Prorogata oggi (21 gennaio) la riapertura delle discoteche, che è ora prevista il 10 febbraio. Tito Pinton, titolare fra gli altri del Muretto di Jesolo, l’Extra Extra di Padova e il Musica diviso fra Riccione e New York: "Bene riaprire a febbraio, ma non si vada oltre, poi le persone desidereranno ballare all'aperto". Ancora delusi i sindacati, dopo l'allarme lanciato da Indino (Silb-Fipe E-R) sui ristori insufficienti erogati al settore
Si rivolge al governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il duro sfogo del presidente regionale di Silb-Fipe, Gianni Indino. "Mentre ovunque si balla noi, che siamo i soli a poter garantire di farlo in sicurezza, dobbiamo restare a guardare", ha dichiarato. Prima di assicurare la "nostra disponibilità a favorire ingressi con Green Pass" e di invocare il supporto della Conferenza delle Regioni
Le spiagge della sponda occidentale del Lago registrano i primi segnali della ripartenza e prevedono il boom di turisti per metà luglio. Milano è ancora in alto mare, complice la mancanza di fiere ed eventi. Per ora è ancora tutto last minute
Il turismo riprende a salire, è previsto il boom di arrivi per luglio e agosto e già ora si registra +15,3% dei pernottamenti negli hotel. Ma alla preoccupazione sull’effetto-green pass per i flussi esteri, si aggiunge un’altra questione: la mancanza di personale per le strutture ricettive. E il motivo non è solo la carenza di sussidi
A metà tra work e vacation, il trend dell’estate è lo smart working in vacanza. Anche lo sport all’aria aperta sembra andare forte. L’assessore al turismo: “Vogliamo aprire il bonus ristrutturazione 110% anche agli hotel. Dalla regione 10 milioni per sistemare le strade e altri 10 per le località sciistiche dell’Appennino”
Olivato (Villa Zanchi) e Oliosi (Catering Party Lunch): “Il green pass è un problema per gli adulti, restii a comunicare i loro dati agli organizzatori delle cerimonie, e per i bambini ai quali non viene fatto il tampone”. di Pumpo (La Sposa Vispa) più ottimista: “Ci siamo ormai abituati”. Ma lamenta la disattenzione del governo. E a causa di rinvii e annullamenti il settore rischia di dover rimandare la ripresa vera e propria al 2022
La "Filiera Eventi Unita" è una realtà associativa nata lo scorso novembre, spinta dalla pandemia, con l’obiettivo di rappresentare in modo trasversale tutto il comparto. Il presidente: "La crisi ha riportato le aziende ai livelli di cinque anni fa. La vera ripartenza sarà nel 2022, ma non è detto che tutte le figure professionali perse saranno recuperate"
Il settore degli eventi privati e delle feste di matrimonio è stato messo a dura prova dalla pandemia. Le proteste dei lavoratori del comparto non sono state ascoltate e adesso, tra lunghi tempi tecnici e strascichi di incertezza, si rischia di non lavorare nemmeno quest’estate: con ricadute su tutto l’indotto, dalla ristorazione al turismo
Dopo il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto, anche il sud-Tirolo nella zona a minori restrizioni. Con le nuove regole ristoranti e bar saranno aperti dover chiudere alle 23, via libera alle cerimonie senza limiti di numero, riaprono i centri commerciali nei weekend, parchi a tema e discoteche (non per ballare). Abbandonano la zona gialla anche l'Emilia-Romagna, la Lombardia, il Lazio, il Piemonte e la Puglia
Dal 26 aprile sono ripartiti gli spettacoli live, ma con capienze ancora molto limitate. Gli operatori del settore chiedono di “fare come a Barcellona”: in E-R si organizzano eventi-test, mentre manca ancora il via libera del cts all’esperimento nella discoteca milanese. L’Arena di Verona con i suoi 6.000 posti occupabili diventa il primo anfiteatro in europa per capienza
Il presidente ha annunciato l'ordinanza "libera tutti", con l'obiettivo di fornire "istruzioni per l'uso". Via il coprifuoco alle 23. Intanto è soprattutto il turismo a fremere per la caduta delle ultime restrizioni, in particolare per gli ospiti dall'estero. Lombardia, Emilia Romagna e Trento, ancora una settimana d'attesa
Dal 26 aprile sono ripartiti gli spettacoli live, ma con capienze ancora molto limitate. Gli operatori del settore chiedono di “fare come a Barcellona”: in E-R si organizzano eventi-test, mentre manca ancora il via libera del cts all’esperimento nella discoteca milanese. L’Arena di Verona con i suoi 6.000 posti occupabili diventa il primo anfiteatro in europa per capienza. L'inchiesta completa sarà disponibile su Cult a partire da sabato 5 giugno
In attesa della zona bianca e dell’addio al coprifuoco si torna a mangiare all’interno di bar e ristoranti. Confcommercio Lombardia: “Una boccata d’ossigeno per i locali che non hanno spazi all’esterno. L’emergenza non è finita, ma il sostegno migliore per un settore che nel 2020 ha perso più di 31 miliardi è poter tornare a lavorare”
Il Fvg è prossimo ad entrare nella zona con minori restrizioni, il Veneto attende la data del 7 giugno. Passo indietro delle Regioni sulla possibilità di aprire le discoteche per il ballo a chi possiede il green pass. Potrebbero rientrare in attività, dunque, solo per la ristorazione. Rimane irrisolta la questione dei vaccini ai turisti, su cui si auspica una presa di posizione nazionale
Da Fedriga a Fontana, passando per i sindaci delle località balneari, l'opinione è che il coprifuoco alle 23, introdotto da mercoledì 19, potesse essere subito abolito. Protestano le categorie rimaste penalizzate (piscine e centri benessere). Al via altre iniziative come il tampone in camera negli hotel
