Dopo la diatriba sui concessionari di confine contesi tra Veneto e Trentino per accedere all'energia gratuita, arriva la decisione dei due presidenti: un lavoro comune per affrontare le tematiche legate alla crisi idrica che già ora sta investendo il Nord Italia. Zaia: "La ricerca di soluzioni virtuose è il segnale del pragmatismo amministrativo che caratterizza le nostre regioni"
Da tempo i gestori delle centrali lamentano le difficoltà date dalla siccità. E il peggioramento del quadro ha portato allo spegnimento del primo impianto. È avvenuto nel piacentino, dove le acque del Po, otto metri al di sotto delle medie stagionali, non sono più in grado di alimentare le turbine. L'impianto, spiegano i responsabili, ripartirà solo dopo il ripristino delle condizioni idrauliche sufficienti all'esercizio
Il nuovo impianto idroelettrico, che ha visto un investimento di 10 mln, ha una potenza di 3600 Kilowatt, è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 4.500 famiglie e di evitare l'emissione in atmosfera di circa 6.000 tonnellate di Co2. L'Ad di Edison Nicola Monti: "Gli operatori hanno proposto di estendere le concessioni a fronte di investimenti per 10 mld di euro"
Il Gruppo veneto ha finalizzato un investimento nel settore delle energie rinnovabili, con focus su idroelettrico ed eolico, come previsto nel Piano Strategico 2020- 2024. Si tratta dell'acquisizione da Supermissile del 79,74% del capitale sociale di Eusebio Energia. La società dispone di 22 impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui 21 centrali idroelettriche
La società altoatesina, secondo produttore idroelettrico italiano con 38 centrali e oltre 1400 MW di potenza, ha rinnovato il piano che prevede 1 mld di investimenti complessivi, con focus prevalentemente sull’impatto sociale, economico e ambientale. I principali piani d’azione sono: ulteriore riduzione dell’impatto dell’azienda, efficientamento energetico e R&D
La multiutility emiliano-piemontese in cordata con quella veneto-friulana e con Eph: nel mirino 19 centrali con 40 gruppi di produzione elettrica, sette dighe e 155 km di condotte sparse tra Lazio, Umbria e Marche. Gli osservatori: "Sarebbe un gran colpo". Ma la concorrenza nell'asta competitiva è forte. Intanto viene conclusa l'acquisizione del 100% dell'avellinese Sidiren
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