Secondo l’Agenzia del Lavoro di Trento nel primo semestre '24 gli occupati sono 1.400 in più del pari periodo '23 e in totale superano quota 246mila (il dato più alto degli ultimi sei anni). Nel semestre le donne (+1,6%) crescono più degli uomini (+1,2%); bene gli autonomi (+7%). La disoccupazione scende al 3,2% (-0,8%). Busato (Confindustria): “Con le crisi di automotive e moda avremo licenziamenti e cassa integrazione”
Nel mese di settembre ’24 diminuiscono gli occupati di 63 mila unità (-0,3%) e un aumentano gli inattivi (+0,4%) rispetto ad agosto. Positivo il confronto con lo stesso periodo del ’23, con una crescita annuale dell’1,3% e in aumento degli inattivi (+2,8%), mentre diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-21,4%)
La crescita osservata dall'Ires ha riguardato in misura maggiore la componente femminile (+2,1%). Per quanto riguarda i settori, i risultati positivi delle costruzioni (+0,4%) e soprattutto dei servizi (+1,7%) hanno compensato il calo registrato nell'industria (-0,8%). Cresce il ricorso agli ammortizzatori sociali (+24,7%)
Il lavoro cresce sia in termini congiunturali (+0,5%) che tendenziali (+1,4%), trainato dal tempo indeterminato (+0,9%) e dagli indipendenti (+0,7%). Il tasso di occupazione si attesta al 62,2% (+0,2%), quello di disoccupazione scende dello 0,3%. Prosegue la crescita dei dipendenti (+0,5%) e del costo del lavoro (+1,9%)
Secondo i dati riportati da Ispat, il mercato del lavoro trentino mostra segnali positivi. Registrati 2.700 occupati in più su base annua. Il tasso di disoccupazione scende al 2,9%, inferiore sia alla media del Nord-est (4,3%) che a quella nazionale (7,7%)
Secondo il Sestante di Veneto Lavoro, nel primo trimestre del ‘24 il mercato del lavoro in regione ha mostrato segni contrastanti. Si registra una leggera contrazione complessiva ma un saldo occupazionale positivo (+29.800), sebbene ridimensionato rispetto all'anno precedente
Le costruzioni (+2.100 occupati) e i servizi (+9.100) hanno ottenuto risultati positivi. Tuttavia, il numero di disoccupati è salito a 27.900, con un tasso del 5,1%, mentre le ore di cassa integrazione hanno registrato un aumento del 48%. Le aperture di partite Iva sono cresciute del 3,3%, con 3.270 nuove aperture
Le precedenti stime dell’Istituto di Statistica prevedevano un aumento dello 0,7%. L'occupazione aumenterà in linea con il Pil (+0,9% nel ’24 e +1,0% nel ’25), mentre l'inflazione dovrebbe decelerare. Il ministro Urso: “Cresciamo più di Germania e Francia“
Dai dati dell'istituto, l'occupazione aumenta dello 0,4% rispetto a marzo 2024, con 84mila nuovi assunti e portando il totale dei lavoratori a 23,98 mln. Il numero di persone in cerca di lavoro è diminuito del 3% (55mila unità), gli inattivi restano stabili al 33%. Rispetto ad aprile 2023, gli occupati sono cresciuti del 2,2% (516mila unità)
Nonostante una crescita economica sopra la media Ue dopo il 2020, il 2023 ha visto dei rallentamenti, comunque con un modesto aumento del Pil (+0,9%) e dell'occupazione (+2,1%). La spesa familiare cresce inegualmente sul territorio e, dal punto di vista demografico, la popolazione giovane è in declino, soprattutto nelle zone rurali e nel Mezzogiorno
La contrazione evidenziata da Federmoda è causata, secondo l'associazione, "dall'accelerazione dei tempi del settore, dall'alta concorrenzialità e l'aumento dei costi di produzione". Il retail ha subito la chiusura di 16.863 negozi e la perdita di 13.164 posti di lavoro in 4 anni. Il presidente Giulio Felloni: "Spariti 11 negozi al giorno nelle città nel periodo"
"L'Italia sperimenta un aumento nonostante la stagnazione economica", secondo Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo. Ma l'analisi indica un "mercato teso", con i lavoratori sopra i 40 anni che "dominano la scena". Persiste inoltre un "problema di mismatch tra domanda e offerta", evidenziato nel 2023 con "la lotta del sistema per trovare 2,5 mln di lavoratori adeguati"
