Il “Re del cinema” di Rimini e Riccione si dice critico nei confronti dello stanziamento di 10 milioni a sostegno di ItsArt, "la Netflix italiana", da parte del Ministero della Cultura. E sulle decisioni che riguardano il suo settore commenta: “Si tratta di spazi iper sicuri, ancora non capisco perché il bar debba restare chiuso"
La proposta di Confimi Veneto è di mantenere le misure di prevenzione sanitaria, ma non quelle di controllo né i divieti alla vita sociale delle persone. Il presidente Trentin: "Un ruolo nell’autosorveglianza sanitaria, possono averlo le stesse aziende attraverso i responsabili della sicurezza"
Per evitare una settimana di restrizioni generalizzate, il presidente della Regione propone a Roma di applicare dal 29 le regole che saranno in vigore dal 6 dicembre in tutta Italia. "Evitiamo così confusione e di penalizzare vaccinati e attività economiche". Minacciato di morte dai no vax. Da Milano a Bologna, da Bergamo a Padova ordinanze dei sindaci per rendere da subito le mascherine obbligatorie anche all'aperto
Dalla conferenza stampa del presidente Draghi emerge la linea del governo sul “super certificato”: solo gli immunizzati avranno accesso alle attività ricreative, mentre per andare al lavoro basterà il tampone. Tra le novità anche l’introduzione dell’obbligo di green pass base per i mezzi di trasporto pubblici. Dal 15 dicembre scatta l'obbligo di vaccino anche per gli insegnanti e le forze dell’ordine
Puzzer cambia ancora coordinamento: è il quarto in due settimane. “Ma non rompo con quello precedente”. Sabato è atteso al raduno in piazza Duomo, a Milano. Il capoluogo giuliano primo in Italia per incidenza di contagio: superati i 150 su 100 mila abitanti. Gli esperti: non ancora raggiunto il picco. Le scuse di Draghi? Il premier prende nota e tira dritto
Dopo giorni di tranquillità, circa duemila manifestanti – in gran parte forestieri - sfilano in periferia. Il capopopolo Puzzer: “In arrivo un nostro Cts, alternativo a quello del governo”. Non sfiorate dalla protesta le attività nello scalo marittimo, tranquillo il centro città. Positivi al Covid tre portuali nei giorni scorsi a contatto con l’estremista ex pugile Tuiach, ammalatosi giorni fa: uno di loro finisce all’ospedale
Puzzer & Co. convocano un corteo in zona industriale per mercoledì mattina, l'Autorità smentisce qualsiasi astensione dal lavoro. La Questura: nessuna autorizzazione. I sindacati prendono le distanze. Mariani, presidente dell'Agenzia Portuale: "Quelli si sono fatti usare e coprire di ridicolo, mi vergogno per chi ancora protesta. Così è saltato per tutti il premio di fine anno". Confindustria Alto Adriatico: "Solo l'1,5% senza certificazione"
Dopo l’annullamento dei cortei causa violenti infiltrati, le forze dell’ordine controllano ogni angolo della città: firmati 12 fogli di via. Decine di manifestanti mancati passeggiano in giro come turisti squattrinati. Idropulitrici (non idranti) sanificano i muri dov’erano addossati i bivacchi. Puzzer in trasferta a Scorzè: “Ma sabato in Prefettura incontriamo il governo". Sempre più profonde le lacerazioni tra i vari coordinamenti
Intercettati ai posti di controllo elementi pronti a mettere a ferro e fuoco il centro. Gli organizzatori si spaventano e fanno dietrofront: venerdì niente protesta contro il green pass. Ma l'allarme resta alto: si temono azioni di guerriglia di gruppi organizzati. Le forze dell'ordine rimangono schierate e la città blindata. Il sindaco Dipiazza: “Perseguiremo i responsabili dei disordini dei giorni scorsi”. Rispuntano i portuali “pentiti”: “Noi pacifici, non aderiamo a nessun coordinamento. Chiediamo scusa”
In piazza Unità resistono alcune centinaia di irriducibili. La frangia più estrema si rivolta a Puzzer & Co. “rei” di voler trattare con il governo: “E’ una trappola”. Timori per l’adunata nazionale: la città si prepara a ore blindate, c’è chi evoca il G8 di Genova con i black bloc. Preoccupanti i numeri della pandemia, in piena ripresa: a Trieste aumento dei contagi paragonabile a quello dell’ottobre 2020
I manifestanti, ridotti a centinaia, bivaccano in piazza Unità. Dopo la sconfessione da parte dei portuali, nasce un sedicente Coordinamento di “pacifisti e ghandiani”: tra i portavoce l'ormai noto Puzzer, che sconfessa lo sciopero a oltranza e invita i “foresti” ad andarsene. Il ministro triestino Patuanelli incontrerà una delegazione sabato, al rientro dagli impegni istituzionali. I leghisti regionali contraddicono Salvini e Meloni: “Quelli che hanno tirato le bottiglie non sono placidi lavoratori”
