Istat rileva a dicembre una variazione del +0,1% sul mese precedente e del +1,3% rispetto allo stesso mese del '23. Gli energetici non regolamentati accelerano al 12,7% dal 7,4%, mentre il carrello della spesa scende a +2% (da 2,3%). In Veneto spicca Padova (+1,9%). Emilia a +1,3% e Lombardia a +1%
L’Istat rileva un calo delle esportazioni del 2,7% su base annua (-6,4% in Ue, mentre +0,9% extra-Ue). Rispetto al mese precedente salgono dell'1,4% (-2,9% Ue, +6,1% extra-Ue). La bilancia commerciale italiana migliora con un avanzo di 4,2 mld
Continua il calo della produzione industriale per il ventiduesimo mese consecutivo. Bene energetico (+7,6%) e farmaceutica (+5,1%), mentre soffrono raffinazione (-15%) e mezzi di trasporto (-13,8%). Secondo il report di Bankitalia peggiorano le attese delle imprese sulle aspettative economiche generali
L'Istat conferma l'autunno freddo del commercio rilevando, rispetto ad ottobre (-0,8%), un ulteriore calo sia in valore che in volume (-0,6%) per le vendite al dettaglio. Su base tendenziale +1,1% in valore e -0,2% in volume. Per la grande distribuzione +3,8%, mentre soffrono le vendite fuori negozio (-3,9%) e l'e-commerce
L’istat rileva una flessione del dato, dopo un lungo periodo di crescita (incremento medio dello 0,5% annuo tra il ‘14 e il ‘23, contro l’1,1% dell’Ue). Male soprattutto le attività finanziarie e assicurative (-8,1%). Anche la produttività del capitale cala del -0,9%
L'Istituto rileva un tasso di disoccupazione ai minimi storici (-0,1 punti percentuali), mentre quella giovanile sale al 19,2%. L’occupazione rimane stabile su base congiunturale al 62,4% per tutte le categorie
Dopo il +1,3% registrato a settembre, l'Istat rileva un calo delle esportazioni su base mensile, con una flessione più marcata verso i mercati extra-Ue (-3,2%). Su base annua cresce dell’1,6% in termini monetari, rimanendo stabile in volume (-0,1%). Continua la contrazione nel settore autoveicoli (-23,7%) e nei prodotti petroliferi (-57,2%)
Secondo l'Istat l'inflazione registra un calo dello 0,1% su base mensile rispetto a ottobre (variazione nulla), mentre su base annua risale a +1,3% dal +0,9% del mese precedente, seppur in ribasso rispetto alla precedente stima (1,4%). Accelera ancora il carrello della spesa (da 2 a 2,3%). In Veneto (+1,3% annuo) spicca Venezia (+1,4%); Fvg a +1,5% e Trentino a +1,8%
L'Istituto nazionale di statistica, dopo le correzioni di ieri di Ocse, rivede le previsioni di crescita dall’1% allo 0,5% per l’anno in corso e dall'1,1% allo 0,8% nel ‘25. Tengono i consumi delle famiglie (+0,6% nel ‘24 e +1,1% nel ‘25). Calano gli investimenti fissi, +0,4% nel ‘24 dal +8,7% del ‘23 e 0 nel ‘25. Giunge al termine la fase di discesa dell'inflazione
Il tasso di occupazione registra un aumento di 47 mila occupati in più rispetto al mese precedente e di 363 mila unità anno su anno (+1,5%). Il fenomeno interessa principalmente i lavoratori over 50. Rispetto a settembre in aumento anche gli inattivi (+0,1%), mentre diminuiscono i disoccupati (-0,2%)
Secondo le stime dell’Istituto nel mese corrente è prevista una crescita dell’inflazione, dopo il +0,9% del mese scorso (mentre nello stesso periodo del ‘23 era a +0,7%). Il Carrello della spesa passa a +2,6%, coinvolgendo soprattutto beni alimentari (+3,2%). L’Unione Nazionale Consumatori: “Sovrapprezzo di 218 euro per una famiglia media”
L'Istat rileva una variazione nulla dell’inflazione su base mensile (-0,2% a settembre) e un aumento su base annua a +0,9% rispetto al mese precedente (+0,7%). Il comparto alimentare segna un incremento dello 2,4% (+1,1% a settembre), il carrello della spesa sale a +2% (da +1%). In Veneto spicca Padova con +1,4%; in Fvg (+0,9%) Trieste registra un +1,2%
