La ricchezza prodotta ha registrato una frenata rispetto al +2,1% del 2022, per la debolezza del settore industriale locale, influenzato dalla frenata del commercio internazionale e dalla recessione in Germania. I servizi hanno registrato un +4,6% grazie alla ripresa del turismo. Tuttavia, nell'industria in senso stretto, si è verificata una contrazione del valore aggiunto del -2,9%
Secondo il rapporto di Prometeia e Intesa Sanpaolo, gli indicatori di fiducia suggeriscono un quadro incerto, con debolezza degli ordini prevista nel primo semestre del '24. Le esportazioni di beni manufatti hanno contribuito con un aumento del 2.3% a valori correnti, trainate dai mercati asiatici e statunitensi. I consumi interni mostrano debolezza, con cali nelle vendite di beni non durevoli
Parziale incidenza della pausa estiva, stretta monetaria e debolezza della domanda dall’Italia e dall’Europa le cause della decrescita. I dati segnalano una contrazione del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2022 e del 9% in confronto al secondo semestre 2023. Tutti i settori registrano una flessione. “Continuare ad investire per cogliere le opportunità delle transizioni green e digitale” dichiarano gli industriali
Nonostante gli effetti del rimbalzo del 2022, l'attività manifatturiera dimostra tenacia, con una variazione congiunturale destagionalizzata positiva dello 0,4%. La diminuzione annua segna -2,7%. Rallentano gli ordini totali, con una variazione annua del -3,6%, ma le prospettive rimangono positive per l'Area Metropolitana di Venezia e la provincia di Rovigo
La manifattura padovana resiste nonostante il contesto sfavorevole, influenzato soprattutto dalle ricadute avute sul Made in Italy del rallentamento di Germania e Cina. Di fronte a questa situazione di instabilità il presidente di Confartigianato Imprese Padova, Gianluca Dall’Aglio, chiede alle istituzioni delle misure concrete di sostegno a favore del mercato interno
A luglio prosegue la fase di debolezza del fatturato dell’industria, che registra una flessione congiunturale e tendenziale (-1,6%). Lo riporta l'Istat. Calano le vendite sul mercato interno (-1,3% su base mensile). Sull'anno soffrono tutti i principali comparti, in particolare energia (-26,6%) e beni intermedi (-10,3%), ad eccezione dei beni strutturali (+13,3%) e dei beni di consumo (+3,7%)
Così riporta uno studio di Mediobanca-Unioncamere. L’attenzione verso la qualità e il capitale umano rende le piccole imprese della manifattura più competitive delle grandi in tempi di crisi. Nei prossimi due anni il 34% delle aziende considerate investirà sia nel digitale che nella transizione green. Il Presidente di Unioncamere Prete: "Snellire la burocrazia e sfruttare il Pnrr"
Ad aprile prosegue la fase di debolezza del fatturato dell’industria, che registra la seconda flessione congiunturale consecutiva. Lo riporta l'Istat. Calano le vendite sul mercato interno (-2,5%). Soffrono tutti i principali comparti, tranne l’energia (+1,9%). Anche rispetto all’anno passato il quadro è negativo, a causa del crollo dei beni intermedi (-11,4%)
Così riporta Confindustria. La lenta discesa dell’inflazione e il credito più caro rendono la crescita più fragile, nonostante il lieve aumento del Pil nei primi mesi dell'anno. Ad aprile la produzione diminuisce ancora (-1,9%): accusa il colpo la manifattura (-2,1%), mentre le costruzioni sembrano reggere nel secondo trimestre. Peggiorano però le aspettative delle imprese
A evidenziarlo è il Rapporto 'L'economia del Veneto' presentato oggi alla sede di Venezia di Bankitalia. La crescita del Pil regionale rallenta rispetto al '21, ma rimane in linea con il resto del Paese. Trainano turismo e manifattura, quest'ultima in aumento del 4,5% grazie alla meccanica. Cresce anche l'export (+4,5%). Frenano imprese industriali e dei servizi
Torna a crescere in termini congiunturali, al netto dei fattori stagionali, il fatturato dell’industria febbraio 2023. L'Istituto segnala inoltre un maggiore dinamismo della componente interna rispetto a quella estera. Tra i comparti in crescita ci sono l'energia (+14,7%), i beni intermedi (+1,6%) e i beni di consumo (+0,8%). In flessione invece l'utile dei beni strumentali (-1,1%)
In particolare, i dati dell’indagine Veneto Congiuntura mostrano che la produzione è leggermente negativa (-0,2%) rispetto al trimestre precedente, e anche il fatturato è stazionario. Inoltre, nei primi nove mesi del 2022 l’apertura di procedure concorsuali ha riguardato un numero più contenuto di imprese, rispetto all’analogo periodo del 2021 (58 imprese rispetto a 92)
Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza, la provincia berica è la terza in Italia e la prima in Veneto per valore delle esportazioni manifatturiere. Il territorio vicentino si riprende anche dalle perdite causate dalla pandemia, con una crescita del 25,7% rispetto a gennaio-marzo 2019 (meglio della variazione regionale, ferma a +20,8%)
