Secondo Unioncamere l’economia scaligera cresce del 7,3% rispetto al ‘22. Il territorio contribuisce al Pil regionale per il 19,4%. Il 70% della ricchezza viene dal commercio e dai servizi, seguito dall’industria (21%). Il valore aggiunto pro capite ha raggiunto i 37 mila euro (+7%), in 16\a posizione sopra la media italiana (32.377 euro) e regionale (36.537 euro)
Secondo l’indagine di Unioncamere Veneto la produzione industriale della provincia scaligera cresce nel terzo trimestre ‘24, in controtendenza rispetto al dato regionale (-1,9%). Preoccupante la flessione del 7% degli ordini dall’estero (Regione a -3,4%). Il Presidente della Camera di Commercio Riello: “Tra gennaio e giugno l’export veronese verso il mercato tedesco è calato del 7,8%”
Le previsioni di Unioncamere Emilia-Romagna indicano una crescita superiore alla media europea e nazionale (0,8%). Nel biennio crescono i consumi (+0,6% nel ‘24, +0,9% nel ‘25), nel 2025 riprendono le esportazioni (da -0,9% nel '24 a +2,5%) mentre caleranno gli investimenti (-1,6% dal +2,9% del ‘24). Nel '25 rallenta la crescita degli occupati, mentre rimbalza al 4,2% la disoccupazione
L'analisi Movimprese di Unioncamere e InfoCamere rivela un incremento contenuto del tessuto imprenditoriale nazionale. Trainano i servizi professionali (+1,09%), i servizi alle imprese (+0,79%) e il turismo (+0,65%), mentre in stagnazione commercio e manifattura. Lombardia in testa con 3.322 nuove imprese (+0,35%)
L'ente pubblico ha stimato nella forchetta tra 3,4 e 3,9 mln il fabbisogno di lavoratori che serviranno da qui al 2028. La Pubblica Amministrazione necessiterà di 846mila nuovi occupati, mentre il settore privato vedrà una forte domanda nel commercio e turismo (712mila)
Per le imprese, difficoltà di reperire il personale in questo mese: 48,4% dei casi rispetto al 47,6% di giugno. 507mila i contratti di offerti a luglio e 1,3 mln nel trimestre luglio-settembre. Circa 78mila contratti in meno rispetto a luglio '23 (-13,3%) e 156mila per il trimestre 2023 (-10,6%)
Riconfermato all’unanimità Prete alla guida di Unioncamere per il prossimo triennio. Su proposta del presidente Prete, rinnovati anche gli incarici di vice a Paoletti(Fvg) e Riello (Verona). Orsini: "Complimenti per aver mostrato sensibilità verso tutte le associazioni di impresa"
Il rapporto di Unioncamere evidenzia le sfide che le aziende stanno affrontando nel trovare laureati, principalmente a causa della scarsità di offerta sul mercato. Le posizioni più problematiche da colmare sono quelle nell'ambito ingegneristico, medico e scientifico
In Veneto si registra il valore più alto di chiusura di imprese insieme al Piemonte anche se il bilancio nel primo trimestre continua ad essere in generale negativo (-10.915 imprese in meno). Il saldo riflette sia l’accelerazione delle cancellazioni (+7,9% sul 2023) sia la crescita delle iscrizioni (+5%). I flussi di aperture e chiusure rimangono però sempre al di sotto della media pre-pandemia
I dati, raccolti da Confcommercio Veneto in collaborazione con Unioncamere Veneto, mostrano un cambiamento di tendenza rispetto agli anni precedenti, con la diminuzione delle sedi d’impresa e delle unità locali. Il presidente di Unioncamere Veneto Pozza: “Il sistema camerale è vicino alle imprese per governare anche queste trasformazioni”
Quello che emerge dall'analisi condotta da Movimprese su dati di Unioncamere e InfoCamere conferma che le chiusure sono aumentate del 2,1%. Settori come edilizia, turismo e consulenza aziendale hanno mostrato dinamismo, ma commercio, agricoltura e manifattura hanno registrato una diminuzione. Le regioni più performanti sono state Lombardia, Lazio e Campania
Secondo il ‘Rapporto sull’economia regionale 2023’, realizzato da Regione e Unioncamere, a dispetto della congiuntura storica continua la crescita, seppur in rallentamento. Aumentano gli occupati, 31mila in più nei primi nove mesi dell’anno. Tasso di disoccupazione fermo al 4,8% e previsto in calo nel 2024. Seconda regione in Italia per esportazioni di beni e servizi (63,8 mld nei 9 mesi). Bene il terziario (+2%), e il turismo (+1,7%). In flessione industria (-2%), edilizia e agricoltura (-3%). Colla: “Risultati migliori rispetto al resto del Paese. Per fronteggiare una crescita in decelerazione continuiamo a sostenere gli investimenti”