Tra le strategie future si punta a miglioramenti del servizio e l'aggiunta di oltre 100 nuovi prodotti italiani al catalogo annuale. Annunciati investimenti in logistica, filiali e sostenibilità, per una crescita di 200 nuovi membri. Nel '23, Bofrost ha sperimentato con l'apertura dei primi Bofrost City Point a Milano, punti vendita multifunzionali che offrono servizi innovativi
Secondo gli ultimi dati Istat, il mese scorso in Italia gli occupati erano 34 mila in meno rispetto a dicembre ’23 (quando era stato toccato il massimo storico di 23,75 mln). Il calo ha interessato di più gli uomini, gli under 34 e gli autonomi, mentre tra le donne e gli over 50 l’Istituto ha registrato una crescita. Il tasso di occupazione si attesta al 61,8%, mentre è stabile al 7,2% quello di disoccupazione. Salgono al 33,3% gli inattivi. È la prima battuta d’arresto da luglio scorso. Su base annua, invece, gennaio ha riportato un aumento dell’1,6% (+362 mila unità). Lucio Poma (Nomisma): “Si sta invertendo decisamente la tendenza del precariato”
Il "Bollettino socio-economico" evidenzia un 2023 caratterizzato da un aumento nelle presenze turistiche (+8,2%) nei primi 11 mesi, rispetto al '22, e un +3,1% rispetto al periodo pre-pandemico. Nonostante le politiche restrittive delle banche centrali, l'export ha registrato una crescita (+0,7%). Il presidente Zaia: "Il Veneto ha agito come una locomotiva d'Italia"
Dai dati di Demoskopika si tratta di un'esperienza a metà: nonostante una crescita occupazionale e una riduzione del rischio di povertà, preoccupazioni sorgono dalla contrazione dei prestiti e dalle diminuzioni degli incassi degli enti locali. Cinque regioni (Campania, Toscana, Puglia, Veneto e Sicilia) emergono come le più resilienti secondo l'Indice di Resilienza Economica Regionale
Le imprese manifestano aspettative ottimiste sull'inflazione al consumo, tendenza guidata da un indebolimento continuo dei prezzi praticati dalle aziende. Nonostante le valutazioni sfavorevoli sulla congiuntura, la ripresa moderata della domanda interna e condizioni di investimento meno negative fanno sì che ci si aspetti un'ulteriore crescita occupazionale nei prossimi mesi
Le province di Pordenone e Udine sono le più colpite (-7,8% e -4,9%). Il settore della somministrazione ha subito una flessione del 15,2% e le assunzioni a tempo indeterminato sono diminuite del 4,5% (più marcato per le donne e i lavoratori italiani). Tuttavia, si osserva un aumento degli impieghi intermittenti nel settore alloggio, ristorazione e commercio al dettaglio
I dati Istat segnalano un aumento dell'occupazione rispetto a settembre 2023 (+27mila unità), che coinvolge uomini, donne e dipendenti permanenti, a eccezione della fascia 35-49 anni. In calo invece i dipendenti a termine e gli autonomi. A livello tendenziale, l'aumento è del 2% (+458mila unità). Cresce anche il tasso di disoccupazione giovanile (24,7%, +1,5% rispetto al mese precedente). Il ministro Urso: "Il tasso di occupazione al 61,8% segna il record storico per il nostro Paese"
Il 38/esimo Rapporto per il mercato del lavoro nel Trentino evidenzia una riduzione della disoccupazione. Gli occupati sono aumentati dello 0,3%, trainati soprattutto dalle donne (+1,1%), compensando una leggera flessione maschile (-0,5%). La disoccupazione è diminuita complessivamente del 6,6%, con un calo del 3,4% per gli uomini e del 9,1% per le donne
L'Osservatorio sul mercato del lavoro Fvg registra un calo dell'occupazione, non solo nell'industria, ma anche nel commercio, alberghi e ristoranti (-6,7%). Cresce, invece, nelle costruzioni (4,1%). I dati rilevano un calo dell'1,4% i degli occupati nel primo semestre 2023, rispetto allo stesso periodo 2022. Al contempo, si riducono i disoccupati (-10.2%) e aumentano gli inattivi (+2,1%)
