Sta in fronte alla Madonna della Salute. Ci sono passati musicisti. (Stravinskij), scrittori (Maugham), dive (Garbo, Kelly, Bacall, Taylor) e divi (Chaplin, Bogart, Newman, Mastroianni). È uno degli hotel più famosi di Venezia: The Gritti Palace. Alla cucina dell’allora ristorante – oggi ribattezzato Club del Doge – Hemingway aveva accesso libero per cuocersi un risotto agli scampi come recupero “leggero” dopo gli eccessi. La ricetta hemingwayana – sempre in menù – sta ben incorniciata nella sala dove lo chef Alberto Fol delizia gli ospiti di mezzo mondo con i suoi piatti speciali, serviti col bel tempo sulla terrazza sul Canal Grande o nei saloni vigilati dai ritratti di Andrea Gritti, Doge cinquecentesco.
La filosofia gastronomica di Fol affonda le radici nella ricca e complessa tradizione culinaria del territorio, fatta non solo di mare e laguna, ma anche di montagna: ne sono un esempio le capesante alla cacciatora, che uniscono in un solo piatto le tante anime del Veneto. Lavora con la straordinaria materia prima che il territorio offre, cercando di esaltare ingredienti rari, come le erbe di alta quota. Dal menu Club del Doge si possono trovare, secondo stagione, i carciofini di Mazzorbo e per la clientela internazionale, ecco l’inamovibile risotto “alla Hemingway” con scampi crudi, pepe timut, limone e bitter. Non può mancare il pescato fresco del giorno oppure un ottimo Chateaubriand. In cantina grandi referenze nazionali e d’oltre confine.
A pranzo circa 165 euro; a cena menu “In Essenza – Alberto Fol” (200 euro + 110 abbinamento vini). Nella bellissima Gritti Terrace, i “cichéti veneziani” ci sono sempre e il conto è un po’ più leggero.
Club del Doge – The Gritti Palace – Campo S.M. del Giglio 2467 – Venezia –
Tel. 041 794611 – www.clubdeldoge.com – Aperto: cena – Turno di chiusura:
mai – Ferie: mai – Carte di credito: tutte