Con questo stanziamento si è integrata la misura già attivata da Veneto Sviluppo per favorire investimenti energetici da parte delle Pmi localizzate sul territorio regionale. Mario Pozza, presidente di Unioncamere Veneto, afferma: "La misura intende aiutare le Pmi venete a contrastare il caro bollette". Gli investimenti finanziabili partono dai 20 mila fino ai 150 mila euro
Il Bollettino Excelsior di Unioncamere e Anpal indica che ottobre vedrà circa 472mila nuove assunzioni (-1,2%). La principale sfida per le imprese è la ricerca di personale qualificato (51%). L'industria prevede un aumento delle assunzioni a ottobre, ma un calo nel trimestre e i contratti a tempo determinato sono i più comuni. La domanda di lavoratori stranieri cresce
Il Bollettino del Sistema Informativo Excelsior rivela un aumento di 7 mila posti rispetto al 2022. Tuttavia, la crescente domanda è ostacolata dalla difficoltà di trovare candidati qualificati, con il 48% delle imprese che riscontra problemi. Settori come l'ingegneria e le professioni tecniche sono particolarmente colpiti, con tassi di difficoltà che superano il 60%
Così riporta uno studio di Mediobanca-Unioncamere. L’attenzione verso la qualità e il capitale umano rende le piccole imprese della manifattura più competitive delle grandi in tempi di crisi. Nei prossimi due anni il 34% delle aziende considerate investirà sia nel digitale che nella transizione green. Il Presidente di Unioncamere Prete: "Snellire la burocrazia e sfruttare il Pnrr"
Sono sempre di più (nel 2022 il 43%) le imprese che decidono di informare il loro modello di business puntando sulla qualità e densità delle loro relazioni (con dipendenti, clienti, università, banche, territorio e l’ambiente). Dato che si traduce anche in una aumento del loro fatturato, cresciuto nel biennio 2021-2022 per il 38% delle aziende coesive, contro il 28% delle altre. Questa la fotografia del quinto rapporto "Coesione è Competizione", promosso da Fondazione Symbola, Unioncamere e Intesa Sanpaolo. Tripoli (Unioncamere): “Viviamo una perma-crisi dove le relazioni diventano il modo migliore per rispondere alle sfide attuali”
Riesce a controbilanciare solo in parte il saldo negativo delle ditte individuali, che diminuiscono di 14.389 unità (pari allo 0,47% in meno). Il tessuto imprenditoriale si è ridotto di 7.443 unità (pari a una variazione del -0,12% dello stock di imprese). Alcuni settori, in un contesto di sostanziale stabilità, vedono aumentare in modo apprezzabile la propria base imprenditoriale
Sono 132 mila quelle previste dall’industria (in testa le costruzioni con 48 mila profili ricercati) e 254 mila per i servizi, trainanti dal turismo (56 mila). È quanto emerge dal Bollettino Excensior. Positivo il saldo anche sui dati pre-Covid: +15,6% sul febbraio '19. Il mismatch è però al 46% (+5,9 sul '22). La metallurgica più in difficoltà: più di 1 operaio su 2 non si trova
Si assume nel turismo e nel commercio. Seguono il settore delle riparazioni, delle costruzioni e nella sanità. Lo dice l'indagine annuale di Unioncamere in collaborazione con il Mlps. Le difficoltà di reperimento riguardano invece la mancanza di candidati (30%) o la loro preparazione inadeguata (10,8%). Il diploma professione è la qualifica più richiesta
Tra rincari, scadenza della riduzione sul prezzo dei carburanti e speculazioni, presunte o effettive, il mondo imprenditoriale sta soffrendo. Le Unioni Regionali delle Camere di Commercio del Nord hanno presentato un documento al Governo per chiedere azioni concrete: consolidamento del taglio delle accise, ammortamenti del 150% e crediti di imposta per le imprese
Secondo il Rapporto sull'economia regionale curato da Unioncamere, la stima per il Pil su base annua è trainata dalla crescita delle costruzioni (+14,4%) e dalla tenuta dei servizi (+4,6%). Più negative le prospettive per il prossimo anno, con l'industria che rischia di scendere dal +1,1% al -0,7%. Mentre reggeranno il terziario (al +1,1%) e l'edilizia (al +1,8%). Zambianchi: "L’Emilia-Romagna è tra le regioni italiane con il più alto tasso di crescita". Colla: "Vogliamo continuare a investire per rafforzare l’intero sistema emiliano-romagnolo"