È questo il dato su base annua che emerge da ‘La Bussola’, lo studio periodico dell’agenzia regionale Veneto Lavoro. Tra gennaio e agosto le dinamiche positive registrate nel terziario compensano la flessione del settore industriale. Da maggio la curva occupazionale è in rallentamento. Negativo il saldo di agosto: -4.300 (-6% sul ’22, ma a +4% sul ‘19)
Nel '22, le imprese venete avevano previsto di assumere il 31,8% di giovani under 29, la seconda percentuale più alta in Italia. Il rapporto dell'Ufficio Statistica della Regione evidenzia che, nonostante la domanda di soft skills tra i giovani laureati, la richiesta rimane bassa, spingendone molti a cercare opportunità altrove, soprattutto in Lombardia ed Emilia Romagna
Per il 2023 la prospettiva di fatturato complessivo è di 4,5 mld (+17,1%), con un 30% dovuto all’export. Il mercato domestico segna oltre il 70% del totale della produzione nel 2022, ma rallenta lievemente nel 2023 (68,5%). In termini di occupazione, il numero di lavoratori impiegati sarebbe incrementato a 27.929 unità nel 2022 (+17,9%) rispetto alle 23.686 del 2021
L'Osservatorio del mercato del lavoro del Friuli Venezia Giulia ha registrato nel periodo 90.848 nuove assunzioni, anche se "la contrazione delle esportazioni (-9,9% nel primo trimestre) ha rallentato l'occupazione". Sono 9.297 quelle a tempo indeterminato (-2,5% sul 2022), mentre le dimissioni volontarie stanno rallentando (-7,9%). I disoccupati nel primo trimestre sono 26.574. Il tasso di occupazione complessivo è del 68,3%, "quasi un punto percentuale in più rispetto all'anno scorso (67,6%)"
Accordo del 2022 tra i sindacati e la società di cantieristica navale: per oltre i 1600 dipendenti erogato un premio di risultato di 3.505 euro. I sindacalisti di Feneal, Filca, Fillea: "Soddisfatti. Tendenza al miglioramento per il 2023, l'azienda ora prevede importanti investimenti di ampliamento, di espansione e di assunzione di nuovo organico, anche attraverso formazione specifica"
Fino all'estate il numero di disoccupati è diminuito di 120 mila unità, poi la dinamica si è indebolita. Lo segnala una nota congiunta del Mlps e della Banca d'Italia. È stata registrata anche una sostanziale stazionarietà degli impieghi a tempo determinato e un calo di 50 mila unità dei contratti di apprendistato. Per i turismo, l'occupazione è ancora lontana dai livelli pre-pandemia
Nell’intero anno, le assunzioni sono 616.200 (+14% sul 2021 e +4% sul 2019). Crescono i contratti a tempo indeterminato, mentre calano apprendistato (-4.400 unità) e lavoro a termine (-3.600 unità). Solo a dicembre, invece, il saldo fra assunzioni e cessazioni è negativo per 13.100 unità, per via del calo nel tempo determinato (-12.500). L'assessore al lavoro Donazzan: "A dicembre si conferma un rallentamento, ma il quadro resta positivo. Bene la crescita dell'indeterminato: le aziende hanno scelto di investire sulla stabilizzazione del personale"
Si assume nel turismo e nel commercio. Seguono il settore delle riparazioni, delle costruzioni e nella sanità. Lo dice l'indagine annuale di Unioncamere in collaborazione con il Mlps. Le difficoltà di reperimento riguardano invece la mancanza di candidati (30%) o la loro preparazione inadeguata (10,8%). Il diploma professione è la qualifica più richiesta
Secondo le stime preliminari rese note dall'Istat, dopo due mesi di crescita a novembre calano su base mensile sia gli occupati (-0,1%) che i disoccupati (-0,8% e -16mila unità). Il calo degli occupati è dovuto alla diminuzione dei dipendenti permanenti (-94mila), mentre crescono i dipendenti a termine (+2,0%) e gli autonomi (+0,1%). Su base annua, invece, gli occupati crescono dell'1,2% (+278mila unità), mentre i disoccupati calano del 13,2% (-298mila unità)
