimestre 2021 l'aumento tendenziale nazionale è del 9,5%. Spiccano Metallurgia, Elettrodomestici e Alimentati e Bevande. A livello territoriale il Nordest è guidato per intensità dal Fvg (+15,5%) e per aumento dei valori esportati da E-R (+727 mln) e Veneto (+693 mln). E grazie alle ottime performance trimestrali dei distretti lombardi (+11% sul 2019), anche il Nord-Ovest supera i livelli pre-covid
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine su dati Istat, le vendite all’estero sono passate da 1,3 a 1,7 mld. Rispetto al periodo prepandemico, ovvero al terzo trimestre 2019, si registra una crescita del 15,4%. La variazione positiva nel periodo gennaio-settembre è stata determinata, in particolare, dalla crescita delle esportazioni della metallurgia (+58,9%)
A fronte del dato di Brescia, che cresce del 18,9% grazie all’aumento dei costi dei metalli, il capoluogo segna la crescita più bassa fra le grandi province lombarde. Solo Lodi e Pavia fanno peggio con una flessione rispettivamente del -5%, -10,8%, mentre Como segna un +0,1%. Bergamo e Monza e Brianza si attestano su una crescita intorno al 7%, Varese e Cremona crorrono registrando un +29,4% e +19,7%
Nel periodo gennaio-novembre 2021, la più grande denominazione a livello nazionale per questo vino che, con i suoi circa 27 mila ettari di vigneto, riunisce gli operatori della filiera produttiva del Pinot grigio DOC di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento, registra un +6% di imbottigliato. Buoni i risultati dell’export in Regno Unito, nonostante la Brexit, e Stati Uniti
Quella della Lombardia, e in generale del Nord-ovest, è una vera e propria rimonta. Nei 6 mesi il Nord-est guadagnava il 24,6%, il Nord-ovest si fermava ad un 22,9%. Nei 9 mesi, invece, il Nord-ovest segna un +21,7% e il Nord-est resta indietro con un +20,2%. A gonfiare il dato lombardo forse anche il rialzo dei prezzi di alcune materie prime che caratterizzano l'industria regionale, come evidenzia Confindustria Brescia
I dati del Monitor di Intesa Sanpaolo: nelle regioni del Nordest i quantitativi di merci dirette all'estero sono oltre 5 volte la media nazionale. In valori assoluti a trainare è il Veneto, con 20 settori sui 27 rilevati che mostrano numeri ormai superiori al pre-pandemia. Maggior crescita percentuale, invece, per il Friuli Venezia Giulia: +15%. Volano legno-arredo ed elettrodomestici, fa ancora fatica il sistema moda
È quanto emerge dai dati presentati durante l’evento “Sidex - The bright side of the export”. Nei primi sei mesi del 2021 l’esportazione delle aziende beriche negli USA ha raggiunto gli 860 mln di euro, con una crescita del 34% rispetto al 2020 e segnando una variazione positiva anche rispetto al 2019. Quello statunitense si conferma così il terzo mercato estero berico (8,7%)
Ad affermarlo è l'aggiornamento congiunturale delle filiali locali di Banca d'Italia. A trainare l'impresa sono in particolar modo l'edilizia e i servizi. Bene anche l'export che in alcuni casi ha superato il periodo pre-Covid; in negativo solo l'occupazione. "Imprese più fiduciose e più disposte a investire, mentre l'anno precedente era caratterizzato da maggior cautela"
Le analisi evidenziano un generale miglioramento degli indicatori, sia sul versante domestico sia per l’export. Stabile l'occupazione. Ma non mancano i problemi, soprattutto la crescita dei costi delle materie prime e la mancanza di manodopera qualificata. Preoccupa anche la scarsa disponibilità di giovani formati
L’assemblea delle piccole imprese beriche rivendica la forza della categoria e del territorio: è la seconda provincia d’Italia per valore aggiunto della manifattura. Il presidente Cavion: “L’export vola, la fine della pandemia è alla portata grazie a vaccini e green pass. Ma ora servono le riforme”. I nodi dei prezzi delle materie prime e della carenza di manodopera. Zaia: “La Regione continuerà a essere al vostro fianco”
Presentato a Pavia il report sul primo semestre del settore primario. Gli scambi con l'estero sono cresciuti, tra gennaio e giugno 2021, del 12,8% su base annua: un segnale confortante. Preoccupano le tensioni crescenti sui mercati delle materie prime e dei semilavorati, che rischiano di inficiare buona parte della redditività delle imprese
La ricerca firmata Intesa San Paolo certifica il balzo del secondo semestre 2021: produttività ed export oltre i livelli del 2019. Emilia e Triveneto con il turbo, appena un po’ più indietro la Lombardia. Bene elettrodomestici, metallurgia, agroalimentare e mobili. Rimbalzano pure moda e tessile, arranca un po' la meccanica. “Ma attenzione ai prezzi delle materie prime e agli approvvigionamenti a singhiozzo"
Secondo i dati presentati nell'ambito del Vinitaly Roadshow a Pechino, Qingdao e Chongqing, l'Italia occupa ora il terzo posto nel mercato vinicolo orientale, con una quota del 10,4%. E intanto si scaldano i motori per il Vinitaly Special Edition, in collaborazione con Fipe: a metà ottobre spazio alla voce dei ristoratori
Sono ben 42 su 74 in totale le aziende collocate in queste tre piattaforme territoriali hanno ricevuto il riconoscimento istituito dal colosso mondiale della consulenza e della revisione Deloitte. Tutte imprese che si sono distinte per la crescita del fatturato, una forte propensione all'export, all'innovazione e alla sostenibilità. "E per il futuro previsioni ancor più rosee"
A Trieste il confronto tra locale Authority, Agenzia delle dogane, Accudire, Benetton e Politecnico di Milano: tra gli esempi l’interscambio tra il gruppo veneto e la Turchia, con spedizioni della merce e gestione dei documenti totalmente informatizzate. D’Agostino: “Opportunità da cogliere senza esitazioni per inserirsi con competitività nelle filiere globali”
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