Dopo il taglio delle previsioni di crescita per il ‘24 il gruppo bolognese subisce una flessione a Piazza Affari a 5,2 euro per azione. Gli analisti di Equita rivedono al ribasso la crescita organica a 2,2% (da 3,8%), l’ebitda margin al 24,5% (dal 24,8%) e il target price, abbassandolo da 6,9 a 6,5 euro
Nel '23 il fatturato cresce del 9,6% andando oltre i 424 mln, ma l'’utile netto del gruppo bolognese si attesta a 9,7 mln, in calo rispetto ai 20,4 mln del 2022 a causa principalmente degli oneri finanziari. Ridotto l'indebitamento finanziario netto da 300 a 250 milioni
Leader nelle soluzioni avanzate di filtrazione, la bolognese aveva chiuso lo scorso anno con un fatturato in crescita a quasi 388 mln e una marginalità in calo a 67 mln (praticamente dimezzata rispetto ai 138 mln del ‘20). Il Cagr nei sei anni dal ’15 al ’21 è stato del 17% e Gvs punta a tenerlo all’11% tra il ’19 e il ’25. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
L’azienda bolognese, leader nella fornitura di soluzioni di filtrazione avanzate, ha archiviato i primi tre trimestri dell’anno con ricavi ed Ebitda adjusted rispettivamente pari a 316 mln (+14,5% anno su anno) e 69 mln (+21,4%). Migliora la Pfn, con debiti per 358 mln rispetto ai 376 mln a dicembre ’22. Il Cda ha confermato le previsioni di chiusura per il ’23, con ricavi per 425 mln e l’Ebitda normalizzato attorno a 95 mln. In Borsa il titolo chiude a +5,63%
Un'operazione da 50 mln per le quote e gli impianti più altri 9, eventuali, per autorizzazioni e licenze. Questa la portata di un affare che dovrebbe chiudersi nel primo trimestre del 2022, attraverso il quale l'azienda bolognese rafforzerà la sua presenza in Asia Orientale, assicurandosi una delle eccellenze locali nella ricerca e produzione di soluzioni per il trattamento del sangue
La nuova operazione del gruppo con sede nel bolognese punta a completare la gamma di prodotti nell'ambito di protezioni per le vie respiratorie e acquisire know-how tecnico. L'accesso alle certificazioni americane e australiane permetterà di esportare, tramite la rete del gruppo, i prodotti dell'acquisita in nuovi paesi. Dopo l’annuncio, il titolo è balzato in borsa, +5,56%
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