Terme e montagna trainano il trend, che rilevano rispettivamente un tasso di occupazione dell'81% e del 60%. I numeri sono destinati a salire per Capodanno. Anche le città d'arte segnalano una forte crescita, di oltre il 60%. Laghi e coste si attestano intorno al 30%, ma l'andamento resta positivo. Caner (Assessore a Fondi Ue): "Servono risorse per questo delicato momento storico"
Gli occupati del periodo, rispetto ai tre mesi precedenti, risultano in calo dello 0,1%, a seguito del calo dei dipendenti a termine non compensata dall’aumento di quelli a tempo indeterminato. Calano anche i disoccupati (-2,6% in tre mesi), mentre crescono lievemente gli inattivi (+0,2%). In termini tendenziali, aumenta l'occupazione (+1,1%), mentre calano disoccupati e inattivi (-12,9% e -1,9%)
Nel dettaglio, l’occupazione aumenta su base congiunturale dello 0,4%. Sul confronto con ottobre 2021 il dato cresce dell’2,2% (pari a +496mila unità). Il numero di persone in cerca di lavoro, poi, cala su base congiunturale dello 0,4% e del 14% sul 2021 (pari a 321mila unità). Infine, gli inattivi calano su base congiunturale dello 0,5% unità. Calo anche sul 2021 del 2,6% (-336mila unità)
Il bilancio occupazionale negativo è determinato prevalentemente dai contratti a tempo determinato (-26.003). Saldo positivo per l'indeterminato (+4.794). Nonostante il calo dell’ultimo mese, l'andamento dell’intero '22 si conferma positivo (+48.926 posizioni lavorative nei primi 10 mesi). Il saldo mensile è negativo in quasi tutte le province, tranne Padova (+802) e Vicenza (+52). Donazzan: "I segnali di rallentamento sono evidenti. Ci preoccupa l'agricoltura, dove la flessione delle assunzioni si sta protraendo da oltre un anno"
Nel dettaglio, l’occupazione aumenta su base congiunturale di 46mila unità. Sul confronto con settembre 2021 il dato cresce dell’1,4% (pari a +316mila unità). Il numero di persone in cerca di lavoro, poi, cresce su base congiunturale di 8mila unità, mentre cala dell’11,8% sul 2021 (pari a -266 mila unità). Infine, gli inattivi calano su base congiunturale di -86mila unità. Calo anche sul 2021 del 2,6% (-344 mila unità)
Nel dettaglio, l’occupazione cala su base congiunturale dello 0,3%. Sul confronto con agosto 2021, tuttavia, il dato cresce dell’1,8% (pari a +406mila unità). Il numero di persone in cerca di lavoro, poi, diminuisce su base congiunturale dell’1,6% e del 14,1% su agosto 2021 (pari -319mila unità). Infine, gli inattivi aumentano su base congiunturale dello 0,7%, ma calano del 2,6% su base annua (pari a -344 mila unità)
Stando ai dati Istat, gli occupati aumentano dello 0,8% rispetto al primo trimestre 2022, “a seguito della crescita dei dipendenti a termine". Diminuiscono nello stesso periodo i disoccupati (-97mila, -4,6% in tre mesi) e gli inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni (-121mila, -0,9%). Preoccupano, invece, gli under-35: quasi 2,5 mln in meno rispetto al 2004, seppur in risalita sul secondo trimestre 2021 (+3,5%)
Rispetto a giugno 2022 l’occupazione diminuisce dello 0,1% ma resta sopra quota 23 mln. Tuttavia rispetto a luglio 2021 il dato aumenta del 2%. Cala anche la disoccupazione (circa 2 mln di unità totali), che registra un -1,6% rispetto a giugno. Il numero di inattivi cresce dello 0,4% rispetto allo scorso mese (+54mila unità). Cala del 3,3%, invece, su base tendenziale
Secondo l’analisi di ministero del Lavoro, Banca d’Italia e Anpal, sono state create 100 mila posizioni lavorative in più sullo stesso periodo del 2019. Tuttavia, nei mesi primaverili è calata la differenza tra assunzioni e cessazioni: rimane stabile la situazione nell’industria, ma la frenata è stata registrata nelle costruzioni a marzo-aprile, nel commercio e turismo a maggio-giugno
