Dopo due anni di crescita a doppia cifra si prevede che il fatturato dell'industria italiana della moda arrivi, a fine 2023, a 103 mld. Queste le stime “prudenziali” fornite oggi, giovedì 7 settembre, dal presidente Cnmi Capasa, in occasione della presentazione del programma della settimana meneghina. L'export è aumentato del 7,4% a fronte di una crescita generale delle esportazioni del 4,8%
Nel corso della presentazione della Fashion Week Women sono state rese note dalla Camera Nazionale della Moda Italiana le stime al rialzo del settore per il 22: fatturato cresciuto del 18% (98 mld) e si stima per il 2023 +4%. Capasa, presidente Cnmi: “I prezzi industriali sono aumentati oltre il 7% per il costo energia, ma l’inflazione al consumo è stata dell’1,5%: i brand hanno assorbito il caro prezzi”
In occasione della presentazione del calendario della prossima settimana della moda meneghina (13-17 gennaio), sono stati resi noti i dati del 2022: 96 mld e 600 mln di fatturato e una straordinaria performance verso Usa (+54,1%), Corea (+33%) e i Paesi del Golfo (+50,8%). In parte anche per effetto dell’inflazione calzante, “di circa il 9% sui nostri prodotti”. Carlo Capasa, presidente Cnmi: "Superiore alle nostre aspettative. Per il 2023 difficile fare previsioni, aspetteremo i primi mesi dell’anno prossimo”
Lo storico brand di Molvena (VI), oggi parte del gruppo Otb, ha proposto una sfilata inclusiva, a cui hanno partecipato 4500 persone e una collezione più sostenibile, grazie alle lavorazioni del direttore creativo Martens. Presente nel front row Rosso: “Otb è l’unico vero polo italiano della moda e del lusso, le sinergie che riusciamo ad attivare ci consentono di essere sempre più competitivi”
Aprirà tra il 17 e il 21 giugno la manifestazione da 25 sfilate, 24 presentazioni e 66 eventi. Un settore che ha visto i ricavi 2021 crescere del 21,2% sul pre-pandemia (mentre la crescita attesa per il 2022 si prevede del 10,5% anno su anno, per 92 mld di giro d'affari). Ora però preoccupa caro-energia e l'esposizione in Russia e Ucraina di molte piccole aziende
Per una rassegna che, da qui al 28 febbraio, non rinuncerà comunque ai brand che ne hanno fatto la storia (da Armani a Gucci e da Prada a Dolce Gabbana). E nemmeno agli attesi debutti, come quelli di AC9, Ferrari e Tokyo James o della nuova piattaforma digirale della Maison Valentino. Sullo sfondo della kermesse, poi, due grandi aperture: quelle dei megastore di Armani Exchange e Primark
La settima più fashion dell’anno si è conclusa e si può iniziare a tirare le somme. La ripresa del settore è ancora lontana, ma per sette giorni l’attenzione del mondo è stata rivolta a Milano. L’azienda di Vicenza ha presentato la nuova collezione e sta tornando ai ritmi pre-covid, con nuove aperture in vista
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