Il presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità (Vsf), ha tirato le somme sul Mose ed espresso la sua visione sul futuro della città. Ha lanciato l'idea della creazione di "un centro studi internazionale per difendere le città dalle acque, un laboratorio di pratiche replicabili globalmente con centro a Venezia"
La nomina è frutto di un’indicazione dei ministri Salvini e Pichetto Fratin e del sindaco della città Brugnaro. Gestione e manutenzione del Mose tra i compiti principali del neo-presidente. “Dottor Rossetto è competente. Totale sintonia con le altre istituzioni” dichiara Salvini. Zaia: “Salvaguardare la Laguna è un tema imprescindibile. È un patrimonio unico al mondo”
Le operazioni di manutenzione da parte di Fincantieri sono iniziate nel mese di luglio. Il Mose è pronto ad affrontare una nuova stagione di sollevamenti di salvaguardia a quota di 120 centimetri e non più a 130 Entreranno in funzione la conca di Malamocco, per il passaggio delle navi dirette al Porto di Venezia, e la prima conca di Chioggia, per il transito dei pescherecci
Il Veneto è lead partner del progetto Satsdifaction che permetterà la completa integrazione dei dati satellitari nei database locali e regionali. Il programma punta anche ad una collaborazione con enti pubblici e privati che permetterà di sviluppare una governance più efficace. La tecnologia satellitare sarà inoltre parte integrante del sistema di telecomunicazioni del Mose
Si sta chiudendo il cerchio intorno al Mose, la conca di Chioggia è stata completata. L'opera che arriverà nell'area industriale di Porto Marghera sarà assemblata e verniciata per poi essere spedita a Chioggia per l'installazione finale. La sua realizzazione permetterà il regolare traffico navale anche quando le paratie del Mose saranno alzate per proteggere Venezia
Si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne dei sistemi di supporto Ict/connettività del sistema Mose di Venezia tra l'Esercito italiano e il Consorzio Venezia Nuova. In tre anni sono stati impiegati 300 operatori del 7mo Reggimento Trasmissioni dell'Esercito di Sacile (Pordenone). Le dighe sono state sollevate 45 volte per l'acqua alta e 100 per eseguire test
È stato firmato oggi da Ilaria Bramezza, capo dipartimento per le opere pubbliche del Mit, il decreto che accetta la proposta di partenariato pubblico privato presentata da Fincantieri. Che gestirà la manutenzione prima provvisoria e poi a regime di tutte le barriere per i prossimi 11 anni a fronte di un canone da 57 mln. Bramezza: "Il 2022 anno di svolta per il Mose"
Nonostante le abbondanti piogge e l’alta marea, il Mose salva anche oggi Venezia. Grazie all’intervento è rimasto protetto il centro storico lagunare da una marea di 145 centimetri alla Bocca di porto del Lido e di 142 centimetri alla piattaforma Cnr. Domani ci si aspetta il livello dell'acqua a 140 cm, chiamando nuovamente in causa l'attivazione del Mose
Un vero e proprio "stress test" quello affrontato questa mattina dalle dighe mobili del Mose: alle ore 9:40 l'acqua alta ha raggiunto i 173 centimetri sul medio mare, ed è stata fermata con successo dalle paratoie. Salvando l'82% della città storica dall'allagamento. Il sistema resterà ora alzato fino all'una di notte, per poi rialzarsi domani. Salvini: "Nonostante i 'signor no' quelle barriere stanno salvando un patrimonio dell'umanità". Calenda: "Quanti Mose e Tap prima di abbandonare la cultura del no?"
