Un risultato che attesta i pentastellati al 9,9%, lontano dai pronostici e dai risultati delle precedenti elezioni (17,1% alle europee 2019 e 15,4% alle politiche). A pagare l’astensionismo al Sud, da sempre roccaforte del movimento. Conte: “Risultato molto deludente, ma non ci arrestiamo”
La vera novità del dopo voto sarà la nascita di quella che si può definire una sorta di "Lega Sud" capeggiata da Conte. Un partito della spesa pubblica che macina consensi garantendo il reddito di cittadinanza. Mentre il Nord con la perdita d'identità della Lega, con FdI a trazione "romana" e un Pd che non ha mai saputo interpretarlo, rischia di rimanere senza rappresentanza. È ora di smetterla di inseguire chimere e slogan per costruire una politica capace di trainare il Paese in Europa
Secondo l'interrogazione presentata alla Commissione Ue dall'eurodeputata pentastellata Pignedoli, la soluzione della finanza di progetto e dell'aggancio alla transizione ecologica con il Pnrr non sarebbero giustificati: l'escamotage trovato per mantenere la concessione nel suo assetto societario attuale rischierebbe così un altro stop da Bruxelles
L’assemblea cittadina dei 5s “tradisce” i suggerimenti nazionali e ignora le aperture di Patuanelli: “Critici con la giunta Dipiazza, ma restiamo equidistanti e alternativi” specifica in una nota RIchetti. Il centrodestra si frega le mani: lo sfidante di centrosinistra non potrà contare neanche nominalmente sul pacchetto del misero 3,5% raggranellato al primo turno da Alessandra Richetti
Il neo-candidato sindaco del centrosinistra tende la mano agli avversari delle primarie. E i 5s gli confermano ufficialmente l'appoggio. Conti pensa di tornare alla sua San Lazzaro e si mostra pronta alla riconciliazione. Piovono complimenti dai leader progressisti nazionali, mentre il vincitore scalda i muscoli: "Una donna come vicesindaca. La classe dirigente del centrodestra bolognese? Limitata"
Manca ancora qualche mese prima di andare alle urne, ma nelle città di provincia il clima elettorale si sta facendo rovente. Nella città veneta, dopo il governo del “cambiamento”, capitanato da un cinquestelle, si ritornerà a uno schema bipolare classico. Il “no” di Maroni sta mettendo in difficoltà i leghisti di Varese. A Ravenna la coalizione giallorossa c’è, bagarre nel centrodestra. Invece, a Rimini, le correnti del Pd si scontrano a carte bollate
Zaia non è contrario all'iniziativa. "Ma non firmerò per rispetto verso il Consiglio regionale". Anche in Fvg lente d'ingrandimento sulla gestione della seconda e terza ondata, con la richiesta di maggiore trasparenza. "Vogliamo sentire in aula i professionisti" spiega il capogruppo del Pd Moretti
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