Il settore registra una forte crescita nel primo semestre del 2022, nonostante il contesto di forte volatilità e incertezza con una domanda mondiale di gioielli in oro leggermente in calo, con un -2,2% rispetto al primo semestre 2021. Il primo mercato di destinazione è quello americano con 550 mln di euro, in crescita del 26% rispetto al periodo gennaio-giugno 2021
Ormai ai prezzi delle materie prime schizzati alle stelle ci siamo abituati, ma ora le aziende sembrano poter tirare un sospiro di sollievo. Dopo mesi, infatti, le ultime settimane hanno portato un consistente calo dei prezzi. Per citarne alcuni: acciaio -20%, alluminio -28%, cotone -28% e noli dei container -20%. Le domande che si pongo tutti ora sono: "Quanto potrà durare?" e "Cosa comporterà nel medio-lungo periodo?"
Dopo i picchi raggiunti nel primo trimestre ‘22, hanno iniziato a scendere i prezzi di cemento armato e acciaio, frumento e cotone. Un calo molto atteso, ma che proietta le aziende in una nuova fase economica. Le ricette delle Champions davanti al cambiamento prevedono la centralità delle persone nel business, una competizione fatta di qualità e Made in Italy e una salda struttura aziendale
I rincari e l’aumento della domanda fanno impennare i prezzi. E la scarsità di prodotto inizia a riguardare anche i fornitori del sud-est asiatico. Baetta (Riseria Modenese): “Subiamo rincari di settimana in settimana”. Per il futuro tanto dipenderà dal prossimo raccolto, che secondo le previsioni sarà in calo. Per Gianluca Pesce, direttore marketing e commerciale di Riso Scotti, “è presto per fare previsioni, ma siamo ottimisti”
Il conflitto in Ucraina rende urgente una riflessione sul futuro delle relazioni economiche tra Paesi. Per l’economista Cottarelli, il vicedirettore del Corriere Fubini e il politologo Panebianco è probabile un rallentamento delle relazioni tra Paesi. Per Zuppichin (Piovan) e Marchetto (Somec) la chiave sta nella diversificazione dei mercati e delle fonti di approvvigionamento
Il politologo ed editorialista del Corriere della Sera parla del contesto geopolitico attuale come di un “mondo nuovo”. A fare da padrone in questo nuovo quadro sarà, per Panebianco, una parziale localizzazione. Per trovare alternative al gas russo serve un cambiamento di mentalità e una semplificazione delle procedure
Il presidente di Confindustria Veneto denuncia l'incapacità della regione di "attrarre e trattenere talenti", sottolineando la necessità di "fare squadra" per un territorio che nonostante tutto "resta sano". Questo in un periodo particolarmente difficile, come evidenziato anche da Marinese (Confindustria Venezia), tra previsioni di crescita dimezzate, caro materie prime, nodi logistici e sanzioni alla Russia che rischiano di pesare anche (o forse solo) proprio sul Nord Est
Per il settore vitivinicolo il 2021 è stato un anno di crescita, ma il 2022 dovrà confermare questa tendenza. Dopo lo scongiurato pericolo del bollino nero, tiene banco la questione Prosek, affrontata in settimana dall’Ue. Imprevedibilità per i canali di vendita: nell’ultimo trimestre 2021 l’ecommerce ha frenato, sarà l’anno della definitiva ripresa delle vendite al settore ho.re.ca.? A gennaio intanto i volumi calano del 7%
Per alcune imprese l’introduzione del Superbonus ha avuto un impatto tutt'altro che positivo: si è assistito a un aumento progressivo dei prezzi delle materie prime, delle attrezzature e della manodopera e a un progressivo allungamento dei tempi. E alcune pmi dell’edilizia, come l’azienda di Seregno, evitano il ricorso alla misura per via della troppa burocrazia
L’ad della società modenese specializzata nella fornitura di materie prime per l’edilizia parla della situazione del mercato edile come di una “tempesta perfetta”. Un quadro dato dal convogliarsi di instabilità normativa, aumento dei prezzi delle materie prime, difficoltà legate ai bonus statali e al reperimento di manodopera specializzata