Dopo i dubbi espressi dal presidente di Confindustria Veneto, Carraro, anche le altre territoriali cercano di fare il punto della situazione: "Serve qualche certezza, Roma si decida". Nuovi hub vaccinali nelle sedi aziendali. Turisti: Zaia vuole vaccinarli, cauto Fedriga. Fvg in zona bianca dal 1° giugno, Veneto dal 7. Centri commerciali verso la riapertura nel prossimo weekend
Governatori del Triveneto, della Lombardia e dell’Emilia-Romagna compatti durante il confronto con i ministri Gelmini e Speranza. “Basta con le zone e con i colori, subito altri parametri. Altrimenti si rischiano nuove assurde chiusure nel bel mezzo dell’estate”. In E-R la riprova: campagna vaccinale fondamentale
Timidi segnali di ripresa, ma, in attesa dei numeri di aprile, la prima trimestrale di settore risente ancora del Covid. Intanto, i nodi da sciogliere sono l'invenduto, il calo della domanda e le fiere, tra una Confcommercio che invoca "aiuti sulla fiscalità" e una Cna che chiede "credito per i produttori e voucher per i clienti"
Le temperature in salita e il recente allentamento delle regole stanno portando una quantità di clienti inaspettata nei punti vendita di fascia medio/bassa. Tra chi pensa già di ampliare lo staff e chi spera di recuperare le perdite del 2020, domina una visione ottimista del futuro. Maggiore incertezza per gli store di intimo e costumi
Dopo il gelido inverno dei consumi durante il lockdown, primavera e zona gialla riportano clienti in massa: un fenomeno evidente in particolare durante i weekend nei centri cittadini del Triveneto, dell’Emilia-Romagna, della Lombardia. Ancora presto per esultare, ma la voglia di spendere c’è. Commercianti divisi tra entusiasmo e prudenza
Le temperature in salita e il recente allentamento delle regole stanno portando una quantità di clienti inaspettata nei punti vendita di fascia medio/bassa. Tra chi pensa già di ampliare lo staff e chi spera di recuperare le perdite del 2020, domina una visione ottimista del futuro. Maggiore incertezza per gli store di intimo e costumi
Fedriga, anche a nome dei colleghi governatori, chiede ufficialmente al governo di rompere gli indugi e allarga il tiro. A Verona si punta a portare la capienza a 6.000 persone e l'orario degli spettacoli fino alle 24. Intanto il green pass per i turisti stranieri annunciato da Draghi raccoglie consensi e perplessità tra gli operatori
I paragoni sono difficili da fare. Ma l’impressionante vittoria della destra aperturista in Spagna dovrebbe far riflettere un Pd che si ostina a difendere misure assurde, come la chiusura alle 22. Il rischio è che sotto la cenere covi una rabbia pronta a esplodere nelle urne già a Milano e Bologna
Con la reintroduzione della zona gialla dal 26 aprile è finalmente giunto, anche per il settore culturale, il momento di tornare in attività. Ma pesano ancora le limitazioni: con la capienza delle sale al 50% si strappano meno biglietti, la proroga del coprifuoco influisce sulle programmazioni e il poco anticipo delle comunicazioni rende difficile organizzarsi. Così la data del 26 rischia di creare aspettative facilmente disattese
Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico del Teatro La Fenice di Venezia, commenta le condizioni per la ripartenza: “Ogni momento è prezioso: per questo noi iniziamo il prima possibile. Abbiamo fatto scelte difficili, ma sulle nostre spalle pesa la responsabilità di mantenere viva la cultura per ritornare a dare lavoro a tutti"
Dopo oltre un anno di fermo sembra che finalmente anche il mondo del cinema possa riprendere fiato. Ma c’è un problema: i numeri fissati per la capienza sono troppo stringenti e rischiano di bloccare tutto. Longo: «Se i film non usciranno per evitare il flop, le sale non ne avranno di nuovi da proiettare e la ripartenza dell’intero settore sarà compromessa»
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia vedono confermata la possibilità di passare in zona gialla dai dati dell'Iss. Ma dalle Regioni continuano le pressioni, il particolare per rivedere il coprifuoco alle 22 che pregiudicherebbe ristoranti, cinema, teatri e turismo
Il rappresentante della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico e vicepresidente nazionale di Sib-Confcommercio fa il punto della situazione nelle località romagnole: “Bene le prenotazioni per campeggi, affittacamere e capanni e ombrelloni, più in difficoltà le strutture alberghiere. L’eventuale rigidità del numero chiuso per l’ingresso sugli arenili spaventa tutti”
In Veneto, in Romagna e in Fvg albergatori, ristoratori, addetti alle spiagge implorano il governo: “Pentecoste cade il 23 maggio, guai se si perde l’avvio della stagione con gli ospiti tedeschi”. Impietoso per ora il confronto con i rivali greci, croati, spagnoli, già a un passo dal tutto esaurito. Il nodo vaccini e la richiesta unanime: “Regole certe e comuni per tutti”
Chi lavora sugli arenili veneti sottolinea il nodo-stranieri: “Rappresentano l’80% delle presenze, servono subito le indicazioni base su ingressi in Italia, tamponi, quarantene, passaporti vaccinali”. Nonostante tutto, regna l’entusiasmo: “C’è tanta voglia di mare, all’aria aperta non ci si contagia. Possiamo davvero far ripartire l’economia”
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