Secondo i dati Istat, l’export si conferma in aumento su base mensile (+0,3% ad agosto), grazie alle vendite verso l’Ue (+2,4%). La flessione su base annua dipende dalla contrazione delle vendite di autoveicoli (-29%), in particolare verso Usa e Germania. Bene farmaceutico e alimentare. Nei nove mesi il commercio estero è in lieve calo (-0,7%)
Secondo l'Istat, il mese di settembre fa segnare un calo dello 0,4% su agosto. Male automotive (-15,4%) e il settore tessile-abbigliamento (-10,7%). Nel terzo trimestre produzione a -0,6% sul precedente. Su base tendenziale continua il trend negativo, con la produzione da venti mesi in contrazione: a settembre -4%
Secondo le stime preliminari nel mese corrente l’inflazione torna a salire su base annua, dal 0,7% del mese di settembre. Il "carrello della spesa" su base tendenziale passa dal +1% al +2,2%. Al netto degli energetici e degli alimentari freschi rimane stabile all'1,8%. Prosegue il calo dei prezzi energetici su base annua (-9,1% da -8,7%)
Nel mese di settembre ’24 diminuiscono gli occupati di 63 mila unità (-0,3%) e un aumentano gli inattivi (+0,4%) rispetto ad agosto. Positivo il confronto con lo stesso periodo del ’23, con una crescita annuale dell’1,3% e in aumento degli inattivi (+2,8%), mentre diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-21,4%)
L’Istat rileva una stagnazione del Pil nazionale nel terzo trimestre sui tre mesi precedenti, con una variazione tendenziale annua stabile allo 0,4%. Tra i settori crescono solo i servizi, con il traino del turismo. Nell’Eurozona il Pil nel terzo trimestre si attesta allo 0,4% sui tre mesi precedenti trainata da Irlanda (+2%) e Spagna (+0,8%)
A settembre ‘24 le retribuzioni contrattuali orarie hanno registrato un incremento dello 0,2% su agosto e del 3,7% su base annua, oltre due punti percentuali sopra il tasso di inflazione. Preoccupa il dato sul rinnovo dei contratti che coinvolgono ancora 6,9 mln lavoratori con 29 contratti ancora da rinnovare
Il rapporto dell'Istat evidenzia significative anomalie climatiche nel Nord Italia nel ‘22. In Veneto, le temperature medie sono state superiori di 1,2°C rispetto al periodo 1993-2021. In calo le precipitazioni, il ‘22 ha 167 mm in meno rispetto alla media trentennale. Il consumo totale di energia elettrica e gas naturale nei 109 comuni capoluogo è diminuito del 6,3%. Solo lo 0,9% delle aziende agricole italiane produce energia da fonti sostenibili, ma segnale incoraggiante
Nei primi sette mesi di quest’anno i nuovi nati sono 4600 in meno rispetto al precedente. Nel 2023 scesi sotto i 380mila (-3,4%), nuovo record al ribasso. In calo anche i nati da genitori stranieri: Emilia prima per incidenza (22%), in Lombardia sono il 20%, in Veneto il 18%
Secondo le stime Istat, l'export torna a crescere su base mensile (-0,5% di luglio) grazie all’aumento delle vendite di beni di consumo. Su base annua, la sua flessione (-6,7% a valore) è influenzata dalle movimentazioni della cantieristica navale verso gli Stati Uniti registrate ad agosto 2023; al netto di queste, la flessione è meno ampia e pari -3,8%
L’Istat conferma la stima preliminare per il mese di settembre a -0,2% su base mensile e +0,7% su base annua (+1,1% ad agosto), ai minimi da inizio 2024. Tra le città, dati più elevati a Bolzano (+1,8%), Parma (+1,7%), Rimini (+1,5%) e Padova (+1,4%). Milano sotto la media nazionale (+0,5%)
Nel mese di agosto l'occupazione è aumentata portando il totale degli occupati a 24,8 mln (+45mila unità su luglio, +494mila su agosto ‘23). A trainare questa crescita sono i dipendenti permanenti (16,1 mln) e a termine (2,8 mln). Il tasso di disoccupazione è sceso al 6,2%, il livello più basso dal ‘07; quello giovanile scende al 18,3%