Dopo i tira e molla del weekend, le forze dell’ordine entrano in azione al varco 4 con idranti e lacrimogeni: attimi di tensione e qualche tafferuglio. Molo Settimo libero, in banchina si lavora a pieno ritmo. Solo una manciata di portuali tra i circa duemila manifestanti: la protesta è diventata politica e no vax: attacchi di Fdi e Lega alla ministra Lamorgese. Nel pomeriggio sit-in davanti alla Prefettura, mentre gruppi piccoli ma organizzati portano lo scompiglio nella zona Sud della città
Migliaia di manifestanti assieme a 400 portuali, che però non impediscono il passaggio di dipendenti e camion. Il leader dei ribelli: “Qui fino al 31 dicembre se il governo non ritira il decreto”. Solidarietà dalle piazze di tutta Italia. Imbarazzo per l’appoggio di CasaPound. Terminalisti, sindacati e categorie economiche: “Vince il buon senso, blocco evitato”. Si tratta per chiudere la vicenda
I "dissidenti" perdono forza: Cgil, Cisl , Uil e Ugl si smarcano. Frattura tra le anime del movimento: c'è chi vuole una mediazione e chi è pronto a immolarsi. Non mancano comunque gli irremovibili, che annunciano: "Avanti come previsto, tutto il resto è fake news". Il presidente dell'Authority: "Serve un segnale da chi ha buon senso". Palazzo Chigi snobba la richiesta di slittamento dell’obbligo
Dal Veneto, al Trentino, alla Lombardia, all'Emilia, il rischio più concreto è che già da subito saltino corse di treni e autobus. Anche i cantieri temono di doversi fermare per carenza di personale. Chi invece ostenta fiducia è il terziario urbano, e in particolare il settore alberghiero: "Bene i provvedimenti del governo, ci hanno consentito di ripartire"
Si arrampicano a 63,7 mln, per un +31,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, le vendite del primo semestre 2021 del gruppo Piquadro. Spicca il +36,4% del marchio parigino acquisito nel 2018 dall'azienda bolognese, che fa fruttare sia gli store online che le boutique sparse per il mondo. Bene pure le vendite in Europa (+39,2%), mentre la notizia è che Palmieri pagherà i tamponi ai no-vax
L’introduzione del lasciapassare sanitario obbligatorio con costi a carico dei lavoratori rischia di danneggiare in maniera pesante le imprese già alle prese con rincari di materie prime e mancanza di manodopera. Eppure una soluzione è meno complicata di quanto sembri. L’accusa al presidente nazionale: serve un po’ di pragmatismo, non prese di posizione ideologiche
I camalli ribelli confermano lo sciopero a oltranza da venerdì. Il presidente D’Agostino: “Dimissioni pronte”. Loro rispondono: “Non lotta con noi? Grazie, arrivederci”. Il leader della rivolta convinto di poter esportare lo stop a Genova, Gioia Tauro, Livorno, ma fioccano le smentite da parte delle Authority. Fedriga predica il dialogo. I terminalisti: “In una settimana bruciamo anni di lavoro, diecimila famiglie in ginocchio per la follia di pochi”
Sempre più intricata la matassa dell’obbligatorietà del lasciapassare per tutti i lavoratori: il governo non molla, mentre aumentano le pressioni per trovare deroghe o posticipi. Il caso del presidente dell’Autorità giuliana, che non accetta l’idea di uno sciopero a oltranza in banchina: “Io sono sì vax e sì green pass, ma sto con i camalli”. Si moltiplicano ovunque le aziende disposte a pagare i tamponi a tutti
Il neonato laboratorio promosso dalla Fondazione Rei nell'ambito del progetto 'Distretto Digitale' è uno spazio di sperimentazione e simulazione delle evoluzioni tecnologiche, dove formare nuove professionalità e studiare processi produttivi a beneficio delle Pmi. E all'assemblea di Unindustria il presidente nazionale Bonomi torna sull'obbligo di green pass: "Responsabilità inderogabile"
Nel capoluogo giuliano in corso due manifestazioni contro la certificazione, obbligatoria dal 15 ottobre. Non solo, fra i temi che hanno portato in strada sindacati e manifestati anche diritti, istruzione e sanità. Preoccupa anche la situazione portuale: “Bloccheremo il porto” è la minaccia del portavoce. E alle 16.30 previsto incontro di una delegazione con il Prefetto
Con l'avvicinarsi dell'obbligo, in vigore dal 15 ottobre, si moltiplicano i casi di aziende che per evitare problemi si fanno carico dei tamponi da far eseguire ai dipendenti. L'andatura in ordine sparso, dal Veneto all'Emilia, alla Lombardia, preoccupa e crea caos: di qui l'appello di Confindustria e istituzioni locali all'Esecutivo Draghi per una linea unica e chiara