La cosiddetta "area Lover" arranca nella competizione tra i top player europei. Fra il 2011 e il 2021 la crescita economica è pari allo 0%. Questo quanto emerge dall'Osservatorio delle Cna territoriali, promosso in occasione dei 10 anni di attività. Nell'ultimo decennio nelle tre regioni crescono gli occupati e l'export. Fra le stime per il 2022, attesa crescita del Pil del 3,2% per la Lombardia e del 2,9% per Emilia e Veneto
Rispetto ad aprile 2022 l’occupazione diminuisce di 49mila unità e sfiora di poco quota 23 mln, mentre aumenta del 2,1% su maggio 2021. I dipendenti permanenti calano di 96mila unità, mentre quelli a termine aumentano di 14mila unità. In calo anche la disoccupazione (-2,1% su aprile e -17% su maggio 2022). Aumentano invece gli inattivi (+0,4% su aprile 2022 e -2,8% su base tendenziale)
Dopo un 2021 in cui l'occupazione era ancora rallentata dall'effetto delle restrizioni, finalmente il numero di persone attive sul lavoro nel trimestre supera il dato di inizio 2020. Lo mostra la ricerca dell'Ires su dati Istat, da cui risulta un Friuli-Venezia Giulia fuori dalle dinamiche della pandemia sul fronte del lavoro. In calo del 4,7% invece le aperture di partite Iva, con l'unica eccezione di Trieste (+10%)
Nei primi quattro mesi dell'anno il saldo tra assunzioni e cessazioni raggiunge un totale di 37 mila posti di lavoro. La crescita vede ora un leggero rallentamento: mentre il saldo gennaio-marzo '22 si avvicina a quello del '19, il dato di aprile è inferiore al pre-covid (19 mila). Venezia e Verona, trainate dal turismo, sono le province che crescono di più. Nel quadrimestre sono 24.000 i nuovi contratti a tempo determinato, 13.300 quelli a tempo indeterminato
Per il Ministro il reddito di cittadinanza “si può migliorare e sta migliorando”, ma non è la causa del calo di manodopera. Bentivogli (Base Italia): “Sull’attrazione dei giovani talenti l’Italia non ha mai avuto un progetto funzionante”. Il Ministro del Lavoro torna sullo scontro con Confindustria: “Non ci sono le condizioni per un calo forte del cuneo fiscale. Sì a un piano pluriennale”
La forza dell’economia provinciale è confermata analizzando la variazione tra 2019 e 2021 del tasso di occupazione: Marca Trevigiana è 7° in Italia, con un incremento degli occupati sostanzioso, contro una contrazione media nazionale del -0,8%. Il tasso di occupazione femminile, aumentata del 2,9% nella provincia è di poco sopra la media nazionale, 43,3% contro 42,2%
L’ad di Adecco Italia, a margine dell’evento di presentazione del suo libro “Immaginare il lavoro” alla Libreria Italypost di Padova, sottolinea l’importanza di studiare le competenze e i profili professionali che saranno centrali nel prossimo futuro, “gli strumenti per farlo ci sono e vanno sfruttati”. Malacrida sottolinea poi come le istituzioni facciano troppo poco per adeguare la formazione alle necessità del mercato, e conclude: “La soluzione è agire di concerto e fare sistema a livello di territorio”
Il tasso di occupazione si assesta al 67,4%, "record per il Fvg", che si colloca al terzo posto dopo Trentino Alto Adige (69%) ed Emilia-Romagna (68,5%). I dati mostrano un incremento percentuale robusto per l'occupazione femminile (+2% dal 2019 e +1,8% dal 2020). I disoccupati sono 30.756, oltre 2.000 in meno rispetto al 2019, mentre si conferma il trend di contrazione degli inattivi in età da lavoro
Il recupero, nel terzo trimestre del 2021, c'è stato e, pur risultando inferiore al +2,4% della media nazionale, è superiore a quello delle altre regioni del Nord. A livello settoriale, bene i servizi non commerciali e male il commercio, mentre l'industria conta su alimentare e trasporti e sconta il calo di farmaci e ceramica
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