Rispetto al +1,3% di luglio, il dato di agosto riflette l'ampliarsi della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-8,6%) e dei beni durevoli (-1,8%), mentre si registra un'accelerazione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (+14,3%) e dei servizi relativi ai trasporti (+2,9%). L'inflazione di fondo resta stabile al +1,9%
Il lavoro cresce sia in termini congiunturali (+0,5%) che tendenziali (+1,4%), trainato dal tempo indeterminato (+0,9%) e dagli indipendenti (+0,7%). Il tasso di occupazione si attesta al 62,2% (+0,2%), quello di disoccupazione scende dello 0,3%. Prosegue la crescita dei dipendenti (+0,5%) e del costo del lavoro (+1,9%)
Il motore dell'export italiano, tradizionalmente trainato dalle regioni del Nord, mostra evidenti segni di rallentamento nel primo semestre del 2024. NordOvest in calo del 3,5% e Nordest dell'1,4%. I dati Istat presentano un quadro preoccupante per le tre regioni, che insieme rappresentano oltre il 50% delle esportazioni nazionali
Secondo i dati Istat, la produzione industriale cala dello 0,9% su giugno, con l'energia unico settore in crescita (+2,3%). Su base annua, crollano i mezzi di trasporto (-11,4%), mentre crescono i prodotti chimici (+3,9%). Il tessile continua il trend negativo biennale (-6,7%). Retribuzioni contrattuali a +3,1% nel primo semestre, sopra l'inflazione
A luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi, secondo le stime preliminari dell'Istat aumenta dello 0,5% su base mensile e dell'1,3% su base annua. Una accelerazione registrata anche in altri paesi dell'eurozona e che allontana nuovi possibili tagli dei tassi
In base alla stima preliminare dell’Istat, il dato è cresciuto dello 0,2% su base congiunturale, mentre dello 0,9% su base tendenziale. A incidere in positivo è il settore terziario, a fronte dei contributi negativi di agricoltura, silvicoltura e pesca, e dell’industria
Dai dati Istat relativi al '23, il gap con la media europea di giovani laureati rimane ampio (30,6% contro il 43%). Divario evidente anche tra le diverse regioni e in base al contesto familiare. Il tasso di occupazione rimane più alto per i laureati (84%), contro il 73% dei diplomati. Donne “più istruite” degli uomini, 24,9% e 18,3%. Ancora alto il numero dei Neet
I dati diffusi dall'Istat per il mese di maggio rivelano un calo delle esportazioni italiane (-3,8%). La flessione coinvolge quasi tutti i principali paesi partner commerciali e torna ad essere rilevante verso la Germania. Import in leggero calo (-0,5%), spiegato dai minori acquisti di gas naturale. Saldo commerciale positivo (6,4 mln)
A maggio la produzione industriale italiana è cresciuta rispetto ad aprile, dopo due mesi di flessioni. Tuttavia, il trimestre marzo-maggio segna ancora un calo dell'1,6%. In termini tendenziali, la produzione è diminuita del 3,3% (quindicesimo calo tendenziale)
Dopo 3 mesi di crescita, il tasso di occupazione cala dello 0,1% su base mensile; aumenta invece del 2% su base annua. Il tasso di disoccupazione rimane stabile al 6,8%, mentre quello giovanile sale al 20,5% (+0,1 punti). Crescono a quasi 16 milioni i dipendenti permanenti
Nel giugno ‘24, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività è cresciuto dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua, come nel mese scorso. Per l’Istat, la stabilità dell’inflazione si deve al ridursi delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati. Rallenta il tasso di crescita tendenziale dei prezzi del “carrello della spesa”. L’inflazione di fondo resta al +2%
Secondo i dati Istat, a giugno il clima di fiducia tra i consumatori aumenta (98,3), al contrario tra le imprese mostra il terzo calo consecutivo (94,5), posizionandosi sul valore più basso da novembre ‘23. La difficoltà delle aziende si manifesta anche nell’aumento di richieste per il Cig (+36,7%)
