Presentata oggi in conferenza stampa la 32esima edizione di Job&Orienta, in programma, per la prima volta per quattro giorni, in Fiera a Verona da mercoledì 22 a sabato 25 novembre. Al centro il tema “Orientamento made in Italy”. Un’opportunità per supportare chi deve compiere scelte formative e professionali e per potenziare il dialogo tra la scuola e le imprese. Attesa la presenza di cinque ministri e del governatore Zaia
È stato ideato con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale. Si vuole indirizzare gli studenti verso la scelta del percorso scolastico più idoneo, seguendo le attitudini personali, ma anche la domanda di lavoro. Infatti, i titoli di studio non sono tutti uguali. Chi sceglie un corso di laurea in discipline scientifiche gode di un tasso d'occupazione del 89.9%
La norma della legge di bilancio prevede che il governo possa stabilire unilateralmente i criteri per il dimensionamento della rete scolastica in caso di mancato accordo in Conferenza Unificata. E alza a 900 studenti la soglia minima per avere un'autonomia scolastica con un proprio dirigente, mettendo a rischio "15 posizioni". Bonaccini: “In pericolo anche scuole in montagna e nelle aree periferiche”
Il salone nazionale dell’orientamento, della scuola, della formazione e del lavoro è giunto alla 31a edizione. "A.A.A. Accogliere, accompagnare, apprendere in un mondo che cambia” è il titolo scelto per evidenziare l’orizzonte ampio e globale. La manifestazione integrerà anche quest'anno le proposte in presenza in fiera con un ecosistema digitale interattivo
Questo è quanto ha dichiarato l'Assessore regionale al Turismo e Agricoltura Federico Caner partecipando al convegno "Turismo: Giovani Formazione Lavoro", tenuto nel pomeriggio a Ca' Sagredo, a Venezia. L' Assessore Caner ha concluso, manifestando la volontà di sviluppare un approccio al capitale umano che promuova un programma di cultura dell'accoglienza
Un primo, timido, ma pur sempre significativo passo: è dei giorni scorsi l’approvazione pressoché unanime, da parte della Camera, della proposta di legge che introduce – seppur solo a partire dalla secondaria di primo grado, in via sperimentale e su base volontaria – l’insegnamento delle n...
La ripresa della didattica è stata caratterizzata in tutta Italia da disagi dovuti ai casi di isolamento e quarantena tra docenti e studenti. In Trentino mancano all’appello 5.000 studenti e 600 docenti. A Bologna asili e scuole dell’infanzia sono costretti a riduzioni di orario e turni straordinari del personale presente. In Lombardia presidi e studenti hanno fatto sentire il proprio dissenso
Il gruppo Mondadori, portando a efficacia il contratto sottoscritto e comunicato al mercato lo scorso 12 luglio, ha finalizzato l’acquisizione del 100% di De Agostini Scuola, tramite la controllata Mondadori Libri. Il perfezionamento dell’operazione fa seguito al via libera arrivato dall’a...