Il provvedimento della Procura di Venezia rientra nella sentenza di patteggiamento di Renato Chisso, indagato per corruzione nell’inchiesta che aveva coinvolto anche l’ex governatore Giancarlo Galan. Per l’ex assessore, che si è sempre dichiarato innocente, è la seconda confisca dopo i 279 mila euro già requisiti nel 2018. Nel mirino delle Fiamme Gialle è finito ora il vitalizio percepito tra 2018 e 2022
La prima barriera ad essere calata in mare nel 2013 sarà interessata dagli interventi. La manutenzione provvisoria del Mose nella fase di avviamento dell'opera rientra negli accordi contrattuali definiti in base alla Convenzione tra lo Stato ed il Consorzio Venezia Nuova. Il fine è anche quello di raccogliere informazioni e dati in vista della gara per la sua manutenzione a regime
Eni sta progettando la copertura di tutte le altre aree nel perimetro del Mose. Da un lato verranno messi dei pannelli ad alta efficienza, per i quali verrà fatto uno studio su posizionamento e orientamento; dall’altro ci saranno delle batterie di accumulo. La capodipartimento del ministero delle infrastrutture Ilaria Bramezza: "L'obiettivo è l'autosufficienza del Mose"
A dichiararlo la commissaria straordinaria dell’opera veneziana, Elisabetta Spitz. Il termine dell’opera, fino ad ora, era previsto a settembre 2023. Ma è stata anche finalmente annunciata la data della ripresa dei lavori. I direttori dei lavori entro la metà di maggio dovranno concludere l’attività di verifica dello stato di consistenza, e per il 15 giugno redigere i verbali per la riapertura
L'impegno è quello di monitorare l'effettiva riscossione delle ingenti somme oggetto di condanna, superiori a 5 mln di euro, in collaborazione con la Guardia di finanza. La Procura sta indagando possibili inerzie dalla mancata manutenzione del Mose. Montella: "Procedimenti aperti per verificare possibili illeicità contabili che hanno portato al mancato completamento dei lavori"
La cifra trova copertura nelle poste già stanziate con il sesto Atto Aggiuntivo alla Convenzione per la costruzione del Mose. Le somme non riconosciute, a carico del Cvn, riguardano interventi di ripristino di lavori non eseguiti correttamente. La compensazione di questi due importi è di 25,43 mln, a cui vanno aggiunti oneri tecnici riconosciuti per lavori per 5,65 mln e altri oneri
Arriva oggi (1 febbraio) l'accordo transattivo tra il Provveditorato alle Opere Pubbliche del Triveneto e il Consorzio Venezia Nuova, passo fondamentale per poter utilizzare i 538 milioni di euro stanziati dal Cipess per i lavori e l'avviamento e sollevamento delle barriere. Ora manca solo l'assenso della Corte dei Conti, ma entro la fine di febbraio tutto dovrebbe essere in regola per riavviare i cantieri
Smentita la notizia sullo slittamento dei lavori di ultimazione dell’opera ingegneristica veneziana al 2025. A comunicarlo è il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. A partire da marzo 2022 inizierà la conta dei mesi, in ritardo rispetto alla previsione iniziale a causa di una fase di criticità finanziarie e delle conseguenze di precedenti eventi meteomarini avversi
Si tratta di uno dei più grandi sistemi ingegneristici italiani, eppure, per molti aspetti, rimane ancora poco conosciuto, soprattutto tra i giovani. Al fine di aumentare la consapevolezza su quest’opera tanto vitale per Venezia, è stato perciò siglato oggi, 19 gennaio, un protocollo d’intesa dal Mims, dal Consorzio Venezia Nuova e dalle università Ca’ Foscari e Iuav
La decisione dei sindacati di congelare l’intervento di protesta, in occasione del sollevamento del sistema di dighe mobili, arriva in seguito all’incontro con Cvn, Thetis e Comar. Fra le novità emerse dall’incontro previsto pagamento del Provveditorato al Consorzio per ogni sollevamento, di prova o effettivo. La somma servirà a pagare gli arretrati di agosto previsti per i lavoratori