Le costruzioni (+2.100 occupati) e i servizi (+9.100) hanno ottenuto risultati positivi. Tuttavia, il numero di disoccupati è salito a 27.900, con un tasso del 5,1%, mentre le ore di cassa integrazione hanno registrato un aumento del 48%. Le aperture di partite Iva sono cresciute del 3,3%, con 3.270 nuove aperture
Le precedenti stime dell’Istituto di Statistica prevedevano un aumento dello 0,7%. L'occupazione aumenterà in linea con il Pil (+0,9% nel ’24 e +1,0% nel ’25), mentre l'inflazione dovrebbe decelerare. Il ministro Urso: “Cresciamo più di Germania e Francia“
In rallentamento i prezzi dei beni alimentari lavorati (da +2,5% a +2,1%) e dei trasporti: da (+2,7% a +2,4%). In flessione le tariffe energetiche non regolamentate (da -13,9% a -13,5%) In lieve aumento i beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +2,3%). L’inflazione di fondo decelera (dal +2,1% al +2,0%)
Dai dati dell'istituto, l'occupazione aumenta dello 0,4% rispetto a marzo 2024, con 84mila nuovi assunti e portando il totale dei lavoratori a 23,98 mln. Il numero di persone in cerca di lavoro è diminuito del 3% (55mila unità), gli inattivi restano stabili al 33%. Rispetto ad aprile 2023, gli occupati sono cresciuti del 2,2% (516mila unità)
L'indice di fiducia dei consumatori passa da 95,2 a 96,4, sostenuto da miglioramenti in tutti i quattro indicatori mensili, mentre per le imprese da 95,8 a 95,1 (in calo per il secondo mese consecutivo). I picchi maggiori sono nei settori delle costruzioni e dei servizi, per Cna "legati a problematiche sui bonus edilizi e ritardi burocratici"
La stima evidenzia una flessione congiunturale delle esportazioni italiane del -1,7%. Un dato che, epurato come fa l'Istat dalle movimentazioni della cantieristica navale di febbraio, risulta in realtà pressoché stabile (+0,2%). Su base annua, si registra un -8,9% in valore e -10,3% in volume, maggiore per i mercati Ue
Nonostante una crescita economica sopra la media Ue dopo il 2020, il 2023 ha visto dei rallentamenti, comunque con un modesto aumento del Pil (+0,9%) e dell'occupazione (+2,1%). La spesa familiare cresce inegualmente sul territorio e, dal punto di vista demografico, la popolazione giovane è in declino, soprattutto nelle zone rurali e nel Mezzogiorno
Quattordicesimo mese di fila in calo per la produzione industriale italiana. È questa l'immagine restituita dall'Istat che mostra una diminuzione nel primo trimestre, rispetto ai tre mesi precedenti, dell'1,3%. Per marzo invece diventa un -3,5% anno su anno. "Dati allarmanti" lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori
La stima dell'Istat vede un tasso di occupazione record che ha raggiunto il 62,1% (+1,8% rispetto a marzo ‘23). Ad incrementare i dipendenti permanenti, di 559 mila unità (totale a 18,8 mln), e gli autonomi (+46mila, per un complessivo di 5,5 mln. La disoccupazione scende al 7,2% (-0,2 punti) e quella giovanile al 20,1% (-2,3 punti)
La lieve decelerazione, rispetto al +1,2% del mese precedente, risente perlopiù della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-13,9% da -10,3% di marzo) e dei servizi relativi ai trasporti (+2,9% da +4,5%). In leggero rallentamento risultano anche i prezzi dei beni alimentari (+2,6% da +2,7%)
Le stime preliminari dell'Istat rivelano una crescita nei settori primari, industriali e dei servizi che anno su anno è dello 0,6%. La Germania ha superato le previsioni degli economisti con una crescita dello 0,2% congiunturale. Anche la Francia segna un +0,2%, trainata da consumi familiari e investimenti fissi lordi
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