A un mese dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 è tempo di bilanci sulle scelte dei giovanissimi della “generazione Z”: dominano gli scientifici mentre solo il 32% e il 15,2% sceglie rispettivamente un Istituto tecnico o un professionale, che si affermano dove le realtà territoriali manifestano un’identità più forte (come Veneto e E-R). Alcune riflessioni sui fattori attrattivi dei diversi istituti
In Lombardia rallentano scientifici e classici che, pur rimanendo la prima scelta, vedono le percentuali degli istituti tecnici avvicinarsi sempre di più. Gap sempre più ridotto a Lodi e Varese e nel bresciano la tendenza addirittura si inverte. Nel capoluogo mancano le sedi per le troppe iscrizioni e il sistema “rischia il crollo”
L’ex rettore dell’Università di Udine: “Il trend di decrescita degli istituti tecnici e professionali è fenomeno antico. Dipende da ragioni culturali, che considerano la cultura tecnico-scientifica di serie B. La soluzione per rendere più attrattiva la formazione tecnica o professionale sta nel modello tedesco: un’istruzione tecnica di livello universitario, legata agli atenei che potrebbero gestirla come propri spin-off”
Le famiglie vicentine, mantenendosi in linea con i dati regionali, scelgono nel 42,4% dei casi i licei, soprattutto nell’indirizzo Scienze Applicate. Migliorano i tecnici ad indirizzo tecnologico e in particolare i professionali (contro il calo dello 0,7% registrato invece dal Veneto), un dato che “fa ben sperare per riempire i grandi vuoti del mondo imprenditoriale”
A un mese dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 è tempo di bilanci sulle scelte dei giovanissimi della “generazione Z”: dominano gli scientifici mentre solo il 32% e il 15,2% sceglie rispettivamente un Istituto tecnico o un professionale, che si affermano dove le realtà territoriali manifestano un’identità più forte (come Veneto e E-R). Alcune riflessioni sui fattori attrattivi dei diversi istituti
Provvedimenti messi in atto grazie al decreto "Sostegni-bis", recentemente convertito in legge dal parlamento, proprio per permetterel'avvio dell'anno scolastico 2021/2022 in sicurezza e in presenza per tutti. Un modo per garantire dispositivi di potezione per gli studenti, rispondere alle esigenze di alunni con disabilità, ma anche contrastare la dispersione scolastica
Dall’analisi condotta dalla start-up Rachael e riportata dall’assessora a Lavoro e Formazione, la Regione vede un grande numero di studenti occupati entro 12 mesi dalla fine degli studi. Non solo, dalla stessa analisi, il 39% delle aziende introdurrebbe nell’organico uno studente proveniente da un Istituto tecnico superiore, le cui competenze sono ambite in tutti i settori
Seppur in linea con gli anni precedenti, i risultati delle Prove Invalsi dimostrano come il livello degli studenti della Regione non sia dei migliori, problema emerso già prima della dad (che sicuramente non ha aiutato). Interventi sulla didattica e sul sistema scolastico diventano quindi i punti principali su cui lavorare. E intanto gli studenti che al termine degli studi non hanno le competenze minime per lavoro e Università salgono al 5%
Questo anno e mezzo passato ha messo a dura prova l’istruzione lombarda, soprattutto le famiglie in difficoltà nel procurarsi gli strumenti adeguati per la nuova didattica online. Nonostante questo la Lombardia ha retto lo shock della pandemia, mantenendo quote simili al pre-Covid
Tutto il Nordest ha evidenziato, il linea generale, risultati superiori alla media nazionale e in tenuta rispetto al pre-pandemia. Spicca la Provincia Autonoma di Trento, in testa alla classifica nazionale. A pesare, secondo la sovrintendente all’istruzione e gli insegnanti, è stato non solo il minor tempo passato in Dad, ma anche il lavoro svolto negli anni precedenti
L'istituto di ricerca socio-economico ha reso noto il rapporto sugli atenei italiani. Padova, Trento e Milano confermano le posizioni di vertice nelle loro categorie, Ca' Foscari prende il massimo per i corsi umanistici e linguistici. Bene Parma e Pavia tra i grandi atenei. Crescono gli immatricolati tra i neodiplomati, la presenza femminile arriva al 65,7% quella maschile al 48,5%
La discussione sul tema dell'insegnamento nel post-pandemia fa emergere due schieramenti contrapposti, corrispondenti agli archetipi di “Apocalittici” e “Integrati” descritti da Eco nel ‘64, tipici protagonisti di uno scontro sterile. Né riverenza acritica né rifiuto categorico dunque: la Dad è preziosa in tempi emergenziali, ma la scuola è socialità
L'associazione di categoria vicentina sostiene il progetto "School&Job", con l'obiettivo di avvicinare gli studenti di scuole professionali verso il mondo della meccanica. Stretta un'intesa anche da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana con Asola-Montebelluna e l’Its “Einaudi Scarpa” per più apprendistati nelle imprese di piccolo calibro tramite pacchetti di scuola-lavoro
Il presidente del gruppo siderurgico Techint e dell’Istittuo Humanitas ha partecipato a un evento online con la presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli. «In Italia servono profonde riforme della burocrazia e della giustizia - sottolinea Rocca -. Riscopriamo i territori ma non isoliamoci dall'Europa»
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