Ai margini occidentali dell’Altopiano dei Sette Comuni in provincia di Vicenza, a 850 metri di quota, affacciato sulle valli dell’Assa e dell’Astico si incontrano i resti di un antico insediamento della seconda età del ferro (V e II-I secolo a.C.). Riscoperto alla fine del Settecento, il parco archeologico è stato aperto al pubblico nel 1999. Si possono ammirare non solo resti di dimore antiche o suppellettili della vita preistorica sepolti dai secoli, ma anche la costruzione di una nuova Baita Taverna che accoglie i visitatori con piatti ispirati da storie degli antichi abitanti del posto: Celti, Retici, e Veneti. Una cooperativa di cinque soci archeologi provenienti dall’università Patavina gestisce il sito dove si possono visitare gli scavi aperti e la ricostruzione fedele di una antica dimora. A gratificare la gola è compito di Devis Zocca, il cuoco della Taverna Celtica. La cucina riprende la tradizione delle genti di montagna con serate a tema a base di selvaggina ed erbe silvestri e altre ispirate alla cucina di un tempo antico. Dal menu giorno, sempre in linea con le stagioni, spiccano la zuppa audace di legumi, strutto, cereali ed erbe; il pasticcio di patate e speck; la saporita carne affumicata; il pastello vegetariano del viandante; i “bigoli con l’arna”; le polpette di carne con panna acida e aneto. Finale dolce con lo strudel di more e crostate golose. Il tutto ben accompagnato da vini biologici, naturali e birre artigianali, ma non mancano, per evocare i tempi andati, l’Ippocrasso e l’Idromiele. Servizio essenziale ma simpatico ed efficace in una atmosfera carica di emozioni. Circa pranzo 25/30 euro. carte di credito tutte.
Bostel di Rotzo Taverna Celtica – Strada Provinciale 78, Loc. Castelletto Rotzo (Vicenza) –Tel. 351.6889103 – [email protected] – www.bostedirotzo.it – Aperto: pranzo e cena a giugno, luglio e agosto. Negli altri mesi aperto solo sabato e domenica. Prenotazione raccomandata – Ferie: due settimane in febbraio –