Si fa sempre un bel viaggio per andare a trovare Antonia Klugmann in quella meravigliosa terra di confine che si raggiunge guidando tra i rigogliosi vigneti del Collio goriziano. Ci si ritrova letteralmente dentro il verde, al cospetto di una natura che ospita un edificio elegante, con il ristorante e l’annesso bed & breakfast. Antonia è una cuoca che fa dell’eleganza e della ricerca i suoi caratteri distintivi, creando piatti che possiedono una raffinatissima leggiadria e allo stesso tempo riescono a lasciare sempre nella memoria il segno di un gusto indelebile. Si mangia molto bene all’Argine, quindi, così come di pari passo viaggia un riuscito abbinamento tra piatti e vini regionali, scelti da una carta di ottimo spessore. Si può scegliere tra uno dei tre menu degustazione proposti rispettivamente a 80, 90 e 120 euro. Buonissima la ‘panzanella del nord est’ con kiwi giallo, aglio orsino, erba cipollina e olio di friggitello tra morbidezze e acidità.
Di squisita finezza pasta, fagioli e origano, così come il raviolo ripieno di pomodoro con acqua di sambuco e pomodoro, artemisia e yogurt, di impatto freschissimo. Notevole lo gnocco frutto di un lungo lavoro sul mais con brodo e purea dello stesso nell’impasto, olio di ginepro e acqua di Parmigiano Reggiano. Non da meno gli spaghetti fragola e pomodoro. Ancora le cozze di Trieste, succulente, sode e carnose con erba sale ed elicriso oppure l’otregano (tra i cefali) con cantarelli e tartufo estivo friulano. Un’esperienza da non perdere.