L’ebitda adjusted nei sei mesi è di 149,1 mln, pari al 10,3% dei ricavi, (nel ‘21 era il 17,6% dei ricavi). L’utile crolla a 71,7 mln (-58,3%). Male in particolare nel secondo trimestre: per l’ad Garavaglia ad impattare sono stati “il conflitto in Ucraina e le spinte inflazionistiche”. Ne risente soprattutto il mercato europeo, mentre tiene l’America. “Nel secondo semestre prevediamo il persistere della debolezza dei mercati e della domanda, ma la nostra strategia rimane valida”, dice l’ad
L’azienda orafa vicentina ha comunicato i dati relativi ai primi 6 mesi dell'anno, che evidenziano una crescita del 78,1% anche sul pre-pandemia. Alla guida dell'aumento sono i mercati esteri, che valgono per oltre il 90% del business, in testa gli Usa. A Piazza Affari il mercato approva i risultati e il titolo si posiziona fra i primi in listino
“L’azienda è sempre più solida”, sostiene l’ad Beraldo. E la voglia di crescere è inarrestabile: “Dopo Stefanel, stiamo osservando altre realtà, fra cui i negozi Combipel”. L’aumento del 20% dei prezzi delle materie prime pesa, ma è considerata una fiammata destinata a spegnersi: “La merce arrivata tardi? La venderemo l’anno prossimo”. Al via dal 27 ottobre il bond sustainability-linked
I conti della multinazionale hanno beneficiato della ripresa del traffico, soprattutto nei mesi estivi. Solo ad agosto infatti i ricavi hanno segnato una crescita del 58,9% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il trend è inoltre confermato dai risultati del mese in corso (+25%). Nel periodo l'ebit è stato pari a -28 mln rispetto ai -332,2 mln registrati al 31 agosto 2020
La società di abbigliamento padovana mantiene un trend di forte crescita nei primi sei mesi grazie a negozi fisici e online che acquistano per un totale di 599,2 mln (+59,5% sul 2020). La posizione finanziaria netta è di 318,2 mln (-95,4 mln sul 2019). Per l’ad Beraldo i punti chiave del Gruppo rimangono "la multicanalità e l’arricchimento coi nuovi brand come Piombo e Stefanel"
Il consorzio veneto-trentino cresce a doppia cifra rafforzandosi in Svizzera (primo mercato con +29%), Usa e Canada (+31% e +73%). Caso particolare il Messico dove i volumi sono aumentati dell’80% grazie alla promozione attivata. Per il futuro, occhi puntati su Sud America ed Estremo Oriente mentre la stagione di promozione all’estero partirà da Colonia
Con un valore complessivo di merci esportate pari a 6,5 mld, Verona “dimostra la propria capacità di recupero”, superando i livelli pre-covid. Buoni tutti i settori, unica eccezione la termodinamica. Fra i mercati di destinazione dominano Germania, Francia e Svizzera (al terzo posto con un balzo del 123%). Arretra invece il Regno Unito (-20,7%) a causa della Brexit
La società trentina di filati sintetici riciclabili registra ricavi pari a 274,7 milioni e ebitda di 39,3 milioni. Per il presidente Bonazzi: “Risultati incoraggianti per il futuro”. Ora l’attenzione è rivolta al mercato giapponese, in cui il Gruppo ha fatto ufficialmente ingresso, e alle iniziative in collaborazione con il consumatore finale tramite la piattaforma digitale Econyl
Italian Exhibition Group (Rimini e Vicenza) si è presentata all’appuntamento dei dati di metà anno con indicazioni positive sull’andamento degli affari in quel che resta del 2021 e nel 2022. Secondo dirigenti e analisti le fiere organizzate da ora in poi dovrebbero arrivare a valere intorno al 60% degli introiti pre-Covid. Nessun commento sugli aiuti in arrivo: consistenti ma non ancora quantificabili con precisione
Fra le singole categorie domina il comparto Ro-Ro (Roll on/Roll off) con un +38,9% e merci varie (+11,2%). Doppia cifra anche per traffico hinterland. Saldo negativo invece per container, traffico trasbordato e rinfuse solide e liquide. Focus sul Porto di Monfalcone che registra un +3%, trainato da rinfuse solide e prodotti metallurigici. Qui male invece le merci varie
Il cda con il presidente Giacobbo ha illustrato i dati positivi registrati dal Gruppo veneto nei primi sei mesi 2021, che hanno coinvolto tutte le Business Unit. Fra i numeri, Ebitda a +26,7% e Ebit a 34,9 mln. Risultati che dimostrano come, nonostante le difficoltà, il settore resti fra i più apprezzati per gli operatori. Positivo il futuro con un andamento destinato a continuare
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