Chi esaltava i vaccini così come chi nega l’esistenza del Covid è costretto oggi a fare i conti con una realtà che ci parla di 434 vittime in un giorno. I lockdown prolungati hanno messo sotto stress l’economia provocando folli rincari di materie prime ed energia. La stagione delle ideologie SiVax e NoVax è finita: la ricetta per affrontare i problemi che abbiamo davanti sta ora nel pragmatismo e buon senso
L’allarme lanciato dal presidente di Confindustria Brescia tocca uno di quattro punti che rischiano di far scoppiare una crisi peggiore di quella del 2008. Costi delle materie prime, transizione ecologica, riemergere della pandemia oltre che instabilità politica, geopolitica e finanziaria possono mandare ko il tessuto produttivo del Paese
E’ il paradosso dell’industria post-Covid: le difficoltà nel reperimento delle materie prime e i continui incrementi dei prezzi stanno strozzando la ripresa. Risultato: la produzione cresce e i margini calano. Colosio: “Prevediamo di chiudere il 2021 con una marginalità dimezzata anche a fronte di un aumento di oltre il 60% di fatturato”
L’industria delle piastrelle di ceramica chiude il 2021 superando i livelli pre-covid per produzione, vendite ed export, ma si scontra con i forti rincari dell’energia, che strozzano la ripresa. Il Presidente di Confindustria Ceramica, Savorani: “Puntiamo sul gas metano di estrazione nazionale per dare stabilità alle nostre imprese: dobbiamo agire in fretta, altrimenti troveremo il bicchiere vuoto”
A Verona si leva la voce della Confartigianato regionale, da Cesena si fa sentire la Cna: stesse richieste e preoccupazioni. “Assurda la sperequazione tariffaria ai danni delle piccole aziende, paghiamo 4 volte di più rispetto alla grande industria. Necessario un riequilibrio”. A vuoto, però, la prima mossa di Draghi: a Palazzo Chigi non passa il contributo di solidarietà da prelevare sui redditi superiori ai 75 mila euro annui
Confindustria Emilia e Prometeia mettono a punto uno strumento digitale a disposizione delle aziende associate: le aiuterà a orientarsi in un mercato sottoposto a impressionanti sbalzi tariffari quotidiani. Le previsioni sull'andamento e sulle tendenze delle quotazioni internazionali si basa su oltre 70 input produttivi che alimentano l’industria territoriale
Il presidente dell’organizzazione, Gianluca Cavion, ha espresso preoccupazione per l'attuale situazione delle aziende, segnata dalla difficoltà nel reperimento di manodopera e dalle criticità legate a costi e alla fornitura delle materie prime. Richiesto un intervento del governo per contenere i rialzi che vada "ben oltre i 3 miliardi dichiarati e messi a disposizione"
Sei le province italiane selezionate nel territorio più industrializzato del Paese, in ognuna mille le imprese premiate. Incontrarle ha permesso di fare luce su quali sono al giorno d’oggi le occasioni e le sfide che ogni giorno si pongono per un’impresa, tra calo demografico, crisi delle materie prime e boom della domanda. Il tour continua, le prossime date il 29 novembre e 6 dicembre
La giunta regionale ha approvato un intervento straordinario a fondo perduto per sostenere l’artigianato artistico, messo in crisi dal recente rincaro: da 0,20 a 0,90 euro al metro cubo, per un settore il cui consumo si attesta sui 10 milioni di metri cubi. Sono già dieci i produttori che sono stati costretti a spegnere i forni, e adesso 650 lavoratori rischiano la cassa integrazione
Dalla Lombardia al Veneto con i dati di Unioncamere, a quelli dell'Emilia Romagna con Unindustria Reggio Emilia, si evidenzia la prosecuzione del trend positivo. Numerosi i settori che superano i livelli pre-crisi. C'è però il timore che la ripresa possa essere frenata dai rincari e dalle difficoltà di approvvigionamento. Preoccupa pure l'escalation dei contagi
Il Presidente della Fondazione Adapt: “Molte le imprese che vogliono cogliere gli incentivi statali ed europei per la transizione ecologica. Ma attenzione: un’accelerazione in questa direzione potrebbe accentuare il problema del mismatch tra domanda di lavoratori e offerta di personale qualificato a trattare le ultime tecnologie green”