Per il trimestre indicato le imprese hanno programmato complessivamente 20.580 nuovi ingressi nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, di cui 7.720 nel mese di settembre. Unioncamere e la Camera di Commercio registrano andamenti differenti rispetto allo stesso periodo del 2021, con una maggior previsione di entrate a Rimini e una minore previsione di entrate a Forlì-Cesena
Le industrie culturali e creative sono oggi tra i settori più strategici per la ripresa economica italiana. Secondo il rapporto "Io sono Cultura", realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, nel 2021 il sistema culturale ha dato lavoro a 1,5 mln di persone e prodotto ricchezza per 88,6 mld. Primo posto per la Lombardia, terzo e quarto posto per Veneto e Emilia-Romagna. Fra le province più incidenti per occupazione e ricchezza, Milano, Trieste, Bologna e Padova
Il Nord Est presenta un mismatch per la capacità di applicare tecnologie 4.0 del 51,1%, con picchi in Trentino Alto Adige (52,4%) e Friuli Venezia Giulia (52,3%). Nella regione sono emerse anche le maggiori difficoltà di reperimento per le capacità matematico-informatiche (con un dato pari al 48,4%), in particolare in Friuli-Venezia Giulia (50,0%) e Veneto (48,8%)
Dai dati diffusi da Unioncamere, in riferimento a Rimini, Forlì e Cesena, emerge come siano state aperte 118 procedure fallimentari, in crescita sul 2020 ma minori rispetto alle 130 del pre-pandemia. Ad esserne più interessati risultano il settore dei servizi, il commercio, gli immobili, le imprese e il manifatturiero
A tre giorni dal lancio del nuovo progetto di Unindustria: “Excalibur Leading Women”, per favorire la parità di genere, non tarda ad arrivare la risposta della segreteria dell’associazione sindacale reggiana: “Nessuna rivoluzione può avere successo se fatta solamente dall'alto e per l'alto”. E rilancia, chiedendo all’associazione un dialogo per proporre delle soluzioni concrete al gender gap
L’analisi statistica realizzata da Unioncamere e InfoCamere indica come siano 20 mila le nuove aziende nel Nord Ovest (+1,33% sul 2020). Nel Nord Est saldo più alto registrato in Veneto (+3821) e Emilia Romagna (+3414)
Il report della fondazione Symbola, realizzato insieme a Unioncamere, indica che sono 89.784 le imprese lombarde che hanno investito, o programmato investimenti, in ammodernamenti ecosostenibili. Primato della regione anche per quanto riguarda i "green job", che si attestano a 265.563. A trainare la regione è provincia di Milano, seguita da Varese e Monza
I dati dello studio Excelsior-Unioncamere: oltre 167.000 gli ingressi distribuiti in tutto il Triveneto che le aziende prevedono fino a fine gennaio. Si supererà il livello pre-pandemico del 2019, ma prevalgono di gran lunga i contratti a tempo determinato. A trainare sono i servizi e le piccole imprese, anche se il profilo più ricercato in termini assoluti rimane quello dell'operaio specializzato
I servizi alle imprese e il commercio all’ingrosso hanno toccato i loro massimi storici, anche grazie al balzo dei prezzi di vendita. Ma i settori alloggio, ristorazione e servizi alle persone non hanno ancora recuperato i livelli del 2019. Auricchio, presidente regionale di Unioncamere: "Se noi archiviamo definitivamente la crisi riparte tutto il sistema"
I dati elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna parlano chiaro: al 30 settembre 2021, le società straniere attive in regione sono salite a quota 52.650, pari al 13,1% del totale delle imprese iscritte e in salita, anno su anno, di 2.268 unità (+4,5%). Bene il commercio e i servizi. Aumentano significativamente le donne imprenditrici (+4,8% nel raffronto tra i terzi trimestri 2021 e 2020)
Dalla Lombardia al Veneto con i dati di Unioncamere, a quelli dell'Emilia Romagna con Unindustria Reggio Emilia, si evidenzia la prosecuzione del trend positivo. Numerosi i settori che superano i livelli pre-crisi. C'è però il timore che la ripresa possa essere frenata dai rincari e dalle difficoltà di approvvigionamento. Preoccupa pure l'escalation dei contagi