A lanciare l'allarme è Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto. Che illustra come il gap con la regione emiliana in un anno sia triplicato, passando da 594 mln agli attuali 1,4 mld. Tuttavia, il risultato veneto registra un +20% su base tendenziale, a dimostrazione di "come le aziende venete abbiano un posizionamento straordinario sui mercati internazionali"
Nonostante i numeri dell'inizio 2022 siano ancora più che buoni, fatturato in crescita dell'11% e ordini in salita a +9,4%, gli industriali avvertono già un calo della fiducia e una crescente preoccupazione per il caro-produzione, l'inflazione e il clima internazionale. Testimoniati da un indice Pmi manifatturiero sceso, a maggio, da 54,5 a 51,9 e da investimenti in netto calo
Dopo l'ingresso del fondo Equinox nel 2019, il gruppo bellunese dell'abbigliamento sportivo fa un altro passo nel rilancio dei suoi marchi (Sportful, Castelli e Karpos) e opta per un cambio di stile: nuova immagine grafica, rinnovamento del sito Internet e nuovo nome. Inaugurato anche il primo negozio per la vendita diretta a Seren del Grappa (Belluno)
Secondo i dati dell'Ufficio Studi di Confindustria Udine, la crescita frena, ma non accenna ad arrestarsi. Migliorano i settori del tessile, della meccanica e della siderurgia. Forte l'effetto traino dell'edilizia: si trasmette a tutto il comparto manifatturiero. La presidente uscente Anna Mareschi Danieli: "Bene, ma restano le note criticità legate a materie prime ed energia"
L’indagine congiunturale sul manifatturiero della Camera di Commercio mostra un quadro positivo. Rispetto al trimestre del 2020 la crescita è considerevole: +10,5% l’aumento della produzione. Più significativa è la variazione rispetto al terzo trimestre 2019, che si attesta a +7,3%. Spiccano le performance del settore orafo e del legno-mobile, tra i comparti più penalizzati dai lockdown
Apre il 23 novembre la tre giorni dedicata al futuro del comparto meccanico, per la prima volta all'ombra delle Due Torri tra 1.800 espositori, 13 saloni e 46 seminari e convegni. Presenti anche 20 tra le Pmi più attente alla transizione digital. E cresce l'attesa la 18esima edizione di MarcabyBolognaFiere, a gennaio 2022, già vicina al sold-out
Sono 623 da 28 Paesi gli espositori fino al primo ottobre protagonisti dell'esposizione bolognese. I numeri del comparto (+12,3% di giro d'affari e +10,6% di vendite sul 2019) confortano. Ma a preoccupare gli imprenditori è la lentezza con cui si costruiscono le opere, a partire dalla bretella Campogalliano-Sassuolo attesa da tre decenni. Bonaccini: "Mi vergogno a parlarne. Manca solo la firma del governo"
L’analisi ministero del Lavoro-Bankitalia conferma la preoccupata sottolineatura del premier Draghi all’assemblea di Confindustria: assunzioni meglio che nel 2019 con l’incognita quasi totale della stabilità. Bene edilizia e manifattura. Il Veneto unica regione del Nord ancora indietro: “colpa” delle perdite subite in primavera dal turismo, in particolare in provincia di Venezia. Modesta la quota di licenziamenti
Il guadagno materiale per chi dona nuova vita a dispositivi in via di dismissione e a rimanenze di magazzino, ma anche quello di chi, tutelando se stesso e l'ambiente, può sfruttare un nuovo canale: sono i vantaggi per le imprese manifatturiere proposti dall'ambiziosa start-up modenese, prima piattaforma italiana di compravendita diretta fra industrie di settore presentata in Confindustria
Più resilienti e più vincenti di molte altre aree industriali del Paese, le 'valleys' dell'Emilia-Romagna fanno la parte del leone anche nei mesi della ripartenza post-Covid. E i punti di forza del sistema, definito dal presidente della Confindustria regionale, Pietro Ferrari, "un punto di riferimento per l'intero territorio", sono la sua capacità di esportare e di sostenere i processi di innovazione
Boschetto, presidente di Confartigianato Padova: “Il rincaro mette sotto stress in particolare 8 settori che in provincia contano oltre 13 mila pmi e 45.300 addetti, di cui 48% nelle costruzioni. Stimati in almeno 400 milioni i maggiori costi”. Per l'edilizia l'aumento senza precedenti dei costi rischia di bloccare tanti cantieri con gravi ripercussioni economiche
Il presidente dell'associazione di categoria, Roberto Boschetto, replica così al dibattito in merito al provvedimento contenuto nel Decreto Sostegni bis, sostenendo che "la questione riguarda solo marginalmente l'artigianato". Dal rapporto di VenetoLavoro nel 2021 emerge un trend di ripresa delle assunzioni soprattutto per manifattura ed edilizia, settori chiave per l'artigianato
Non solo Asia e Usa sono i mercati prediletti dalle aziende manifatturiere venete. La ripresa delle vendite oltre confine punta a riscoprire l’Europa orientale come Varsavia e Budapest. Le stime di Ice-Prometeia pronosticano per entrambi una risalita a due cifre delle importazioni nel 2021
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