A fermarsi è stata la linea produttiva destinata alla realizzazione dei frigoriferi "Cairo", causa una mancata consegna da parte di un fornitore cinese. Prevista per domani, 13 novembre, una manifestazione contro la chiusura dell'impianto Acc, azienda di compressori che sarebbe in grado di adeguare la propria linea alla produzione dei pezzi mancanti allo stabilimento di Susegana
Dati in crescita per il vino DOC veronese. L'analisi del Consorzio vini Valpolicella ritrae una crescita in doppia cifra per imbottigliamenti e prezzo medio delle uve e dello sfuso nei primi 10 mesi. Preoccupa la previsione del rincaro delle materie prime, stimato a 800 mln, ma il presidente del consorzio Marchesini tranquillizza: "Una minaccia che ci troverà preparati"
Il trend rialzista per acciaio, rame, microchip, elettricità, gas non accenna a rallentare e mette a rischio la ripresa in atto nelle imprese del Nordest. Assindustria interpella gli associati di Padova e Treviso, ne constata la preoccupazione e lancia, assieme a Venezia-Rovigo, Vicenza e Verona, una piattaforma informatica per aiutarli a destreggiarsi nella selva di rincari: disponibile in rete da mercoledì 10 novembre
Dopo il recente blocco del moderno impianto “Genesi” rimasto senza evaporatori, ora l'approvvigionamento non assicura più forniture di schede elettroniche e di isocianato per le schiume isolanti. I dirigenti della sede trevigiana optano per un periodo rallentamento della produzione almeno fino al 26 novembre. A contribuire alle strozzature è anche la carenza di autotrasportatori al porto di Trieste
Le analisi evidenziano un generale miglioramento degli indicatori, sia sul versante domestico sia per l’export. Stabile l'occupazione. Ma non mancano i problemi, soprattutto la crescita dei costi delle materie prime e la mancanza di manodopera qualificata. Preoccupa anche la scarsa disponibilità di giovani formati
Presentato a Pavia il report sul primo semestre del settore primario. Gli scambi con l'estero sono cresciuti, tra gennaio e giugno 2021, del 12,8% su base annua: un segnale confortante. Preoccupano le tensioni crescenti sui mercati delle materie prime e dei semilavorati, che rischiano di inficiare buona parte della redditività delle imprese
La società specializzata nella tecnologia Ntp per la sanitizzazione dell'aria indoor, Pmi innovativa e società benefit quotata su Aim Italia, ottiene un ordine per la fornitura di dispositivi MiniMate, e ha valore complessivo di 2 mln. Il presidente dell'azienda padovana Mantovan: "Non da poco confermare un simile ordine in un simile stato di shortage e difficoltà logistiche"
Dalle territoriali di Confindustria ai rappresentanti delle Pmi, dagli artigiani alla Coldiretti: fronte compatto contro i rincari fino al 40% di gas ed elettricità pronti a scattare dal primo ottobre. “La ripresa è a rischio, l’inflazione in agguato”. Mazzoncini (A2a): “All’improvviso boom del prezzo del metano segue di solito un riassestamento. Ma se stavolta non si verificasse, le stime di Cingolani sono corrette”
Studio della Cna regionale: su mille aziende interpellate, oltre la metà denuncia serie difficoltà nell’approvvigionamento e contrazioni di produttività e redditività. Rischiano soprattutto le micro, quelle con meno di 10 addetti. Il presidente Conte: “Necessaria l’adozione immediata di contromisure: Ue, governo e Regione agiscano”. In arrivo a Nordest i miliardi del Pnrr
Cauto il presidente dell'Associazione parte di FederlegnoArredo, che lascia però trapelare una sensazione di sollievo. A far intravedere un cambio di paradigma sono due mesi in cui la caduta delle quotazioni finanziarie della materia prima inizia a farsi sentire sull'economia reale: oggi comprare dalle segherie austriache e tedesche costa il 10% in meno di qualche mese fa
