Una riduzione che coinvolge in modo proporzionale l'intera regione. Viene così prorogata la decisione stabilita il 20 gennaio e valida fino al 28 febbraio. L'obiettivo è contrastare i rincari e la concorrenza slovena. Fedriga: "Siamo l'unica realtà territoriale ad avere messo in campo misure così consistenti e siamo pronti a proseguire in questa direzione se necessario"
In Italia l’85% delle merci viaggia su gomma e i costi si ripercuotono sulla spesa delle famiglie. Carne, latte, pane e ortofrutta sono i prodotti più colpiti. Froncolati, Presidente CNA Agroalimentare Veneto: "I prezzi aumentano per necessità, non per speculazione. Chiediamo al Governo azioni di sostegno per frenare una dinamica di contrazione dei consumi"
Tra rincari, scadenza della riduzione sul prezzo dei carburanti e speculazioni, presunte o effettive, il mondo imprenditoriale sta soffrendo. Le Unioni Regionali delle Camere di Commercio del Nord hanno presentato un documento al Governo per chiedere azioni concrete: consolidamento del taglio delle accise, ammortamenti del 150% e crediti di imposta per le imprese
Secondo il report di Confartigianato, i rincari di gas, elettricità e carburanti minacciano 881mila micro e piccole imprese italiane. A rischio anche 3,5 mln posti di lavoro. Tra le regioni più colpite, ci sono Lombardia (139mila imprese e 751mila addetti), Veneto (77mila imprese e 376mila occupati) e Emilia Romagna (72mila aziende e 357mila lavoratori). Chieste misure urgenti e strutturali
Via libera dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia al Regime quadro regionale che fornirà sostegno alla liquidità delle imprese per fronteggiare i rincari di energia e gas. Si tratta dell’unico Regime quadro in Italia ad aver ricevuto l’approvazione dalla Commissione europea. Beneficeranno degli aiuti le aziende del settore industriale-manifatturiero, dei servizi e del turismo
L’azienda di Meduno (Pordenone), che produce pizze surgelate per le Gdo, ha cancellato l’open-day per le famiglie dei dipendenti per ridurre le spese dopo gli aumenti dell’ultimo anno (energia, gas, materie prime). Annunciato anche il potenziamento dell’impianto fotovoltaico, attualmente in allestimento, da 5.000 a 11.200 pannelli per coprire il 30% del fabbisogno energetico
I rincari e l’aumento della domanda fanno impennare i prezzi. E la scarsità di prodotto inizia a riguardare anche i fornitori del sud-est asiatico. Baetta (Riseria Modenese): “Subiamo rincari di settimana in settimana”. Per il futuro tanto dipenderà dal prossimo raccolto, che secondo le previsioni sarà in calo. Per Gianluca Pesce, direttore marketing e commerciale di Riso Scotti, “è presto per fare previsioni, ma siamo ottimisti”
Le navi merci con le stive piene di semi di girasoli sono bloccate nei porti del mar Nero. Una loro movimentazione potrebbe riattivare la filiera dell’olio di semi di girasole e delle industrie collegate, ma non basterebbe a risolvere il problema. La semina in Ucraina, prevista entro la fine del mese, potrebbe saltare mettendo a rischio la produzione futura. Natasha Linhart, ad di Atlante: "Decisive la ricerca di oli alternativi nel breve periodo e le scelte degli agricoltori italiani per coprire il fabbisogno che si genererà nel medio periodo”
Grano, mais, olio, pasta, riso, latte…sono tanti gli alimenti che risentono, direttamente e indirettamente, dell’impatto dell'attuale contesto geopolitico che ha aggravato una tendenza al rincaro già piuttosto evidente già nei mesi scorsi. Tra le aziende aleggia il pessimismo: dal presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari al direttore marketing e commerciale di Riso Scotti, Gianluca Pesce, sono in tanti a vedere nell’aumento dei prezzi in atto qualcosa di più che un fenomeno passeggero