In vista dell’obbligo in vigore dal 15 ottobre sale la preoccupazione sulla continuità produttiva delle aziende. L’idea promossa dalla presidente Mareschi Danieli durante un incontro con il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti è chiara: un certificato valido solo per l’accesso al lavoro, non utilizzabile in altri luoghi come cinema o ristoranti
Il conflitto che minaccia di aprirsi da qui al 15 ottobre, se qualcosa non cambierà, rischia di essere devastante. E coinvolge un numero di dipendenti più rilevante di quanto sembri: almeno il 20% del totale. Esasperare gli stati d’animo è dannoso e potrebbe frenare il galoppo della ripresa. Meglio tessere un dialogo con il sindacato e trovare una via d’uscita nel giusto mezzo
Preoccupazione tra gli imprenditori più a contatto con gli umori della manodopera: temono che gli elementi migliori, davanti alle mosse del governo, cedano alle lusinghe di aziende teutoniche, dove non ci sono simili restrizioni. Non è un fenomeno di massa, ma riguarda tecnici specializzati che le Pmi non riescono a sostituire. E qualche manager pensa già pagare i tamponi a chi, tra gli indispensabili, non vuole vaccinarsi
Lo sciopero annunciato dal capo storico della Res Electrolux non trova alcuna sponda all'interno del sindacato: "Non risultano proteste in arrivo. E' l'iniziativa di una singola fabbrica, se non di un singolo individuo". Dalla Lombardia, al Triveneto, all'Emilia Romagna la posizione è la stessa: meglio l'obbligo vaccinale, il lasciapassare a pagamento è uno scarico di responsabilità da parte dello Stato
In nessun Paese europeo impone il vaccino per legge, se non per circoscritte categorie di lavoratori. E perfino il lasciapassare verde – che si ha anche solo coi tamponi - è limitato a specifiche situazioni. La Lega, dopo il vertice con i governatori, appare più in sintonia con il Continente della sinistra giacobina. La distorsione delle parole di Draghi (unico punto di equilibrio) e il rischio di radicalizzare lo scontro a favore di Fdi e no vax
Il tavolo promosso da Confindustria friulana è giunto un accordo con i sindacati, venendo incontro alle richieste dei lavoratori esclusi dalle aree aziendali destinate alla pausa pranzo. Ma la presidente Anna Mareschi Danieli precisa: "Soluzione temporanea fino a fine settembre, non dev'essere un disincentivo al vaccino". Diffusi inoltre i dati sull'occupazione: in netta ripresa rispetto al 2020, vicini al pre-pandemia
Mentre anche a Nordest Confindustria tiene fermo il punto nel suo essere favorevole all'adozione della certificazione per l'ingresso a mense aziendali e luoghi di lavoro, crescono anche i disagi legati al trovare soluzioni pratiche per chi ne è sprovvisto. L'appello ai sindacati di Mareschi Danieli: "Non basta dire no, bisogna essere propositivi"
Acimga è l’associazione di Confindustria rappresenta i costruttori di macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria e di trasformazione. Il direttore generale: “Il 2021 iniziato alla grande, In Lombardia, Veneto ed E-R le aziende del settore investono con forza nell'innovazione. Auspico un rapido ritorno alle fiere, dove abitualmente si forma una parte importante del business"
Il celebre filosofo veneziano, noto per i suoi exploit e la sua comunicazione tagliente, si scaglia contro la decisione di rendere obbligatorio il "certificato verde" per molte attività, che entrerà in vigore dal 6 agosto. "La discriminazione di una categoria di persone è un fatto gravissimo. Inutile tacere che ci troviamo in una fase di ‘sperimentazione di massa’ e che il dibattito scientifico è del tutto aperto"
Spiazzato il mondo delle esposizioni l'annuncio di Ieg, che impone autonomamente la stretta sanitaria a partire dalle prossime edizioni di Macfrut e Vicenzaoro, senza aspettare le decisioni romane e senza consultarsi con l'associazione di categoria. Certificazione necessaria pure per tutti gli operatori e gli addetti. D'accordo ma attendiste le società fieristiche di Bologna, Milano e Verona. Poi arriva il decreto di Palazzo Chigi che spazza gli imbarazzi
L'ideologia e l'esasperazione regnano sovrane nella disputa tra chi vuole costringere anche i dubbiosi a inocularsi il siero e chi predica un "liberi tutti" generalizzato. Hanno ragione i presidenti di Regione, schierati su una linea di prudente buon senso. Non resta che affidarci ancora al premier, capace di trovare l'equilibrio tra le varie esigenze. Cosa che sembra non riuscire a Confindustria, favorevole al "green pass" obbligatorio contraddicendo le scelte dei mesi scorsi
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