Nel secondo trimestre dell’anno il numero delle assunzioni nel settore privato (principalmente precarie) è pari a 334 mila. Un risultato che è quasi il doppio dello stesso periodo del 2020 e poco al di sotto del 2019. Migliorano i dati della cig. Il presidente di Unioncamere regionale, Auricchio: "Imprese ancora caute, ma il percorso verso la ripresa è evidente"
Il presidente Pozza chiede al ministro dell’Agricoltura, apparso finora fin troppo ottimista sul respingimento delle pretese croate, di agire “con determinazione a difesa dei produttori”, che rischiano una beffa simile a quella patita con il Tocai. Si accodano la Coldiretti nazionale e il Fvg. Giovedì in Conferenza delle Regioni un documento unitario e trasversale. Il sottosegretario Centinaio: "Subito un tavolo tecnico ad hoc"
È quanto emerge da un'indagine realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. Tra aprile e giugno vi è stata una decisa accelerazione della ripresa, tanto da realizzare un notevole incremento del volume d'affari, con un +11,9% rispetto allo stesso periodo del 2020. Secondo lo studio a trainare la ripresa sono state le grandi imprese, che hanno superato i livelli del 2019
Nel secondo trimestre 2021 i dati del manifatturiero continuano a migliorare superando i livelli pre-pandemia. Ma gli artigiani rimangono indietro, segnando un -5,6% sul 2019, nonostante una crescita del 22,6% sul 2020. Bonometti (Confindustria Lombardia): “Preoccupano possibili nuove restrizioni e soprattutto l’aumento dei prezzi delle materie prime”
A differenza di molti altri comparti regionali, l'agricoltura e l'allevamento in Emilia-Romagna hanno fatto segnare nel 2020 un +8% del valore della produzione (4,5 mld totali). Bene anche l'occupazione (+13%) e la tenuta dell'export, che, sommata al calo dell'import, ha motivato l'attivo di 850 mln della bilancia commerciale. Male solo le industrie di trasformazione (-3,9%), stabile il credito agrario
Fra i vicepresidenti dell’ente pubblico spiccano i vertici di Camera di Commercio Verona, Camera di Treviso-Belluno e Camera Venezia Giulia. A loro il compito di collaborare nei prossimi tre anni con il neopresidente eletto Andrea Prete. Per il presidente dell'ente governativo del Veneto, la presenza veneta dimostra come il suo sistema camerale sia “modello a livello nazionale”
Dopo una fase difficile, ecco l'ottimismo del presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi, tra l'altro condiviso dal ministro Giorgetti. Da numero uno della Camera Forlì e Cesena, ha già condotto in porto l'unione con Rimini, perdendo però per strada Ravenna, passata dalle trattative con Ferrara a un recente ritorno di fiamma per la Camera della Romagna
Presidente anche della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, vicepresidente di Unioncamere italiana e consigliere di Assocamerestero, resterà in carica fino alla primavera del 2024. Nella sua relazione ha insistito in particolare sui temi della ripresa e della collaborazione con le istituzioni, così come dell'internazionalizzazione delle imprese
L’Associazione regionale delle Camere di Commercio del Veneto ha riconfermato l'appoggio verso il presidente uscente, già a capo della Camera di Commercio di Treviso Belluno, vicepresidente di Unioncamere italiana e consigliere di Assocamerestero. Resterà in carica fino al 2024. Arrivate anche le congratulazioni dal Presidente della Regione, Luca Zaia e dall'assessore regionale, Roberto Marcato
È stato presentato il report “Il Brennero e la politica dei trasporti attraverso le Alpi”, alla presenza del Ministro Giovannini, per affrontare le difficoltà legate ai limiti al trasporto merceologico imposti dal Governo tirolese. Proposte 10 misure chiave per risolvere il problema. Giovannini: “Divieti unilaterali imposti dal Tirolo non conformi al diritto europeo”
L'indagine condotta da Unioncamere mette in luce i pesanti effetti pandemici per il mondo delle aziende regionali. Giù di 5000 unità rispetto all'analogo periodo pre-Covid le iscrizioni al registro delle imprese. Per il presidente le speranze sono riposte nel Recovery: "Spero in uno shock economico positivo"
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