A differenza di altri beni alimentari, le verdure scontano da anni l’impatto di siccità a gelate primaverili, che portano a periodici aumenti di questi beni. Se a questi fattori si sommano la ripresa della domanda post-pandemia (con i rincari che ne sono conseguiti) e l’impatto del conflitto la tempesta perfetta è servita. La verdura è infatti seconda per rincari nel nostro paese (+17%) e il futuro del settore è molto incerto
Per la responsabile dell’ESG & Policy Research di Algebris è improbabile che gli squilibri in atto trovino soluzione nel breve periodo. Anzi, Silvia Merler suggerisce che il permanere di uno stato di tensione e delle sanzioni economiche possa portare a un protrarsi dei prezzi maggiorati. Questo anche in seguito a una normalizzazione del contesto geopolitico, a fronte di una domanda che si può prevedere stabile, dal momento che si tratta di beni di prima necessità
Grano, mais, olio, pasta, riso, latte…sono tanti gli alimenti che risentono, direttamente e indirettamente, dell’impatto dell'attuale contesto geopolitico che ha aggravato una tendenza al rincaro già piuttosto evidente già nei mesi scorsi. Tra le aziende aleggia il pessimismo: dal presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari al direttore marketing e commerciale di Riso Scotti, Gianluca Pesce, sono in tanti a vedere nell’aumento dei prezzi in atto qualcosa di più che un fenomeno passeggero
Il conflitto Russia-Ucraina continua a pesare, aumentano i rincari provocando continue chiusure. Oggi, 11 marzo, è toccato ad una piccola impresa tutta al femminile di Murano, nata durante la pandemia. La titolare della fornace dopo l'arrivo di una bolletta di 52 mila euro si è trovata costretta a chiudere il forno e spiega: "Dopo questa ne arriveranno altre due dello stesso importo"
Per il settore vitivinicolo il 2021 è stato un anno di crescita, ma il 2022 dovrà confermare questa tendenza. Dopo lo scongiurato pericolo del bollino nero, tiene banco la questione Prosek, affrontata in settimana dall’Ue. Imprevedibilità per i canali di vendita: nell’ultimo trimestre 2021 l’ecommerce ha frenato, sarà l’anno della definitiva ripresa delle vendite al settore ho.re.ca.? A gennaio intanto i volumi calano del 7%
L’aumento del prezzo delle farine è cresciuto fino a +38% per quelle di grano tenero e del +100% per quelle di grano duro. È concreto il rischio di dipendere dall’estero anche per i generi alimentari di prima necessità, considerando che la Cina nel primo semestre di quest’anno avrà accaparrato il 70% della produzione globale di mais, il 60% di riso ed il 50% di grano
Il trend rialzista per acciaio, rame, microchip, elettricità, gas non accenna a rallentare e mette a rischio la ripresa in atto nelle imprese del Nordest. Assindustria interpella gli associati di Padova e Treviso, ne constata la preoccupazione e lancia, assieme a Venezia-Rovigo, Vicenza e Verona, una piattaforma informatica per aiutarli a destreggiarsi nella selva di rincari: disponibile in rete da mercoledì 10 novembre
Cauto il presidente dell'Associazione parte di FederlegnoArredo, che lascia però trapelare una sensazione di sollievo. A far intravedere un cambio di paradigma sono due mesi in cui la caduta delle quotazioni finanziarie della materia prima inizia a farsi sentire sull'economia reale: oggi comprare dalle segherie austriache e tedesche costa il 10% in meno di qualche mese fa
Parla a Monitor di Veneziepost, disponibile da domenica, Francesco Morosini, docente di Diritto pubblico all’Università Ca’ Foscari: “L’aumento dei prezzi è riscontrabile anche nel quotidiano, ma non è paragonabile a quello degli anni ’70. La scarsità di approvvigionamento sta danneggiando le imprese, fisiologico dopo la ripartenza. Vincerà chi è forte sul mercato. Il consumatore prima o poi pagherà tutto”
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