Il 3 ottobre l’ex Serenissima protagonista al Padiglione Italia all’Expo di Dubai: verrà proposta come modello mondiale proprio mentre dalla scienza arriva l’ennesimo allarme che la dà rischio sommersione e sgretolamento. Dalle magagne del Mose allo spopolamento del centro storico, alla proliferazione di b&b e bàcari posticci, per la laguna è il momento di decisioni rapide e draconiane
Il Tribunale fallimentare di Venezia non ha accolto la richiesta avanzata dal Consorzio che ha costruito il Mose di bloccare eventuali azioni esecutive e ristrutturare il debito, sostenendo che erano in corso trattative con il 60% di chi aspetta i pagamenti. Ora si apre la strada dell'eventuale liquidazione del patrimonio
Il titolare di Infrastrutture e Mobilità sostenibile ha visitato la lagunare a bordo di una motovedetta, con un itinerario rivelatore di come la questione dei colossi da crociera sia al centro dell'agenda. Il sindaco in funzione di cicerone. Intanto proseguono gli incontri del G20 in corso in città: toccati temi ambientali, economici e fiscali
Raggiunto un accordo fra Consorzio Venezia Nuova e Provveditorato con l'intervento di Giovannini: verranno saldati i debiti contratti con le aziende che hanno realizzato le paratoie mobili. Superati gli ostacoli giuridici e fissate le quote di rimborso: 100% ai privilegiati, 80% ai vincitori di gare d'appalto, 70% agli altri. Subito un acconto del 30%, il resto entro 12 mesi
Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile ha espresso la disponibilità a rinviare il proprio credito e a rivederne l’entità. La missiva indirizzata dal Mims al provveditore alle Opere pubbliche del Triveneto, Zincone, costituisce una svolta positiva della vicenda: così si consente il pagamento dei vecchi crediti verso le imprese in misura superiore al 60%
Delibera approvata dal Cipess. "Lo sblocco dei 538 mln è un passo fondamentale", dice la commissaria straordinaria Elisabetta Spitz. Ma le imprese impiantistiche coinvolte nella realizzazione non hanno ancora ricevuto i loro crediti (26 mln). Altra opera importante in fase di dirittura a Roma: il collegamento ferroviario per l'aeroporto di Venezia
I fondi distribuiti al Mose non possono essere utilizzati a questo scopo: si rischierebbe di infrangere le leggi Ue sugli aiuti di Stato. L'istanza è lo strumento che consente di salvaguardare l’integrità del patrimonio del Consorzio, scongiurando il rischio che alcuni creditori decidano di avviare azioni esecutive. Sono in corso trattative con i creditori
Si aspetta un segnale di disponibilità e fiducia da parte dello Stato, dichiara il provveditore al Cvn Cinzia Zincone, per sbloccare i 530 milioni per il completamento del Mose, ma si teme non possano essere usati per i debiti. I sindacati nel mentre vogliono capire quale sarà il futuro dell'agenzia per la salvaguardia della laguna, a cui è legato il destino di 2561 lavoratori
I debiti del Consorzio Venezia Nuova ammontano a 50-60 milioni. Si sta spingendo per evitarne il fallimento, nel frattempo molte imprese che vantavano importanti crediti stanno interrompendo i lavori. Tra le ipotesi di intervento, oltre all'utilizzo delle risorse residue, si attende a breve lo svincolo da parte del Cipess di 538 milioni di euro
Grido d’allarme del direttore di Legacoop Veneto Pizzolato e il presidente di Ance Venezia Salmistrari, dopo che alle imprese del Consorzio Venezia Nuova impegnate nella realizzazione del Mose è stato chiesto di saldare il disavanzo del Consorzio: 57,8 mln. "È un paradosso, vogliono far pagare chi invece è in credito"
Verde, arancione e rosso i colori convenzionali che indicheranno in tempo reale lo stato di attività del macchinario che blocca l’acqua alta. Previste in questi giorni le prime prove, così da creare un codice di funzionamento accessibile e consultabile da tutti i cittadini
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