Già dalla prima annata messa in commercio nel 2002 incominciava a insidiare la gloria della Riserva del Fondatore (comunque sempre primo tra i Trento Doc, e non solo, come recita l’edizione 2022 della guida dell’Espresso, I Vini d’Italia, per l’annata 2010). Annate sempre ai vertici delle classifiche nazionali con una eleganza e una classe che non conosce flessioni.
Solo uve Chardonnay raccolte manualmente nei vigneti che circondano Villa Margon, tempio gastronomico affidato alle giovani e abili mani di Edoardo Fumagalli che, nel menu “Iridescenze e Bollicine”, lo si può magistralmente abbinare – come la Riserva del Fondatore – alle sue succulente creazioni come il petto di piccione arrosto, crema di acetosella, papaia scottata al lime e sedano bianco croccante; raviolo di coscia di piccione e crema di tartufo estivo.
Dopo quasi otto anni sui lieviti selezionati da Rubens Larentis, lo storico “chef de cave” esplode dalla bottiglia con il suo tipico colore giallo carico e con tutta la sua potenza olfattiva permeata di profumi floreali complessi oltre che avvolgenti. Il rovere austriaco delle grandi botti dona struttura e lunga persistenza.
Elegante, e con un finissimo perlage, è un metodo classico di grande equilibrio. Al naso profumi complessi ma delicati quali il pan brioche, la polvere di caffè, la tostatura dei pinoli e la frutta matura. In bocca chiude con note agrumate, fresche e rotonde. Può tenervi piacevole compagnia per molti anni, ma i peccati di gola e i piaceri del palato vanno consumati subito. Prosit.