Nel 2020 il fatturato realizzato all’estero dalle aziende è stato pari al 47% del totale e non si è modificato in modo consistente rispetto al periodo precedente all’emergenza sanitaria. Per il 2021 ne è previsto un aumento. Mario Gnutti, vicepresidente Confindustria Brescia: “L’apertura ai mercati d'oltreconfine è fondamentale per la nostra economia”
Preoccupante il quadro offerto dalla Cna di Pavia, secondo la quale il recente aumento dei prezzi delle materie prime potrebbe avere effetti negative su redditività, fatturato e occupazione. A pagarne le conseguenze sarebbero soprattutto le microimprese. Il presidente Confindustria Lombardia Bonometti: “Bene le proposte del Governo Draghi, ma bisogna fare presto”
Boschetto, presidente di Confartigianato Padova: “Il rincaro mette sotto stress in particolare 8 settori che in provincia contano oltre 13 mila pmi e 45.300 addetti, di cui 48% nelle costruzioni. Stimati in almeno 400 milioni i maggiori costi”. Per l'edilizia l'aumento senza precedenti dei costi rischia di bloccare tanti cantieri con gravi ripercussioni economiche
Le associazioni di categoria registrano aumenti significativi della produzione: nel Pordenonese il picco del +70%, secondo Confindustria Alto Adriatico. Ma Confartigianato Imprese Veneto lancia un nuovo allarme sull'approvvigionamento di beni basilari: "In autunno ripercussioni sui consumatori. E le aziende devono poter adeguare i contratti"
Speculazioni internazionali, ripresa dei consumi e lievitazione dei costi di cereali e materiali per il packaging mettono a dura prova l'industria agroalimentare dell'Emilia.Romagna. E, continuando così, a pagare lo scotto degli aumenti, dopo gli industriali, saranno presto i consumatori finali. Speculazioni internazionali, ripresa esponenziale dei consumi e lievitazione dei costi del grano e materiali per il packaging mettono a dura prova l'industria agroalimentare regionale. Tutti d'accordo: se non cambia in fretta qualcosa, a pagare lo scotto degli aumenti, dopo i produttori, saranno presto i consumatori finali
Prima la crisi, ora la ripresa a ritmi vertiginosi: le aziende del nuovo triangolo industriale già da settimane alle prese con rincari stratosferici e rifornimenti proibitivi. C’è chi blocca la produzione sul più bello, chi inizia a ritoccare i listini. Voci preoccupate da Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia: “Bolla speculativa? Speriamo. Ma ci sembra di più il ruggito dell’inflazione”
Francesco Morosini, docente di Diritto pubblico all’Università Ca’ Foscari: “L’aumento dei prezzi è riscontrabile anche nel quotidiano, ma non è paragonabile a quello degli anni ’70. La scarsità di approvvigionamento sta danneggiando le imprese, fisiologico dopo la ripartenza. Vincerà chi è forte sul mercato. Il consumatore prima o poi pagherà tutto”
Vacondio, capo di Federalimentare: “Preoccupato per l’aumento dei prezzi della merce sugli scaffali, i consumatori ne risentiranno”. Meno allarmistica, almeno nel breve, la situazione per l’immobiliare e per i trasporti. I carburanti costeranno di più? Bearzi, presidente nazionale dei gestori delle stazioni di rifornimento: “Oscillazioni alla pompa sempre possibili, ma è presto per trarre conclusioni”
L’allarme lanciato dal bergamasco Marchetti, presidente dell’associazione e titolare di Marlegno: “Quotazioni raddoppiate negli ultimi sei mesi, quintuplicate se guardiamo a un anno fa. Non possiamo più permetterci di importare l’80% del fabbisogno di settore, serve subito un piano per sfruttare adeguatamente le risorse domestiche”
Parla a Monitor di Veneziepost, disponibile da domenica, Francesco Morosini, docente di Diritto pubblico all’Università Ca’ Foscari: “L’aumento dei prezzi è riscontrabile anche nel quotidiano, ma non è paragonabile a quello degli anni ’70. La scarsità di approvvigionamento sta danneggiando le imprese, fisiologico dopo la ripartenza. Vincerà chi è forte sul mercato. Il consumatore prima o poi pagherà tutto”
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